Visto per la prima volta all'E3 2013, Arkham Origins riconferma nel corso della Gamescom di Colonia le stesse impressioni: un titolo perfetto per i fan delle ultime apparizioni pipistrello digitale, giocoforza un po' meno fresco e brillante dei predecessori.
Buona parte delle meccaniche rimane immutata, mentre questo Bruce Wayne alle prime armi dovrà farsi strada in una giovane Gotham invasa dal crimine. Qui a Colonia speravamo di poter approfondire maggiormente la caratterizzazione del personaggio, magari sperimentando con mano le prime fasi di gioco dove dovrebbe trovare collocazione la trasformazione di Bruce. Il team ha invece portato una nuova demo giocata, tramite cui presentare un nuovo villain, un gadget inedito ed una nuova modalità sfida.
Pur nella sua brevità, la presentazione ci ha lasciati soddisfatti, mettendo in mostra soprattutto l'ottima varietà che caratterizza anche questo episodio di Batman. Accogliamo inoltre con piacere anche l'aggiunta alla Modalità Sfida (chiamata 100 to 1), che alla prova con mano si è mostrata vivace e coinvolgente.
Gli otto di Black Mask
Le vicende che sottendono alla progressione di Batman Arkham Origins le conosciamo già. Ad un anno dalla sua comparsa, il pipistrello è sulla bocca di tutti: buoni e cattivi. Tra questi ultimi è Black Mask ad uscire allo scoperto, convocando a raccolta tutti i peggiori tagliagole di Gotham City ed annunciando, per la festività natalizia, la più grande caccia all'uomo di tutti i tempi. Otto tra i peggiori criminali in circolazione, una notte ed un'esorbitante taglia sulla testa dell'incappucciato: un mix esplosivo del quale, al momento, abbiamo appena graffiato la superficie.
La presentazione di oggi non ha fatto eccezione, mettendo sul ricco piatto un nuovo villain e catapultandoci, senza troppe spiegazioni, in un punto avanzato della campagna. Firefly è l'ennesima canaglia ripescata dagli archivi storici del pipistrello, e riproposta qui in chiave moderna. Apparso per la prima volta su Detective Comics #184, Garfield Lynns (questo il vero nome del malvivente) si presenta anche in Arkham Origins come un pericolosissimo piromane mascherato. Nella veste mostrataci quest'oggi, alla sua "dipendenza" da fuoco si aggiunge un'insana "passione" per gli esplosivi, che porterà al buon Batman una massiccia dose di lavoro extra. Nella missione in questione il nostro era infatti chiamato a disinnescare alcuni ordigni esplosivi piazzati da Firefly stesso su uno dei ponti di Gotham.
Il Cavaliere Oscuro si trova immediatamente di fronte ad una situazione disastrosa: uno degli ordigni è esploso, provocando numerose vittime e distruggendo parte della struttura. Si tratta di un espediente che non è solo funzionale a mostrare l'inesperienya di un Batman alle prime armi, ma che è integrato sorprendentemente bene anche nel gameplay, poiché l'intricata rete di cemento e metallo che il nostro si troverà scalare apre spunti platformici appena intravisti nei predecessori. Riprendendo il concetto di "progressione bidimensionale" delle mitiche sessioni nel mondo dello Spaventapasseri (Arkham Asylum), Origins offre in questi particolari frangenti sfide abbastanza interessanti. Slegati in parte dalla potenza della dotazione, dovremo farci strada contando principalmente sulle nostre abilità atletiche, stando ben attenti a non precipitare. Se, come crediamo, intermezzi di questo tipo si faranno più frequenti che in passato, i ritmi della progressione potranno piacevolmente variare, mantenendo viva l'attenzione del videoplayer. Sarà interessante a questo punto osservare fino a dove si spingerà il level design, che al momento ci ha presentato, oltre a sporgenze d'ogni sorta per l'arrampicata, cornicioni e travi da attraversare in precario equilibrio.
Passato l'interessante intermezzo, Batman Arkham Origins recupera pienamente la sua identità, proponendo uno spinoso combattimento one versus many. Tra cazzotti e contromosse, c'è il tempo per ammirare il funzionamento del nuovo gadget di Batman, l'electric gauntlet, una coppia di "guantoni elettrificati" in grado di eliminare velocemente persino gli avversari dotati di scudo. La batteria è però limitata, dunque una volta attivato l'effetto avremo tempistiche di utilizzo limitate e, di contro, tempi di ricarica piuttosto elevati. Pur non trattandosi di una trovata innovativa o altamente spettacolare, quella degli electric gauntlets appare come un'interessante aggiunta alla dotazione del pipistrello, decisamente più funzionale rispetto al rampino ad aggancio automatico (davvero poco convincente), capace di aumentare ulteriormente la varietà nel corso dei combattimenti. Oltre a questo item, qualche nuova mossa speciale arricchisce il bagaglio marziale dell'eroe, mitigando in buona parte il senso di deja vu. Non sappiamo se anche per quanto riguarda l'approccio stealth sia stato ampliato il ventaglio delle possibilità, dato che nella demo mostrataci questo tipo di situazioni è rimasto piuttosto marginale.
Messa KO la ciurma, Batman giunge finalmente ad uno degli ordigni, il cui involucro esterno va sovraccaricato sfruttando ancora i gauntlet, in maniera molto semplice ed intuitiva risolvendo un piccolo puzzle ambientale. Novità anche nel mini-game di disinnesco, che si presenta suddiviso in varie fasi uguali (allineare tramite decrittatore le lettere per formare una parola) scandite però da un minaccioso cronometro. Entrambi gli espedienti aggiungono un po' di varietà ad Arkham Origins che, pur riprendendo molto di quanto visto in Arkham City, potrebbe riuscire a ricavarsi una sua dimensione, specialmente tra gli appassionati.
La demo si è conclusa sul più bello, nel momento in cui Batman e Firefly venivano alla resa dei conti. Non abbiamo perciò avuto modo di valutare gli scontri con i boss, che abbiamo comunque paura si riveleranno alla stregua dei precedenti episodi.
Day One DLC
Collateralmente alla presentazione del nuovo villain e del gadget aggiuntivo, Warner Bros ci ha voluto mostrare i contenuti del Day One DLC. All'interno del pacchetto trovermo Deathstroke da aggiungere alla modalità challenge come personaggio secondario ed una nuova serie di sfide denominate 1 to 100. Il funzionamento è molto semplice: senza intervalli di tempo a limitare l'azione dovremo eliminare cento avversari, che ci assalteranno a gruppi di almeno dieci. La caratteristica più interessante è che, atterramento dopo atterramento, appariranno versioni sempre più potenti e difficili da battere. Ai teppisti delle prime "ondate" seguiranno i confratelli corazzati, dotati di armi stordenti o di scudo. Poi sarà la volta dei nemici armati di spada o fucile automatico; e ancora dei ninja seguaci di Ras'al Ghul e tanto altro ancora.
Alla prova con mano la sfida ci ha lasciato positivamente sorpresi. Siamo di fronte a meccaniche piuttosto simili alle classiche sfide di Combattimento, dato che dovremo comunque accumulare punti aumentando il moltiplicatore e mantenendo il "flow"; tuttavia, la presenza di così tanti nemici e la continua varietà degli stessi inserisce elementi nuovi: adrenalina a fiumi, necessità di mantenere altissima la concentrazione e nervi saldi. Le possibilità di sperimentazione e combo si elevano alla massima potenza, aumentando esponenzialmente anche il divertimento, per una serie di eventi davvero assuefacenti. Dal canto nostro abbiamo fatto fatica a staccarci, sopratutto dopo aver combattuto anche nei panni di Deathstroke. Proprio come Robin o Catwoman per Arkham City, anche Deathstroke, pur richiamando il Cavaliere Oscuro, avrà un set di mosse dedicato, armi personalizzate ed una dotazione in termini di gadget assolutamente diversificata. Un bel motivo d'interesse per tutti i più sfegatati fan di Batsy.
Lo abbiamo detto in occasione dell’E3 e lo ribadiamo anche da Colonia. Batman: Arkham Origins è il titolo perfetto soprattutto per i fan del pipistrello, incapaci di stare lontano dal loro eroe preferito o aspettare che Rocksteady presenti qualcosa per la nuova generazione di console. Non si tratta, in ogni caso, di un mero titolo transitorio. Diciamo che può tranquillamente essere visto come il Brotherhood della situazione: un prodotto assolutamente adatto a chi ha adorato Arkham Asylum e City e ne desidera un terzo sulla falsariga.