Anteprima Ape Academy

Dopo un povero remake (On the Loose), una semplice raccolta di Mini-Game

Anteprima Ape Academy
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  • Con entusiasmo evidente, il nuovo Team di sviluppo responsabile di Ape Academy afferma che il titolo PSP non sarà un semplice Porting dei primi episodi della serie. Con meno letizia il giocatore occidentale apprenderà che altro non si tratta se non di una serie di Mini Game.In termini pratici, in effetti, Ape Academy avrà contenuti ludici immediati e divertenti ma destinati a stazionare ben poco sugli schermi di PSP e ancor meno nei cuori dei videogiocatori. La volontà della casa madre di caratterizzare la sua nuova console come vettore di divertimento subitaneo ha in questo caso fatto perdere la speranza di meccaniche di gioco ispirate e complete. Almeno per il momento dovremo accontentarci di un multiplayer valido ma pur sempre alimentato da piccole perle di spirito grafico e non certo innovativo.  

    Ape Academy manterrà difatti lo spirito della serie, coinvolgendo tutti i personaggi che l'utente ha avuto modo di conoscere in "Piposaru", e ne conserverà ironia e humor. Minimamente motivati all'acquisto da questo aspetto, si potrebbe d'altro canto rimanere delusi nello scoprire che alcune delle minuterie ludiche offerte ricalcano fin troppo fedelmente concepì già esplorati da altri prodotti, o, più addietro, diffusi indipendentemente dall'avvento del digitale. Basti pensare a Rock-Paper-Scissors (Sasso, carta e forbici, per intenderci), qui proposto sottoforma di competizione scimmiesca aerea a suon di missili. Tremendamente futile per l'utente smaliziato o dotato di buon senso, seppur l'entusiasmo nipponico inorgoglirà il prodigio tecnico della sostituzione definitiva del gioco manuale. Con gli altri mini giochi, certo, il team di sviluppo avrà modo di stupire e divertire l'utente, chissà se per più di qualche minuto.Si conoscono, ad oggi, a disposizione degli acquirenti, competizioni "a la Trivial Pursuit" contestualizzate nel bizzarro mondo di Ape Escape, caotiche variazioni del Dodgeball, eventi pugilistici già presenti negli extra del primo capitolo su PsOne. Ancora immancabili variazioni su tema di svalutati "Rythm Game", ed una serie interminabile di semplicistiche prove di rapidità e coordinazione. Gli sviluppatori commentano il loro prodotto con irragionevoli elogi a quanto le potenzialità di PSP abbiano permesso di offrire gameplay rudimentali affiancati da una grafica all'avanguardia ed un comparto sonoro di tutto rispetto. Il giocatore degno di tale nome noterà quanto siano di poco conto tali elementi, una volta "sbucciato" il titolo di quell'effimera carica umoristica che da sempre è insita nelle scimmie.Tuttavia, e il Team di sviluppo non manca di sottolinearlo, l'aspetto fondamentale di Ape Academy è insito nel multiplayer.

    Da una parte il gioco Online permetterà agli utenti di sfidarsi nelle loro specialità mettendo in palio una serie di Carte collezionate come Extra nel gioco in singolo (nella migliore tradizione Pokemon), dall'altra Ape Academy sarà il primo titolo a vantare un comparto multigiocatore Offline. Il design simmetrico di Psp ha fatto ben pensare ai creatori di designare 13 dei 50 giochi presenti a competizioni dirette uno contro uno, in cui i partecipanti impugnano ciascuno un lato della console. Una buona introduzione, non c'è che dire. Non rivoluzionaria (e chissà quanto sfruttata in futuro), ma attraente.  

    Da un titolo sulle cui spalle grava la responsabilità di trascinare personaggi e temi di Ape Escape su Psp, in definitiva, si poteva pretendere molto di più che una raccolta di mini giochi. Il fascino di un titolo completo in tutto e per tutto non potrà mai essere superato da quello di un multiplayer di grande vastità ma poco spirito di innovazione (se non dal punto di vista grafico).

    Un buon modo per tastare il terreno? Probabilmente. O, ancor più, la volontà malsana i sbandierare un'immediatezza d'utilizzo ed una flessibilità che, ad oggi, non molti sentono come necessaria. Sarà il tempo ad indirizzare i produttori sulla retta via.

    Ape Academy Un buon modo per tastare il terreno? Probabilmente. O, ancor più, la volontà malsana i sbandierare un'immediatezza d'utilizzo ed una flessibilità che, ad oggi, non molti sentono come necessaria. Sarà il tempo ad indirizzare i produttori sulla retta via.

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