Anteprima A Vampyre Story

Un'avventura dallo stile unico

Anteprima A Vampyre Story
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  • Piccole software house crescono

    Un'altra avventura punta & clicca sui vampiri ? Ebbene si, come già anticipato in altri articoli, il 2008 è senza ombra di dubbio il vero anno del rinascimento vampiresco, perlomeno in ambito video ludico. Il particolare curioso è che molte di queste produzioni avevano inizialmente date d’uscita ben diverse, il titolo in questione ad esempio era previsto per Halloween 2006, ma un' incredibile serie di coincidenze ha creato questo anno d’oro per i "succhiasangue" e i suoi molti fan.
    A Vampyre story (scritto rigorosamente con la y, come nel racconto capostipite di Polidori) nasce dalla volontà di Bill Tiller, ex artista LucasArts presente in progetti come The Dig o The Course of Monkey Island, di realizzare un’avventura "Lucas Style" sui vampiri, sua grande passione; per poter realizzare questo progetto non ha esitato a fondare un suo studio di sviluppo, l’Autumn Moon, intraprendendo la difficile e tortuosa strada della produzione indipendente. I problemi, ovviamente, non sono certo mancanti durante la lavorazione. Basti solo menzionare il fatto che per un lungo periodo il titolo è stato in produzione senza avere un publisher, a causa dell’abbandono di Bad Brain Entertainment nel 2006, poi trovato nella tedesca Crimson Cow. Purtroppo, al momento, non si è ancora certi della data italiana, come comunicatoci da Crimson Cow, che probabilmente sarà posticipata rispetto agli altri paesi europei; la situazione dovrebbe, ad ogni modo, risolversi positivamente nelle prossime settimane ed auspichiamo che questo tempo in più possa permettere di avere una localizzazione nella nostra lingua.

    Mona la Vampira

    In "A Vampyre story" vestiremo i panni della giovane cantante d’opera Mona De Lafitte, rapita dal barone Shrowdy Von Kiefer, un vampiro che, oltre a portarla con sé nella poco allegra terra di Draxsylvania, decide anche di rendere Mona a sua volta una creatura della notte, pensando così di farla cosi sua per sempre. Da questo momento in poi l’unico desiderio di Mona è invece quello di tornare a Parigi e riprendere la sua carriera artistica, dimenticando la sua nuova condizione e tutta la Draxsylvania. L’ opportunità si presenta una notte in cui il barone allenta finalmente la guardia: da qui comincia l’avventura, con un compagno di viaggio abbastanza improbabile, cioè l’impertinente pipistrello Froderick. Quello intrapreso da Mona non sarà solo un viaggio fisico nelle terre della Draxsylvania, ma anche un’esplorazione della sua nuova condizione di vampiro, e su quali vantaggi/svantaggi essa può comportare.
    A Vampyre story è un classico punta & clicca, in cui l’interazione con gli oggetti o i personaggi avviene attraverso un piccolo menù che appare sulla schermata di gioco, in cui sono mostrate le azioni che è possibile compiere. Queste aumenteranno con la presa di coscienza dei nuovi poteri da parte di Mona, e presto sarà possibile trasformarsi in pipistrello, succhiare sangue e comunicare con gli animali. In effetti, gli autori puntano molto sul lato soprannaturale della protagonista per inserire elementi originali nella risoluzione dei puzzle, per un’avventura che vuole comunque rimanere nel segno della tradizione del genere. Piccola nota di colore sull’inventario, costituito in questo gioco dalla bara, che ogni vampiro diligente porta con se come Linus con la sua coperta. Elemento di ulteriore innovazione è la presenza non solo di oggetti nell’inventario, ma anche del ricordo di alcuni oggetti precedentemente incontrati, che è possibile utilizzare tramite le abilità vampiresche: in effetti, questa funzione meriterà un’attenzione particolare, perché potrebbe diventare un nuovo standard per il genere, se ben implementata.
    Parte importante del titolo è sicuramente costituita dalla linea comica e dalle situazioni surreali che un luogo come la Draxsylvania offre: in questo senso speriamo che un eventuale localizzazione in italiano possa essere ben realizzata, permettendo a tutti di godere degli accenti caricaturali presenti all’interno del gioco e di poter cogliere i giochi di parole e le sfumature.
    Nel complesso la durata dell’avventura si dovrebbe attestare sulle 15 ore, non esattamente un record quindi, ma che con il giusto bilanciamento degli enigmi dovrebbe risultare più che soddisfacente per gran parte dei giocatori.

    La multiplane camera

    Oltre a quelli precedentemente elencati, c’è un’altra ragione per cui A Vampyre Story ha catturato la nostra attenzione, ossia la sua particolare realizzazione. Tecnicamente è un’avventura con modelli in 3D su dei fondali 2D, quindi ampiamente nei canoni del genere: la particolarità sta nel fatto che questi sfondi sono disegnati a mano e successivamente messi su piani virtuali, per essere così "inquadrati" da una camera multipiano. La tecnica, concettualmente simile ai primi film della Disney, dovrebbe riuscire ad aggiungere profondità e prospettiva senza snaturare la bellezza di un fondale 2D realizzato a mano.
    Lo stile grafico è decisamente caricaturale, come quello proprio delle migliori produzioni Lucas, con scelte cromatiche indicate per l’ambientazione gotica della vicenda: combinati insieme questi due elementi promettono di formare un gradevole connubio.

    A Vampyre Story A Vampyre story non mancherà di attirare l’attenzione degli appassionati del genere e degli amanti delle avventure comiche, sia per la particolarità di poter finalmente manovrare un vampiro sia per lo stile che questo titolo sembra possedere. Naturalmente, parlando di un’avventura grafica, il bilanciamento degli enigmi è fondamentale, come lo è anche la trama e la capacità di creare situazioni divertenti: da quello che abbiamo visto ci sono tutte le premesse per poter avere un titolo di qualità, con molta personalità, che pur rimanendo fedele alle pietre miliari del genere apporti alcuni elementi innovativi. Attendiamo fiduciosi la sua uscita, anche se -come si accennava- al momento non è stata fissata ancora una data italiana.

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