Anteprima Ace Combat X Skies of Deception

Ace Combat X Skies of Deception è il primo episodio della serie omonima in uscita sulla piccola console portatile Sony: la PSP si appresta ad accogliere un gioco di combattimenti aerei arcade che potrebbe fare la felicità degli appassionati del genere.

Anteprima Ace Combat X Skies of Deception
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  • Il decennale successo della serie Ace Combat la dice lunga su quanto possano essere apprezzate le meccaniche di gioco del concept firmato da Namco. Il combattimento aereo proposto dalla serie, grazie ad una struttura non troppo impegnata, e del resto neppure semplicistica, finalizzata non certo a proporre velleità simulative, ma d'altro canto lontana dalle banali impostazioni degli altri titoli sviluppati per home console (anche il Blazing Angels di nuova generazione peccava di una scarsa attenzione per il meccanismo di controllo), ha fatto sì che Ace Combat sia arrivato senza fatica alla sua sesta incarnazione, sub-titolata Zero: the Belkan War e da pochi giorni disponibile in versione americana. Fatto strano, nonostante il carattere non troppo "massista" del genere d'appartenenza, Ace Combat registra ad ogni sua uscita un buonissimo quantitativo di vendite, probabilmente mediate dagli ampi consensi con cui la critica lo accoglie.
    E sebbene gli alti e bassi non siano mancati, dall'antico 1995 ad oggi Ace Combat è diventato un simbolo del brand Playstation, chiaro identificativo di una proposta ludica che solo le console di casa Sony possono offrire.

    La scelta di trasportare, dunque, un Brand così valido sul formato portatile, non può che essere annotata con felicità mal celabile. Ace Combat X: Skies of Deception non sarà solo il primo capitolo in versione Hand Held del marchio Namco ma - oltre - persino il primo "simulatore bellico di volo" ad abbandonare le postazioni fisse (Console o PC). Il che, ovviamente, è non poco indicativo delle nuove aperture che il piccolo Hardware Sony ha permesso (e che, stranamente, la critica si ostina a non volergli riconoscere).
    In questo articolo, che di poco precede la Kermesse dell'E3 2006, ci apprestiamo a presentare brevemente il prodotto, in attesa di una prova diretta che, con tutta probabilità, sarà possibile effettuare in quel di Los Angeles.

    Ace Combat X si ambienterà nell'universo, ormai noto ai più, che con Distand Thunder e Squadron Leader è stato presentato su Ps2. Un universo in cui la guerra sembra non dover finire mai, costantemente devastato da un conflitto che sarà nostro compito seguire e far evolvere, a bordo di uno dei molti velivoli che il gioco permette di controllare.
    Nulla ancora è dato sapere riguardo alle precise collocazioni spazio/temporali della vicenda principale, tantomeno sulle modalità di narrazione della stessa, anche se speriamo in un ritorno delle tavole statiche che tanto magistralmente sono riuscite a caratterizzare il quarto titolo della serie (primo della generazione 128 Bit e ancora indimenticato protagonista della scena).
    Poco più nutrite, di contro, le informazioni sull'adattamento del sistema di controllo, sulla quantità e qualità delle modalità di gioco (in rete e non).
    La limitata disposizione di tasti della console Sony ha costretto gli sviluppatori a proporre solamente la versione semplificata della struttura di gioco, laddove i doppi dorsali del Dual Shock, ricordiamolo, permisero di impreziosire le controparti da casa con un duplice approccio al controllo del mezzo, fornito di diverse opzioni sulla gestione di rollio, beccheggio e inclinazione dell'aereo.
    In questo caso il pad analogico di PSP permetterà di controllare indipendentemente l'inclinazione del muso ed il rollio (l'angolo che le ali formano con un'asse orizzontale), mentre i tasti R ed L saranno affidati al controllo della velocità. La pulsantiera frontale della console sarà ovviamente indispensabile per le operazioni di fuoco primario e secondario, oltre che per alternare le varie tipologie di missili in dotazione. Proprio l'armamentario variabile sarà un gradito ritorno, retaggio dell'iniziale offerta ludica di Distand Thunder: l'utente potrà equipaggiare i proprio velivoli, trasposizioni virtuali di aerei esistenti o modellazioni frutto dell'operosa fantasia degli autori, con varie tipologie di missili (Aria-Aria, Terra-Aria), e non meglio precisate "Armi Speciali". E, con un occhio alle prodezze degli ultimi Racing Game, il gioco permetterà anche il "Tuning" del proprio mezzo aereo, le cui parti potranno essere sostituite, potenziate, abbellite, al fine di offrire una personalizzazione totale.

    La modalità principale di Skies of Deception (titolo americano, che potrebbe variare nella versione europea, come fu per Shattered Skies), sarà costituita da una ventina di missioni, strutturate in modo da offrire una buona varietà. Restano appetibili, come contingente in grado di ampliare non poco la longevità del prodotto, le modalità di gioco multiplayer. Il supporto wirless dovrebbe prevedere modalità Deathmatch e Deatmatch a Squadre per 4 giocatori, e una più interessante modalità "ad obbiettivi", opzione inedita e proposta anche in Killzone Liberation, altro titolo sviluppato su PSP da Team interni Sony. In mancanza dei presupposti per organizzare una modalità cooperativa grazie alla quale affrontare tutta la storia (tale modalità è in effetti ben adatta ai prodotti casalinghi, ma non certo facilmente fruibile sui portatili), l'opzione appena citata permetterà comunque di organizzare un piccolo gruppo di piloti (identificando anche un caposquadra), che dovranno adempiere a compiti di volta in volta determinati dal gioco. Un nuovo modo di sfruttare il multiplayer, una cooperazione veloce e da esaurire in ridotti intervalli temporali, che palesa l'intenzione da parte di Sony di sfruttare al massimo le potenzialità del Party Play. Non poco lodevole.

    Ace Combat X: Skies of Deception Le premesse perché Ace Combat X: Skies of Deception sia un futuro successo, dobbiamo riconoscerlo, ci sono. Ad una prova diretta affidiamo il compito di saggiare la bontà del gameplay e la qualità tecnica del titolo: per adesso possiamo solo analizzare immagini statiche, che mostrano una propensione al dettaglio non indifferente ed un buon uso delle texture, ma la solita carenza di dettaglio nella modellazione delle linee costiere e dei paesaggi nell'entroterra. Nel puntuale coverage da Los Angeles Everyeye vi informerà sull’attuale stato di sviluppo, addentrandosi più in profondità nell’analisi delle caratteristiche di Skies of Deception.

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