Alien Hominid è uno di quei titoli tanto semplici nel concept quanto originali nell'esperienza, che meriterebbe davvero un particolare occhio di riguardo nell'odierno panorama videoludico.
Tutto iniziò con un simpatico giochino programmato in Flash pubblicato nel sito Newgrounds.com nell'agosto del 2002. La frenesia dell'azione, l'immediatezza del gameplay e la sprizzante ironia riuscirono completamente a conquistare il pubblico. Fu un vero successo testimoniato dal fatto che venne scaricato da oltre 6 milioni di persone. Il passo per la commercializzazione fu "relativamente" breve e così, una volta prelevati i dev-kit, il titolo è valorosamente uscito dai meandri dei browsers per rifugiarsi su PlayStation 2, GameCube ed X-BOX.
Nel gioco impersoneremo un tenero e pacioccoso alieno giallo schiantatosi con la sua navetta di fronte al quartier generale dell'FBI. Il nostro E.T. sarà costretto a scappare da federali, sovietici e giganteschi uccelli mutanti per evitare di essere massacrato da ondate di proiettili e attacchi micidiali. Lo scopo del gioco è semplice: devestare qualsiasi cosa si muova nello schermo. Ogni singola situazione, dalle scene di violenza alle movenze dei personaggi, è impregnata da una demenza spinta ai massimi livelli. L'atmosfera ironica centra perfettamente quello che è l'obiettivo di Alien Hominid: interagire senza troppi pensieri e lasciarsi andare al puro divertimento.
Il gameplay riprende i classici canoni dei side scroll game alla Metal Slug: movimento, salto e sparo. Tuttavia, come era logico aspettarsi, lo sviluppo su console ha portato un ampliamento all'intera struttura di gioco e quindi saremo in grado di rotolarci, nasconderci sotto terra, utilizzare un numero maggiore di power-up per le nostre rocambolesche armi. Un ulteriore spinta alla giocabilità è dettata dalla presenza di numerosi veicoli, dal semplice camioncino per il gelato fino ad arrivare al carro armato.
Il titolo vanta 15 livelli differenti di insano drivertimento. La parola insano non è utilizzata a caso visto che la difficoltà anche ai livelli più bassi è davvero elevata e perdere vite è una costante da cui purtroppo non si può sfuggire. Curiosa è la differenza che intercorre tra noi (alieno alto mezzo metro) ed un qualsiasi boss (bestioni robotici alti come palazzi). Scoprire i pattern per sconfiggerli è abbastanza semplice, ma l'azione repentina dei vari movimenti metterà a dura prova le vostre capacità di reazione.
Tecnicamente parlando Alien Hominid non sfoggia certo un 2D esemplare, ma è rappresentato da un reparto grafico ugualmente efficace. Il frame-rate talvolta ha qualche incertezza soprattutto nelle situazioni più affollate (con decine di avversari e particolari effetti on screen), ma l'esperienza finale risulta godibilissima. Nota di merito sono le magnifiche esplosioni e le animazioni fluide e ben curate dei personaggi e degli stages. Tutto sommato il risultato finale prodotto dai "The Behemoth" è apprezzabilissimo, considerando il fatto che il lavoro è stato eseguito da un gruppo di 12 ragazzi.
Alien Homind è un gioco scacciapensieri, un arcade vecchio stile tutta sostanza con un approccio semplice e da un livello di sfida particolarmente interessante. Caldamente consigliato a coloro che hanno nostalgia degli "old style games".
Anteprima Alien Hominid
Grafica demenziale e nugoli di proiettili. Il successore di Metal Slug?
Alien Hominid è uno di quei titoli tanto semplici nel concept quanto originali nell'esperienza, che meriterebbe davvero un particolare occhio di riguardo nell'odierno panorama videoludico.
Tutto iniziò con un simpatico giochino programmato in Flash pubblicato nel sito Newgrounds.com nell'agosto del 2002. La frenesia dell'azione, l'immediatezza del gameplay e la sprizzante ironia riuscirono completamente a conquistare il pubblico. Fu un vero successo testimoniato dal fatto che venne scaricato da oltre 6 milioni di persone. Il passo per la commercializzazione fu "relativamente" breve e così, una volta prelevati i dev-kit, il titolo è valorosamente uscito dai meandri dei browsers per rifugiarsi su PlayStation 2, GameCube ed X-BOX.
Nel gioco impersoneremo un tenero e pacioccoso alieno giallo schiantatosi con la sua navetta di fronte al quartier generale dell'FBI. Il nostro E.T. sarà costretto a scappare da federali, sovietici e giganteschi uccelli mutanti per evitare di essere massacrato da ondate di proiettili e attacchi micidiali. Lo scopo del gioco è semplice: devestare qualsiasi cosa si muova nello schermo. Ogni singola situazione, dalle scene di violenza alle movenze dei personaggi, è impregnata da una demenza spinta ai massimi livelli. L'atmosfera ironica centra perfettamente quello che è l'obiettivo di Alien Hominid: interagire senza troppi pensieri e lasciarsi andare al puro divertimento.
Il gameplay riprende i classici canoni dei side scroll game alla Metal Slug: movimento, salto e sparo. Tuttavia, come era logico aspettarsi, lo sviluppo su console ha portato un ampliamento all'intera struttura di gioco e quindi saremo in grado di rotolarci, nasconderci sotto terra, utilizzare un numero maggiore di power-up per le nostre rocambolesche armi. Un ulteriore spinta alla giocabilità è dettata dalla presenza di numerosi veicoli, dal semplice camioncino per il gelato fino ad arrivare al carro armato.
Il titolo vanta 15 livelli differenti di insano drivertimento. La parola insano non è utilizzata a caso visto che la difficoltà anche ai livelli più bassi è davvero elevata e perdere vite è una costante da cui purtroppo non si può sfuggire. Curiosa è la differenza che intercorre tra noi (alieno alto mezzo metro) ed un qualsiasi boss (bestioni robotici alti come palazzi). Scoprire i pattern per sconfiggerli è abbastanza semplice, ma l'azione repentina dei vari movimenti metterà a dura prova le vostre capacità di reazione.
Tecnicamente parlando Alien Hominid non sfoggia certo un 2D esemplare, ma è rappresentato da un reparto grafico ugualmente efficace. Il frame-rate talvolta ha qualche incertezza soprattutto nelle situazioni più affollate (con decine di avversari e particolari effetti on screen), ma l'esperienza finale risulta godibilissima. Nota di merito sono le magnifiche esplosioni e le animazioni fluide e ben curate dei personaggi e degli stages. Tutto sommato il risultato finale prodotto dai "The Behemoth" è apprezzabilissimo, considerando il fatto che il lavoro è stato eseguito da un gruppo di 12 ragazzi.
Alien Homind è un gioco scacciapensieri, un arcade vecchio stile tutta sostanza con un approccio semplice e da un livello di sfida particolarmente interessante. Caldamente consigliato a coloro che hanno nostalgia degli "old style games".
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