Anteprima Arcana Heart

Belle ragazze e combattimenti senza quartiere su PlayStation 2

Anteprima Arcana Heart
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Allacciate le cinture (nere)

    Amanti dei picchiaduro 2D, gioite: un nuovo titolo è in arrivo apposta per voi da Atlus America.
    Se tra i vostri giochi preferiti annoverate le serie di The King of Fighters e Guilty Gear, scaldate pure i joystick, Heart Aino e le sue amiche sono arrivate su PlayStation 2 per darsele di santa ragione!

    Quando i beat’em up la facevano da padrone

    Alla metà degli anni novanta il settore dei picchiaduro era uno dei più floridi dell’intera industria videoludica: le serie di Street Fighter, Fatal Fury e tante altre si davano letteralmente battaglia a suon di nuove versioni con sempre più personaggi e mosse disponibili, per la gioia di milioni di fan di tutto il mondo.
    Le software house minori, che spesso non riuscivano a reggere il passo di Capcom o SNK sul fronte tecnico e della giocabilità, per farsi largo nella mischia e guadagnare visibilità adottavano spesso stratagemmi non molto sottili. Alcune, sulla scia di Mortal Kombat e Killer Instinct, si lasciavano andare ad una violenza di fondo tanto gratuita quanto benvoluta dagli utenti di allora. Altre invece, si affidavano ad un character design in stile manga il più incisivo possibile, con personaggi maschili “cool” e una larga scelta di combattenti femminili destinate a solleticare le più recondite fantasie dei maschietti. I character designer prestavano infatti molta attenzione a certi aspetti del personaggio che dovevano risultare più o meno volontariamente provocanti agli occhi dei giocatori.

    Le fanciulle in questi giochi erano dipinte sempre attraverso gli stereotipi dei manga: c’era quella piena di buoni sentimenti e volenterosa, quella graziosissima e timidina, quella dallo sguardo glaciale ma dall’animo gentile...tutte invariabilmente dotate però di fascino e bellezza propri, in modo da far breccia nei cuori dei giocatori, spesso maschietti pre-adolescenti.
    Alcuni titoli arrivarono ad annoverare nei loro roster di personaggi unicamente ragazze, come l’ormai dimenticato Advanced Virtua Girl Fighting.


    Arcana Heart di Atlus riprende questa tradizione, abbinandola ad una buona realizzazione tecnica ed un’ottima giocabilità “vecchio stampo”.

    Chi è che osa definirlo “sesso debole”?

    Nel Dicembre 2006 appare nelle sale giochi nipponiche il cabinato di Arcana Heart, ed è subito festa per gli appassionati del genere picchiaduro. Yuki Entertainment riesce nel suo intento di agganciare il pubblico delle arcade grazie alla sgargiante grafica bidimensionale, per poi conquistarlo grazie alla meccanica di gioco molto profonda e tecnica.
    Il gioco acquista sempre maggior popolarità, e vede uscire prima una seconda versione detta “Full” e recentemente un seguito e uno spin off.
    Yuki Ent. cambia nome in Examu, e in collaborazione con la casa giapponese AQ cura una conversione per PlayStation 2 nel 2007.
    Finalmente, alla fine dello stesso anno, Atlus prende accordi con Examu per realizzare una versione occidentale del titolo, ed ecco uscire la versione USA a tempo di record, la stessa su cui ci basiamo per questa preview.

    Belle ragazze e mostri elementali

    La storia di Arcana Heart è poco più di un pretesto per presentare le tredici protagoniste del gioco e i loro Arcana, spiriti elementali provenienti da una dimensione parallela. Il loro mondo era, in un tempo lontano, collegato e intercomunicante al nostro, ma al giorno d’oggi solo delle ragazze con particolari poteri sensitivi possono entrare in contatto con esso. Inseguendo una propria folle visione, una di queste ragazze, chiamata Mildred Avalon, è intenzionata a sconvolgere l’equilibrio fra i due mondi, coadiuvata dalla fedele Fiona Mayfield.
    Heart Aino (il cui nome è traducibile come “cuore dell’amore”) è una delle restanti undici ragazze al mondo che riescano a controllare il potere degli Arcana, e insieme a tutte le altre combatterà per scoprire la verità sulle motivazioni di Avalon.

    Girl Power

    Appare subito chiaro come i programmatori di Arcana Heart si siano formati, come prima di loro quelli della Arc Sistem Works, non solo sui grandi classici del genere ma anche sulla scena amatoriale. E’ evidente infatti una certa tendenza alla sperimentazione e all’esagerazione tipica di molti giochi prodotti con il M.U.G.E.N. o programmi similari.
    Il gameplay riporta molti elementi tipici dei picchiaduro 2D, ma apporta anche diverse novità o rivisitazioni.
    Innanzitutto c’è da dire che, sebbene i personaggi siano solo 11 (più i due boss), ad ognuno di essi è abbinato un Arcana, e prima di ogni scontro c’è la possibilità di cambiare l’abbinamento precostruito, dando luogo a ben 121 combinazioni.
    Questo va a influire pesantemente sulla giocabilità, la complessità e la longevità globale del titolo, poiché le diverse combinazioni non offrono semplicemente un paio di mosse in più al personaggio, ma ne modificano radicalmente l’approccio al combattimento. Se ogni ragazza, come in qualunque gioco del genere, è differenziata, oltre che graficamente, da mosse, velocità di reazione, potenza e portate degli attacchi diverse, l’abbinamento ad un arcana particolare produce effetti diversi. Questi infatti apportano, oltre alle proprie distintive super-mosse e attacchi speciali, anche abilità e poteri speciali. Potete accoppiare una combattente veloce col potere di fluttuare in aria, al fine di renderla difficilissima da colpire, ma potreste anche decidere di fornirle un potere d’attacco maggiore per sopperire alla sua debolezza di base, e questi non sono che gli esempi più semplici.
    Le possibilità offerte da un sistema del genere sono enormi, e impreziosiscono il gameplay di molta tatticità.

    Poteri Arcani

    I combattimenti si svolgono in arene bidimensionali che più classiche non si può (non c’è alcuna possibile interazione con gli sfondi) tranne che per un particolare: le schermate, come in Guilty Gear, sono ben più lunghe in altezza di quanto appaiano sullo schermo. Una volta lanciato l’avversario in aria con una qualche mossa, si può portare avanti una combo aerea che porterà i personaggi sempre più in alto nello scenario, fino, a volte, a sparire completamente dalla vista. Questi combattimenti aerei sono il più delle volte spettacolari, e ricordano a più riprese quelli di serie a cartoni come Dragon Ball Z.

    Il sistema di controllo ricorda da vicino quello inventato da Capcom per JoJo’s Bizzarre Adventure per PS One, uno dei migliori giochi di sempre ispirati ad un manga: quadrato, triangolo e cerchio sono adibiti agli attacchi deboli, medi e forti, mentre alla X è affidato il compito più importante, quello dell’attivazione dei vari poteri speciali.
    Oltre alla barra dell’energia infatti, ogni personaggio è dotato di tre piccole barre “Arcana Power”, visibili nella parte bassa dello schermo.
    Grazie all’utilizzo oculato di queste, tramite il tasto X e le varie combinazioni, è possibile ottenere una gran varietà di mosse, contromosse e attacchi speciali.
    Se vorrete diventare dei bravi giocatori, dovrete masterizzare dunque l’Arcana System, in verità parecchio complesso.

    Con questo potrete effettuare velocissimi spostamenti in avanti e indietro, effettuare contromosse, ed eliminare i tempi morti nelle mosse per poter eseguire combo più efficaci senza il rischio di rimanere scoperti. E soprattutto potrete richiamare a voi il potere degli Arcana: e questo è il tratto distintivo che più avvicina AH a JoJo. Una volta attivato, un Arcana vi permette di aggiungere al vostro arsenale di mosse svariati nuovi attacchi, nonché una supermossa in grado di danneggiare seriamente il vostro avversario. Inoltre, potrete far sì che gli Arcana attacchino il vostro avversario col loro potere, e potrete utilizzare a vostro vantaggio determinati boost. Ogni Arcana rappresenta lo spirito di una forza elementale, col fuoco dedito all’attacco, il vento alla velocità e così via. Starà a voi decidere come combinare e utilizzare tutti questi poteri.

    La felicità di ogni otaku

    Graficamente, Arcana Heart si presenta bene, con sprite naturalmente molto ben disegnati e accattivanti, parecchie animazioni e tratti distintivi per ogni ragazza. I fondali svolgono bene il loro compito, seppur non siano niente di indimenticabile o particolarmente ispirato. Più animazioni sullo sfondo, inoltre, non avrebbero certo guastato. Sul fronte sonoro niente di particolare da segnalare: musichette tipiche di questo genere, uguali a mille altre, e decine e decine di voci delle protagoniste, doppiate da attrici professioniste giapponesi (Atlus ha infatti deciso saggiamente di lasciare l’audio originale in un titolo così spudoratamente dedicato ai fan dell’animazione nipponica).
    Completano il tutto tantissime illustrazioni e full motion video a cartoni animati a raccontare le vicende delle ragazze, indugiando spesso e volentieri sui più classici elementi di fan service che possiamo trovare in opere di questo tipo.

    Arcana Heart A livello tecnico, Arcana Heart colpisce ma non stupisce. Oltretutto, se non siete appassionati di animazione nipponica con una spiccata predilezione per il “moe” difficilmente gradirete lo stile di questo gioco, se non lo troverete addirittura imbarazzante. E’ difatti lo stesso approccio che trovate in Rumbe Roses di Konami, certo meno pacchiano e più colorato, ma sempre spiccatamente maschilista. Quello che convince in questo gioco è principalmente il robusto gameplay: tutti coloro che apprezzano la spiccata tatticità dei migliori picchiaduro 2D e non hanno paura di una lunga curva di apprendimento hanno trovato pane per i loro denti. Inoltre, AH risulta parecchio longevo, in virtù delle 121 combinazioni possibili di personaggi, e la possibilità di giocare indifferentemente alla versione classica del gioco o a quella rivista e corretta, la “full”. Aspettiamo ora un’eventuale release europea.

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