Anteprima After Burner: Black Falcon

Sega resuscita uno dei suoi più grandi arcade: Afterburner arriva su PSP

Anteprima After Burner: Black Falcon
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  • Aerei, che passione!

    Nonostante quello dei simulatori di volo sia uno dei generi più “maltrattati” su console, nell'ultimo periodo stiamo assistendo, almeno su PSP, ad un incremento esponenziale delle softwarehouse che tentano l'approccio con i dogfight moderni. Dopo il tentativo (riuscito quasi in pieno) di Namco/Bandai con Ace Combat X, Sega annuncia l'arrivo sui piccoli schermi del nuovo capitolo della serie Afterburner ovvero: Afterburner: Black Falcon, sequel dell'omonimo coin-op apparso in sala giochi durante gli anni novanta. Passiamo quindi, ad un'analisi di tutte le informazioni disponibili riguardo a questo promettente titolo!

    Il ritorno dello Shooter Arcade

    A quanto pare, questa volta Sega ha deciso di uscire totalmente dalla routine dei simulatori di volo puntando poco su storia e longevità e concentrandosi invece sul gameplay, al fine di dare vita ad un titolo divertente ed immediato. Questa affermazione nasce a seguito dell'analisi delle dichiarazioni dei programmatori rispetto alla trama di Afterburner: Black Falcon. Nel gioco infatti, vestiremo i panni di un pilota alle prese con una missione “Top Secret” che ha come fine il recupero di tredici aerei segretissimi, in costruzione per l'esercito del suo stato e trafugati dal gruppo paramilitare "Black Falcon". Prima di cimentarci nello story mode però, ci verrà proposto di scegliere tra tre differenti piloti, ognuno con una propria personalità che influenzerà in modo radicale la trama del titolo (anche se non è ancora chiaro come verrà gestita questa feature).
    Per quanto riguarda i velivoli, avremo a disposizione diciannove aerei, tutti provvisti di licenza e potenziabili acquistando uno dei trentadue potenziamenti. Tra gli aerei disponibili ci sono anche “pezzi grossi” come l'F-14 Tomcat, l' F-15 E Strike Eagle e L' F22 Raptor (reso famoso da Ace Combat).
    Come accadeva nel primo glorioso coin op, durante le missioni non avremo possibilità di volare liberamente all'interno della mappa, ma dovremo seguire percorsi prestabiliti in linea retta, distruggendo tutto quello che abbiamo di fronte. Nel caso in cui venissimo attaccati alle spalle sarà comunque possibile evitare i missili rallentando ed eseguendo alcune evoluzioni premendo i tasti adibiti a tali funzioni. I combattimenti non sono ragionate guerre di radar o tecnologiche sfide a chi sfrutta meglio le proprie armi a lungo raggio: per eliminare un avversario basta inquadrarlo anche per un istante nel mirino, bloccarlo e sparargli contro un missile a ricerca calorica. Una delle caratteristiche più singolari (almeno alla fine degli anni'80) di After Burner riguardava proprio la possibilità di "bloccare" una decina di avversari contemporaneamente e di lanciargli addosso altrettante testate esplosive; "Black Falcon" mantiene questo ormai collaudato (e spettacolare) schema di gioco, enfatizzando ulteriormente l'effetto coreografico con l'aggiunta di buoni effetti luminosi realizzati grazie all'ottimo hardware Sony.
    Tra le novità sono annunciati dei giganteschi Boss di fine livello, accompagnati da altrettanto pericolosi "Miniboss" che saremo costretti ad affrontare e sconfiggere più volte durante un singolo stage.
    In After Burner Black Falcon il sistema di controllo rimane fedele allo schema originale del 1987. L'aereo verrà controllato interamente tramite levetta analogica e i tasti frontali verranno usati per missili e mitragliatrici. I tasti dorsali serviranno invece per eseguire evoluzioni ove necessarie. E' come sempre possibile aumentare o diminuire a proprio piacere la velocità del nostro jet, così da sfuggire rapidamente agli attacchi nemici oppure frenare e farsi sorpassare per aver la possibilità di rispondere al fuoco. Non mancherà di sicuro la possibilità di usare la "Postcombustione" che dà il titolo al gioco, che ci consente di portare il nostro veicolo altissima velocità però per un periodo di tempo piuttosto limitato.
    Oltre al singleplayer, Afterburner: Black Falcon vanterà un reparto multiplayer ben studiato orientato soprattutto al puro divertimento. Tra le modalità presenti avremo la classica co-op che ci permetterà di completare la campagna principale con un amico tramite collegamento Ad-hoc e la modalità deathmatch che trasporrà l'azione dei classici dogfight uno contro uno. Sembra sarà disponibile anche una modalità team deathmatch ma la SoftCo ha preferito non sbilanciarsi a riguardo.
    Tecnicamente After Burner Black Falcon per ora non stupisce: i modelli poligonali degli aerei sono vistosamente inferiori a quelli del più diretto concorrente, ovvero Ace Combat, ed anche le ambientazioni non sembrano particolarmente evocative, ma non bisogna sottovalutare un aspetto che ha determinato il successo della saga e che da una foto non è valutabile: la velocità. After Burner era frenetico all'inverosimile e se Black Falcon sarà capace di essere altrettanto veloce e sufficientemente fluido da rendere l'azione sempre comprensibile, forse le lacune prima accennate potrebbero rilevarsi trascurabili.

    Shoot 'em up 3D o simulazione arcade?

    After Burner: Black Falcon Afterburner: Black Falcon si presenta al pubblico come un incrocio tra un classico da sala giochi e un ricavato dell'avanzamento tecnologico in campo tecnico. Speriamo semplicemente che Sega sappia gestire, tramite l'esperienza accumulata con gli anni e la giusta disposizione delle idee sul gameplay, questo titolo, gettando le basi per un prodotto di successo, che diverta e tenga incollati al monitor della PSP grazie alla sua semplicità.

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