Anteprima Bastion

Il mondo è finito: ricostruiamolo! Un Hack'n'Slash dalla personalità esagerata.

Anteprima Bastion
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • iPhone
  • iPad
  • PSVita
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Mea culpa

    Nel marasma di titoli costantemente in uscita, si rischia sempre di tralasciarne qualcuno particolarmente intrigante, ma che per diversi motivi è incapace di attirare su di sé i clamori della critica. E’ questo, ad esempio, il caso di Bastion, titolo ingiustamente dimenticato da Everyeye e da buona parte della stampa internazione. Dal momento che la nostra redazione è capace di riconoscere i propri errori, eccoci qui per rimediare, con una bella anteprima che anticipa di non molto la release estiva del gioco.
    Sviluppato da Supergiant Games, un team composto da sole sette persone, il titolo è previsto per PC e Xbox 360, via Live Arcade.

    La fine come inizio

    L’incipit è una sorta di doccia fredda, intervallata da qualche calcio nei denti: il mondo è finito. Di fronte al fatto compiuto, viene da chiedersi quale sia il ruolo del videoplayer, costretto a subire l’evidente fallimento di qualcun altro, in una situazione dalla quale non pare esserci né via di fuga, né soluzione. In mezzo al silenzio e all’immobilità del nulla, qualcosa si è però salvato. Galleggia in questo sconfinato e infinto mare d’un bianco asettico una stanza di piccole dimensioni. Un paio di metri quadri di mattonelle sovrastate da un paio di mobili e un letto. Da questo giaciglio, che pare una sorta di navicella di salvataggio che vaga senza meta nello spazio aperto, si sveglia di soprassalto The Kid, eroe nonché protagonista di Bastion. Ricordando per ovvie ragioni altri personaggi e colleghi videoludici del calibro di Link e Sir Daniel Fortesque, anch’essi inizialmente dormienti, il nostro non trova inizialmente conforto nell’interruzione del suo centenario sonno. Come ben sa, quest’avvenimento significa una sola cosa: che il mondo, per l’appunto, è finito e che tocca a lui tentare di rimettere tutto a posto. Eppure, per quanto The Kid possa essere forte, determinato e coraggioso, al videoplayer non può che ronzare ininterrottamente una domanda: dove guidare quest’eroe se non c’è altro al di là della stanza in cui si è risvegliato? Qualche timida pressione sulla leva analogica è però sufficiente per rivelare due interessanti caratteristiche di questo action/RPG alla Diablo.
    Innanzitutto, a mano a mano che The Kid si muove per l’ambientazione, questa si creerà letteralmente davanti ai suoi piedi. L’iniziale vuoto, verrà progressivamente sostituito dallo scenario vero e proprio, rivelando sentieri, stanze e passaggi vari. Secondariamente, feature davvero capace di regalare un sapore unico al prodotto, le azioni dell’eroe verranno commentata da una voce narrante. Ciò significa che ogni volta che affronterete un nemico, aprirete un forziere o raggiungerete un luogo particolarmente significativo, una voce fuori campo sottolineerà la cosa con una specifica frase. Questa trovata non solo è in grado di aumentare la fascinazione intorno al mondo di Bastion, ma risulta estremamente utile per fornire di continuo nuovi dettagli sulla trama senza ricorrere né a scene non interattive, né a dialoghi con altri personaggi.

    Com’era bello il mondo...

    Al di là del plot, estremamente intrigante per quanto poco originale, e di queste due caratteristiche appena presentate, Bastion sembra un titolo solido anche per quanto riguarda il gameplay.
    Come già anticipato, il modello di riferimento è Diablo: a partire da una telecamera isometrica, dovrete affrontare in tempo reale continue ondate di creature più o meno agguerrite, con l’unico intento di ripulire dalla loro presenza ogni anfratto dello scenario di turno. Se tuttavia ci sono ancora pochi dettagli sulla componente ruolistica, che comunque non mancherà di proporre nuove abilità e statistiche ad ogni aumento di livello, ci sono maggiori dettagli su quella action.
    Innanzitutto il combat system si rivelerà piuttosto snello, ma non per questo poco profondo. Ogni tasto frontale è deputato a una specifica azione: con uno si usa il gigantesco martello, con un altro la balestra, utile per attacchi dalla distanza, uno è relativo all'utilizzo della capriola con cui schivare gli attacchi nemici, mentre l'ultimo serve per utilizzare le pozioni magiche con cui ristabilire la salute. A questo set di comandi va poi aggiunto il laterale destro con cui si richiama lo scudo che, al di là di fornire protezione, si rivela l'unico strumento adatto per rispedire al mittente i dardi sparati dalle torrette che infestano ogni livello.
    Questo combat system, piuttosto canonico, ma dalle ottime potenzialità, è poi messo al servizio di un ritmo di gioco piuttosto elevato. Pur tenendosi lontano dagli eccessi della frenesia, Bastion sarà un gioco vivace grazie alla relativa velocità di spostamento di The Kid e alle continue apparizioni di numerosissimi gruppi di nemici.
    Come se ciò non bastasse per farci ben sperare, Supergiant Games ha anche trovato il modo di confezionare il suo prodotto con uno stile grafico magnifico. Dominato da colori caldi e una vaga tendenza all’iperrealismo, Bastion è uno spettacolo per gli occhi. Al di là dell’indiscutibile lavoro artistico svolto, anche tecnicamente il gioco convince: merito di animazioni estremamente fluide e di un frame rate stabile anche nelle situazioni più caotiche.

    Bastion Dopo averlo ingiustamente ignorato per mesi, Bastion ci ha colpiti come un fulmine a ciel sereno. Per quanto le meccaniche del gameplay siano largamente riciclate da Diablo, grazie a una trama intrigante, uno stile grafico sopraffino e un paio di feature accattivanti, il prodotto di Supergiant Games ha scalato la nostra personale classifica dei titoli più attesi. Fortuna vuole che la release, prevista per i primi giorni di Agosto, sia tutt’altro che lontana.

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