Recensione Knights of Sidonia

La nuova opera dell'autore di Blame! Tra Astronauti, draghi e alieni!

Recensione Knights of Sidonia
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Corre l'anno 1998 quando Nihei iniziò il suo più grande successo come mangaka; un successo tale da portarlo ad essere definito spesso uno dei re dei manga fantascientifici.
Ovviamente stiamo parlando di Blame! .
Tornando al presente, o meglio al 2009, quando, conclusa la sua esperienza lavorativa per la rivista Ultra Jump di Shueisha, Nihei decide di passare alla "concorrenza" ed iniziare un nuovo manga per Afternoon. Ecco snocciolata la genesi dell'ultimo (capo?)lavoro di uno dei mangaka fantascientifici più acclamati di sempre.
Ora, settembre 2010, grazie alla tanto contestata quanto proficua Panini Comics, per l'edizione Planet Manga anche noi italiani potremo gustare questo nuovo manga.

Umani in fuga

In un futuro, mica tanto prossimo, il sistema solare che noi conosciamo viene raso al suolo da esseri tra il mostruoso e l'alieno detti Gauna. Tali esseri, degno del migliore hentai-calamaresco di sempre, rincorrono il loro obiettivo di distruzione. All'umanità non è dato sapere come, quando e perché tali esseri attacchino ogni forma di vita senziente e non; sembrerebbe al solo ed unico fine di soddisfare una loro naturale ed intrinseca voglia di mera distruzione.
Data l'impossibilità, quindi, di vivere in un sistema solare oramai distrutto la razza umana è costretta a fuggire a bordo della Sidonia, una nave di immense dimensioni.
Viaggiando per millenni nello spazio l'umanità inizia ad evolvere e grazie alla selezione naturale e grazie all'ingegneria genetica : vengono infatti creati esseri ermafroditi in grado di riprodursi tramite fecondazione artificiale o partenogenesi.
La storia inizia con un ragazzo, Nagate Tanigaze, che sembrerebbe vivere nei bassifondi della Sidonia, ancora come un normale essere umano, presumibilmente da sempre in compagnia del nonno.
Tornato a casa un giorno trova il parente morto e le provviste terminate. Decide così di inoltrarsi nei meandri della nave con lo scopo di rubare un po' di riso. Durante tale tentativo di furto Nagate viene scoperto, e durante l'inseguimento, viene fermato dal pugno di un uomo che in quel momento si trovava in compagnia di una ragazza.
Al suo risveglio Nagate inizierà la sua vera avventura cercando di inserirsi in un contesto sociale molto affascinante proposto a bordo della nave.
Integrazione sociale a parte Nagate verrà arruolato nel corpo speciale finalizzato al pilotare giganteschi mecha il cui fine è quello di raccogliere rifornimenti per la nave dallo spazio e combattere i gauna.

Fantascienza !?!

Entriamo adesso nei meandri del cosa vuol dire fantascienza. Fantascienza significa prospettare dinamiche socio-politiche future ed integrarle con nuove tecnologie che ineluttabilmente finiranno per modificare lo scorrere della vita del mondo in questione.
Bene. Detto ciò, analizziamo Knights of Sidonia in funzione di tale definizione.
Il manga presenta una realtà in cui l'uomo si è evoluto a tal punto da non necessitare più materie organiche per il nutrimento, ma di una fotosintesi. Questa evoluzione biologica è stata apportata dallo stesso uomo il quale per contingenze ha dovuto adattare il proprio corpo alla mancanza di un pianeta sul quale coltivare cibi organici, all'assenza di bestiame e di luce solare diretta.
Queste rimodellazioni biologiche, hanno altresì riportato cambiamenti anche a livello sessuale, come anticipato precedentemente.

Ovviamente, come diretta conseguenza di tali evoluzioni e di un ambiente abitativo come quello dello spazio, le dinamiche sociali dovrebbero risultare fortemente differenti da quelle precedenti alla distruzione del sistema solare.
Di questo aspetto, a nostro modo di vedere di fondamentale importanza, non vi sono che sporadiche tracce. Infatti i clichè societari restano immutati ed i comportamenti non sembrano molto differenti da quelli usuali di un terrestre.
Si spera che col trascorrere del tempo tali tematiche vengano approfondite, possibilmente di pari passo con una storia per nulla attraente e che non suscita molto interesse nel lettore.
Lo stile adoperato da Nihei per questo manga ci ha lasciati a dir poco esterrefatti. Esso consta di una semplicità quasi esasperante delle tavole. I dettagli sono quasi sempre banditi a favore di una stilizzazione che non giova per niente al contesto.
Il mondo nato dalla mente del mangaka è tanto affascinante quanto poco dettagliato e caratterizzato.
La scarsità di dettagli viene di pari passo con la scarsità di dialoghi presenti nei vari capitoli che ne compongono la storia. I personaggi evitano il più possibile le comunicazioni, il che si traduce in pagine e pagine di tavole e vignette prive di dialoghi in luogo di un disegno che non affascina per niente e non dà motivi per soffermarsi ad ammirare i disegni.

Stile ribaltato

Knights of Sidonia - Manga Il manga, pur avendo un ottima referenza, non riesce ad attirare per niente, almeno all’inizio. La storia è scialba e priva di colpi di scienza che non siano ampiamente prevedeibili. Il disegno e le tavole non attraggono minimamente un esigente lettore. Stessa cosa dicasi per la cattiva caratterizzazione ed ambiguità caratteriale del protagonista e dei comprimari. Un manga privo di originalità e mordente che non riesce a delineare nemmeno i tratti caratteristi di un genere tanto bello quanto di difficile amministrazione come quello fantascientifico. Si spera in un prosieguo migliore, ma per ora nulla di che.

6.2