Intro
Nel 2005 si assistette alla pubblicazione di un prodotto che sarebbe stato diretto esponente della serie di “Advance Wars” su GameCube. Si parla, per l’appunto, di “Battalion Wars” della Kuju Entertainment, la quale aspirava ad emulare lo stile e la concezione strategica di base del pupillo della Intelligent System. Nonostante il titolo originario del suddetto lavoro Kuju fosse “Advace Wars: Under fire”, le meccaniche di gioco si distaccavano dal classico strategico a turni per implementare l’attività ludica con dinamiche in tempo reale, in cui il giocatore avesse la possibilità di controllare i singoli elementi del suo esercito. Un’esaltante esperienza che portava a vivere in prima persona le rocambolesche azioni tattiche di eserciti di uno strano pianeta immaginario, ma che tuttavia peccava in quanto a longevità e varietà. A distanza di nemmeno un anno, al Leipzig Games Convention, la Kuju annunciò la sua intenzione di fare ammenda alle mancanze di “Battalion Wars” proponendo un nuovo capitolo che sarebbe stato creato appositamente per la nuova console Nintendo; sempre più vicini alla pubblicazione di “Battalion Wars 2” (BWii), cresce la curiosità e la voglia di scoprire quali siano le innovazioni promesse per questo strategico per Wii.
Guerra ancora una volta
Sembrava ormai esser stata scongiurata a pieno la guerra provocata dal conflitto, istigato da Tsar Gorgi, tra la Frontiera Occidentale e le terre del Tundran. Il mondo sembrava avviarsi in un futuro pacifico e sereno, ma i grandi capi militari delle isole Angio lanciano un attacco agli atolli Corallo, dopo esser venuti a conoscenza degli intenti dell’impero Solare di creare una devastante arma ultimativa con il quale avrebbero comandato il pianeta. Sei nazioni sono pronte a scongiurare un’infausta fine ad un conflitto che sembra esser stato generato da menti maligne tramite imbrogli e false notizie. Le loro armi più potenti: un gruppo di impavidi combattenti.
Alla carica
Fondamentalmente “Battalion Wars 2” mantiene le caratteristiche di base del suo predecessore in una piacevole mistura di strategico in tempo reale e spara-tutto in terza persona. Lasciando da parte gli implementi grafici al 3D (le texture sono ben curate e le animazioni fluide e realistiche), la vera differenza che distingue il prodotto Wii dal lavoro Kuju per GameCube consta nel sistema di controllo e nelle opzioni di gioco.
Il remote control, affiancato dal nunchuck, gestirà i movimenti e le azioni del soldato selezionato da una barra, in basso alla schermata di gioco, in cui sono presenti le unità impiegate nel combattimento. A questo punto il personaggio potrà muoversi liberamente ed effettuare salti o attacchi con l’arma da fuoco impugnata (o equipaggiata nel caso si tratti di un veicolo); la visuale e il puntamento vengono regolati con il movimento del controller principale, il quale potrà spostare la telecamera portando il mirino ai bordi dello schermo e individuare con un conseguente attacco il nemico. Anche i più caotici e furiosi strateghi potranno avvalersi di una disposizione automatica della telecamera che non infici la visibilità degli obiettivi o dell’ambiente circostante; l’intelligenza artificiale della CPU, inoltre, rende possibili le tattiche più contorte e studiate senza che il giocatore impazzisca nel predisporre tutte le azioni di ogni singola unità. A tal proposito risulterà eccellentemente utile l’opportunità di gestire l’intero campo di battaglia da una visuale più ampia, dando così un senso ai capi militari di ogni fazione. Elemento, questo, che fa sì che “Battalion Wars 2” differisca in maniera positiva dal capitolo primo della serie; inoltre, la varietà delle strategie di gioco sono state accresciute (per non dire totalmente rivisitate) dall’inserimento di nuove unità che porteranno la battaglia persino in aree marine e dalla possibilità di catturare basi nemiche.
Una delle maggiori lacune del primo lavoro Kuju per GameCube constava nella sua scarsa durevolezza. La qualità del motore di gioco accostato a quel tipo di dinamiche grafiche, non riusciva a nascondere il fatto che “Battalion Wars” fosse un gioco completabile al 100% nel giro di mezza giornata, e non faceva che peggiorare le cose l’assenza di un multiplayer stabile e duraturo. Ben diverso è il discorso per il suo successore, il quale non solo potrà vantare una longeva campagna in cui sarà possibile utilizzare sei tipi differenti di nazioni, ma anche un complesso di tre modalità di multiplayer: assalto (in cui il giocatore dovrà difendere una postazione dall’attacco di un esercito avversario), ruba bandiera (come nel più classico degli spara-tutto multiplayer) e skirmish (che consta, per l’appunto, in rapide schermaglie altamente impegnative). Indubbia a quanto pare sarà un’opzione multiplayer che sfrutterà le potenzialità wireless del Wii, permettendo così che più giocatori sfruttino le loro console su schermi differenti, ovviando ai problemi logistici generati dallo split-screen; non si sa, tuttavia, se (e quanto) questa favolosa qualità possa essere utilizzata in supporti on-line.
Il primo strategico sta quindi per approdare a livello mondiale nell’universo Wii. La Kuju Entertainment sembra esser riuscita nell’intento di riproporre uno dei titoli a cui è più affezionata in una nuova veste che non rinunci allo stile piacevolmente tozzo proprio di “Advance Wars” e che colga l’opportunità proposta dalla rivoluzionaria console Nintendo per dare alla serie quel qualcosa che la elevi qualitativamente. Si prospettano momenti di gioco unici non soltanto in avventure solitarie, ma anche e soprattutto in scontri con più giocatori. Tuttavia, spetta al pubblico che accoglierà il titolo all’uscita l’ardua sentenza sul se promuovere la Kuju ad un grado superiore o se lasciarla continuare la gavetta nell’ambito degli strategici di questo genere.