Recensione Naruto Shippuden 3D: The New Era

Una delle peggiori acrobazie videoludiche del ninja della foglia

Recensione Naruto Shippuden 3D: The New Era
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  • 3DS
  • Il successo planetario del manga e della serie animata di Naruto, opera del mangaka Masashi Kishimoto, ha provocato una proliferazione incontrollata di videogiochi legati al ninja del Villaggio della Foglia. Con sbalzi qualitativi tra il buono ed il pessimo, non c’è stata piattaforma che non abbia avuto il suo - anzi, spesso i suoi episodi: inoltre, la stragrande maggioranza di questi hanno in comune il genere, appartenendo alla folta schiera dei picchiaduro ad incontri.
    Facile quindi prevedere l’arrivo di un titolo apposito anche su Nintendo 3DS, dato che le console portatili spesso hanno una forte componente di fruitori giovani, che costituiscono un target simile a quello dell’anime. Meno prevedibile invece il cambio di direzione riguardo al genere, che discostandosi dalla sequela di titoli precedenti muta totalmente, facendo di questo Naruto Shippuden 3D - The New Era un platform/action a scorrimento.

    Problemi d'identità

    La trama non copre particolari vicende legate al manga ma racconta una storia del tutto nuova. Tra il Villaggio della Foglia e gli altri scoppia la guerra, provocata dalle azioni avventate dei cinque Kage: questi però non sembrano essere totalmente coscienti delle loro azioni, ed ecco quindi che Naruto inizia la sua personale indagine per scoprire la verità riguardo i recenti avvenimenti. Sulla sua strada troverà la misteriosa Malice, donna letale e tormentata che sembra avere un ruolo fondamentale nello scoppio degli scontri. Nonostante questo breve sunto possa sembrare quasi un banale retro di copertina, la costruzione della storia e le interazioni tra i personaggi sono, possiamo subito dirlo, il punto migliore della produzione. Niente di particolare: una sceneggiatura prevedibile, ma che, supportata da dialoghi buoni e scene d’intermezzo nelle quali appaiono molti dei personaggi dell’anime, si rende abbastanza interessante per un giocatore smaliziato.
    Questa affermazione, che può apparire eccessiva in apertura di recensione, è facilmente supportata dall’analisi di quelle che sono le componenti del gameplay, che subito denunciano una scarsa cura e una struttura traballante, con i primi minuti di gioco che non lasciano dubbi riguardo quelle che sono le reali qualità del titolo sviluppato dai ragazzi della semisconosciuta Takara.
    Partiamo dalla struttura di gioco: abbiamo detto che il titolo è un action/platform a scorrimento, con una progressione assolutamente classica tra (facili) balzi e (tosti) boss di fine livello. Il sistema di controllo permette una discreta dose di azioni performabili, dall’attacco corpo a corpo a quello a distanza, dal colpo speciale a quello letale, passando per l’utilizzo come supporto temporaneo dei propri alleati: perché quindi definire un gioco che poggia su di un impianto simile un action/platform e non un picchiaduro a scorrimento?
    Per il motivo che queste azioni non sono inserite coerentemente nel gameplay, ma buttate lì in maniera del tutto casuale. Un esempio: mentre Naruto starà eseguendo una combo di colpi sull’avversario, questo potrà continuare a picchiarvi come nulla fosse, non subendo l’impatto dei colpi. Persino con i colpi speciali legati all’utilizzo del rasengan, questi non batteranno ciglio e vi leveranno energia durante il vostro miglior attacco. Ogni strategia viene meno, quindi, e il giocatore si limita a saltare qua e là, menare colpi praticamente a caso, sperando che il nemico di fronte non reagisca, e che si arrivi presto al boss di fine livello. Proprio le battaglie con i boss sono tra le fasi più ridicole del gioco, nelle quali la magagna appena enunciata viene amplificata dalla quantità enorme di danno che riceverete, a meno che non vogliate dare un pugnetto, saltare dall’altro lato, colpire nuovamente e ripetere l’azione fino all’esaurimento della barra vitale del nemico. O, più probabilmente, della vostra pazienza.
    Ammesso che questa impostazione sia una scelta voluta, proviamo allora ad analizzare il titolo proprio come action/platform. Anche in questo caso i limiti sono evidentissimi. Il level design delle nove aree di gioco è banale e poco ispirato, e sebbene fornisca vie alternative o angoli nascosti ricchi di bonus, denuncia una monotonia che frustra ogni possibilità di divertimento. Paradossalmente sono i livelli più basilari a convincere di più, dato che quelli leggermente più complessi appaiono immediatamente caotici, poco curati, creati a casaccio senza alcun progetto precedente. Di rimando la progressione è stucchevole, tediosa, fra nemici che si fa prima e meglio ad evitare e percorsi che al massimo offrono solo una gran confusione. Tornare poi sempre negli stessi livelli è la peggior costrizione di un backtracking che non si basa sull’acquisizione di nuovi potenziamenti, ma su espedienti narrativi messi lì evidentemente per allungare il brodo di un’offerta ludica assolutamente insufficiente.
    A tentare di rompere l’inevitabile noia di tali schemi ci sono vari eventi quick time, inseriti anche negli scontri con i boss, che richiedono di utilizzare i sensori di movimento del 3DS: tutto bene fin quando si tratta di voltarlo di pochi gradi, da brividi i momenti nei quali bisogna scuotere la console il più velocemente possibile, con il terrore che cala sul volto di un giocatore che teme il distacco delle due metà del proprio giocattolino da 259,90€ (prezzo consigliato). Del tutto superflui anche i numerosi potenziamenti da sbloccare acquisendo bonus segreti nei livelli e acquistabili tramite una massiccia dose di pergamene, presenti in larga quantità negli stage.

    Anime in 3D

    Non può il comparto tecnico salvare un titolo che denuncia grosse falle nella giocabilità, ed anzi in questo caso contribuisce ad affossarlo ulteriormente. Naruto Shippuden 3D non è brutto, e può ovviamente contare su di una direzione artistica di qualità: semplicemente, non sfrutta minimamente le capacità grafiche della console, e per quanto possa essere tutto sommato passabile l’aspetto di ciò che viene riprodotto su schermo, non lo è il poco sforzo profuso, visti e considerati modelli poveri di poligoni, fondali poco ispirati ed animazioni affatto fluide. Pessima l’implementazione del 3D, che davvero mostra poche differenze rispetto alla visualizzazione normale.
    Simile il discorso per quanto riguarda il comparto audio, che conta su melodie scialbe e stereotipate (quelle classiche da mediocre film giapponese) ed effetti sonori quasi inesistenti, con nota di demerito riguardo il mancato doppiaggio, visto il contesto, anche di poche righe di dialogo.

    Naruto Shippuden 3D: The New Era Naruto Shippuden 3D: The New EraVersione Analizzata Nintendo 3DSScialbo, ripetitivo, noioso, poco curato. Naruto Shippuden 3D - The New Era racchiude la maggior parte degli aggettivi negativi con i quali si può descrivere un gioco sviluppato male. Non c’è niente che funzioni, niente che invogli il giocatore a proseguire dopo appena pochi minuti. Lecito pensare che lo sviluppo fosse destinato al Nintendo DS, e che l’arrivo su 3DS sia stata un’operazione commerciale: forse riuscirà pure dal punto di vista economico, ma da quello qualitativo è stata un disastro.

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