Provato Yoshi's New Island

Yoshi's Island ritorna su Nintendo 3DS, tra uova giganti e grafica tridimensionale.

Provato Yoshi's New Island
Articolo a cura di
Disponibile per
  • 3DS
  • Yoshi's Island è bidimensionale. Quando il primo episodio della saga uscì nel 1995 su Super Nintendo aveva molteplici significati oltre all'essere "seguito" di Super Mario World: in un mondo che lentamente e progressivamente si evolveva verso le tre dimensioni, Miyamoto e compagni realizzarono un platform squisitamente 2D, disegnato con colori pasteli e dalla matita sconclusionata di un bambino in età pre-scolare. Mentre preparavano la rivoluzione poligonale di Super Mario 64, dedicarono anima e corpo al canto de cigno (in seguito provvisorio) del platform a due dimensioni. L'addio non fu pregno di nostalgia, non fu imbevuto solo di sentiti ringraziamenti per una stagione videoludica che Nintendo creò e dominò, ma si lasciò andare a sentite sperimentazioni, ludiche/narrative/grafiche: gli stessi strumenti adottati per muovere la manciata di poligoni di Starwing, qui tornavano utili per strizzare e manipolare il mondo di gioco, i suoi strambi nemici e i suoi goffi boss.
    Capite insomma come Yoshi's Island sia legato materialmente e spiritualmente a sprite e livelli di parallasse, caratteristica mantenuta nel suo insperato seguito su Nintendo DS, anche se non a tutti piacque. Capite insomma anche la nostra interdizione dopo aver visto i primi filmati di Yoshi's New Island, "imbruttito" da tonnellate di poligoni e colori gettati un po' a casaccio sulla tela digitale.
    Fortunatamente il nostro scoraggiamento è stato superato dalla curiosità. E così alle note positive scribacchiate durante l'E3 a Los Angeles, sia aggiungono ulteriori voci altrettanto entusiaste dopo averlo testato allo showcase Nintendo a Milano!

    Gli Yoshi traslocano?

    Yoshi's Island per quanti non abbiano ancora avuto la fortuna di giocarci su Super Nintendo o Game Boy Advance, è un platform dalle meccaniche tutte particolari. Anzitutto si controlla per l'intera avventura Yoshi, il dinosauro dalla planata sgambettante: è proprio lui che trova all'inizio il piccolo Baby Mario, fatto cadere dalla perfida strega Kamek proprio mentre la cicogna lo trasportava dai suoi genitori (rivelazione: Mario e Luigi hanno dei genitori!). Cominciò così una staffetta dall'Isola degli Yoshi fino al Castello di Bowser per riportare il frugoletto tra le braccia di mammà.
    Le insidie durante la traversata dei livelli derivavano dai burroni naturali o dai pozzi senza fondo all'interno dei manieri, ma anche dal contatto con i nemici che disarcionavano Baby Mario dal suo destriero. Se entro un certo lasso di tempo Yoshi non riusciva a bucare la bolla di sapone all'interno della quale frignava il futuro idraulico, era Game Over.
    Il dinosauro dalla sua aveva, comunque, un arsenale di ottimo livello. Oltre alla possibilità di svolazzare per lunghi tratti e raggiungere così piattaforme inaccessibili allo sturatubi fuoriforma di Super Mario World, Yoshi poteva ingoiare alcuni tipologie di nemici e farne in men che non si dica uova poi da lanciare contro atri nemici, bersagli mobili, nuvolette contenenti power-up. La curva di difficoltà non era affatto ripida e benchè il tasso di sfida era inferiore al predecessore, Yoshi's Island riusciva tranquillamente ad impensierire il giocatore con trovate straordinarie in termini di level e boss design.

    La solfa non cambia quando ci avviciniamo a Yoshi's New Island. Anzi rispetto all'episodio per Nintendo DS si ritorna ancora di più alle origini, lasciando per strada le meccaniche di rotazione tra i vari Baby-Mario-Luigi-Peach-Wario che per certi versi avevano macchiato indelebilmente la formula dell'illustre episodio per Super Nintendo.
    Le nostre sgambettate lungo i primi stage di gioco sono all'insegna della tradizione: la gentile standista ci racconta pian piano come si fanno le uova, come raccogliere le stelline per incrementare il tempo in cui il frugoletto può essere disarcionato dal prode dinosauro e l'importanza dello scovare tutti i fiori.
    Soltanto perchè è un dolce fiorellino a descriverci tutte queste caratteristiche prestiamo orecchio, mentre sullo schermo già ci destreggiamo con il sistema di mira (inalterato), lo stanare le nuvolette invisibili (tali e quali) e la sederata che già a suo tempo ci faceva impazzire.
    Poi ecco spuntare all'orizzonte la prima novità del gioco. Le uova giganti. Giganti almeno il triplo di quelle che lanciavamo a Bowser durante la sfida finale sul 16 bit. Queste possono sia essere raccolte dai soliti cubetti bianco-verdi, ma anche ingoiando semplicemente nemici altrettanto giganti. Con gli anni l'apparato digerente di Yoshi deve essere migliorato tantissimo!
    Per ora ci è stata mostrata soltanto una meccanica in cui quest'uovo distrugge possenti pilastroni di roccia, svelando un fiore e innumerevoli monetine. La sezione interessata dal distruttivo parto del dinosauro è davvero ampia, tant'è che prima di prendere la mira è bene visualizzare l'intera sezione interessata inforcando un paio di occhiali speciali.
    Il primo lancio a essere sinceri lo abbiamo effettuato un po' a casaccio, ma siamo fiduciosi che una vota tra le mani il gioco completo diventeremo padroni della balistica di lancio delle uova giganti!

    Un isola poligonale

    L'enigma di Yoshi's New Island comincia dal team di sviluppo. L'episodio per Nintendo DS era stato subito annunciato come in sviluppo presso Artoon, software house nipponica autrice dei Blinx su Xbox e di Blue Dragon su Xbox 360, ma anche di Yoshi Universal Gravitation per Game Boy Advance che sfruttava un sensore di movimento interno alla cartuccia. In effetti il team responsabile di Yoshi's New Island è formato proprio da ex membri di Artoon: Arzest, infatti, è stata fondata nel 2005 grazie all'interessamento di Nintendo, per conto dea quale ha sviluppato alcuni minigiochi appartenenti a Wii Play: Motion e Street Pass. Il riassesto de team di sviluppo ha prodotto idee nuove, che si sono concretizzate anzitutto in un rinnovato design grafico.
    Questo perchè come raccontavamo in apertura, Yoshi's New Island è realizzato con un motore grafico completamente tridimensionale anche se lo scrolling è fedele alla tradizione bidimensionale. Un po' come la serie New Super Mario Bros...
    Ma anzichè sentirci traditi da tale scelta, sicuramente in antitesi con la filosofia originaria di Yoshi's Island, siamo finiti per apprezzare e applaudire le soluzioni poligonali adottate. Lo stile si avvicina a quello tenue dell'arena ispirata al franchise presente in Super Smash Bros Brawl, anzi l'Isola di Yoshi nel livello d'apertura rischiarata dal tramonto non lascia spazio a dubbi. Yoshi salta e corre producendosi in quelle buffe smorfie che abbiamo imparato ad amare, mentre i nemici si riconfermano più balocchi con cui giocare che cattivoni da temere.

    Il 3D stereoscopico aiuta moltissimo nel ravvivare la qualità dell'immagine. La tecnologia sviluppata fa sì che non vi sia solo uno stacco netto tra sfondo e azione in primo piano, ma che il passaggio avvenga in maniera graduale: ecco allora apparire molteplici livelli di parallasse, così come i cubi porta-uova sbucare fuori dallo schermo. Non ci aspettavamo un uso così intenso e consapevole delle potenzialità del 3D, ma ancora una volta Nintendo è riuscita a sorprenderci!
    La demo ha termine con la comparsa di Kamek, che inossidabile nel suo catalogo d'incantesimi ingigantisce un pipistrello solo di passaggio. Lo scontro è semplicissimo e aspettando che si appollai su una colonna possiamo a quel punto mirarlo con un uovo. La facilità con cui abbiamo abbattuto il presunto primo boss del gioco ci ha fatto trasalire e preoccuparci per il rischio di trovarci di fronte un'avventura tarata su un livello di difficoltà minimo. Poi abbiamo pensato alle belle sensazioni provate poco prima e ci siamo convinti ad aspettare fino al giorno dell'uscita, fissato per la Primavera del 2014!

    Yoshi's New Island Yoshi's New Island rappresenta il ritorno del patform con i quale Nintendo chiuse la sua magistrale esperienza col Super Nintendo. Attraverso una squisita grafica bidimensionale, Miyamoto e compagni raccontarono le origini di Super Mario e l'incredibile viaggio di Yoshi per riportare Baby-Mario dai suoi genitori. Dopo un seguito non troppo ispirato su Nintendo DS, ecco arrivare un nuovo episodio dedicato al portatile stereoscopico: il gameplay è alquanto fedele alla formula originaria con poche stravaganze, eccezion fatta per la comparsa delle uova giganti. Incredibile a dirsi, ma anche il comparto grafico tridimensionale ci ha stupito grazie sopratutto all'uso sapiente de 3D steroscopico e di cromie azzeccate.

    Che voto dai a: Yoshi's New Island

    Media Voto Utenti
    Voti: 8
    6.6
    nd