Anteprima Blackguards

Alla GDC Daedalic ci presenta il suo esordio nel mondo degli RPG strategici

Anteprima Blackguards
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Il mercato di riferimento per Daedalic è sempre stato quello delle avventure grafiche, ma la compagnia tedesca ha sempre visto di buon occhio anche i giochi di ruolo, genere per il quale il pubblico teutonico è sempre stato tra i più appassionati.
    Ecco quindi che la società ha deciso di spingersi oltre, superando i propri confini sia in termini di genere che di rappresentazione visiva: Blackguards, infatti, è il primo gioco completamente in 3D prodotto e pubblicato da Daedalic e rappresenta un'incursione decisamente ambiziosa nell'universo degli RPG di stampo occidentale.
    La prima prova, avvenuta alla GDC di San Francisco, ha messo in luce un prodotto molto ricco e dai presupposti decisamente interessanti.

    Cattive compagnie

    Blackguards è basato sull'universo di The Dark Eye, gioco di ruolo cartaceo che risale alla prima metà degli anni '80 e che in Germania ebbe un successo incredibile, superando per popolarità anche il classico Dungeons & Dragons.
    L'ambientazione è tipicamente fantasy, ma in Blackguards è stata riadattata e svecchiata in maniera ottimale, con il risultato che non si percepisce affatto l'anzianità del lore originale.
    Inoltre è stata fatta una scelta ben precisa, che rappresenta anche un approccio particolare alla narrazione e alla caratterizzazione dei protagonisti: nessuno dei personaggi che calcano la scena è un eroe vero e proprio, ed anzi ci troveremo a controllare protagonisti malvagi fin nel profondo del loro animo.

    Si va quindi a perdere completamente la classica figura dell'eroe impavido, che senza timore si prodiga in favore degli altri: viene sostituita da personaggi con un passato tutt'altro che raccomandabile, che agiscono prima per il loro tornaconto e poi per gli altri, tenendo sempre in considerazione il vantaggio che potranno trarre dalle loro azioni.
    Il party sarà quindi caratterizzato da malviventi, ladri, assassini e in generale personaggi che nulla hanno a che fare con l'immaginario del fantasy classico, che su uomini dall'animo puro ha sempre basato gran parte delle sue storie.
    La scelta di utilizzare individui così peculiari si rifletterà tanto sulle missioni da portare a termine quanto sulla condotta che il giocatore dovrà tenere durante l'avventura.

    Moralità flebile

    Tra i personaggi e il giocatore, infatti, si instaurerà un forte legame, in quanto la narrazione e i fatti principali che faranno evolvere la trama di Blackguards saranno tutt'altro che piacevoli: seguendo uno dei trend principali dell'industria degli ultimi anni il giocatore si ritroverà a dover prendere delle decisioni di tipo morale, che andranno ad influenzare il flusso degli eventi successivi.
    Tali decisioni compariranno in modi e momenti differenti: durante un dialogo tra i componenti del proprio party nel corso della visita ad una città, nel mezzo di una battaglia durante una missione, oppure in una cut scene dinamica presente in momenti differenti all'interno del gioco. Il punto, però, è che nessuna scelta sarà mai semplice e, soprattutto, nessuna delle opzioni possibili sarà esplicitamente giusta. Non sapremo mai quali saranno le conseguenze, dal momento che nessuno dei personaggi vorrà esplicitamente fare del bene ma anzi vorrà agire per i propri scopi. Si svilupperà quindi una sorta di empatia perversa, mentre il giocatore cercherà di capire se davvero valga la pena mettere a rischio i propri uomini per salvare un donna in pericolo, accusata di adulterio dopo aver passato una notte insieme ad uno dei protagonisti. Ogni scelta andrà ponderata attentamente, e spesso sarà davvero impossibile delineare una strategia etica da seguire: bisognerà anzi optare per il male minore.

    Approccio strategico

    L'esplorazione dei villaggi e delle città avverrà attraverso schermate statiche, nelle quali si potrà decidere di entrare nel negozio di un mercante o parlare con alcuni degli abitanti.
    Le missioni avverranno invece in ambienti completamente in 3D, con una struttura a caselle quadrate che ricorda moltissimi board game del passato e del presente.
    La particolarità, rispetto ad altri titoli del genere, risiede nel poter decidere non solo in quale caselle muoversi, spendendo i propri punti azione da utilizzare anche per attaccare e difendersi, ma anche il tragitto da percorrere.
    In questo modo si potrà spostarsi attaccando un nemico durante il movimento e terminando il proprio turno in un'area specifica, perfetta per potersi difendere durante la fase avversaria.
    Le classi dei vari personaggi e gran parte delle regole provengono da The Dark Eye, quindi chi ha giocato all'RPG cartaceo sa che la profondità non manca e che molte delle categorie più bistrattate da altri titoli, gli arcieri in primis, sono invece unità fondamentali e che hanno un potenziale offensivo decisamente molto alto. Inoltre le sezioni in 3D si apriranno all'uso della magia, così come alla presenza di trappole che potranno modificare gli ambienti in maniera improvvisa, obbligando il giocatore a doversi adattare a situazioni in perenne mutamento.

    Blackguards Blackguards si presenta già molto solido, malgrado la build mostrata sia a metà tra un'alpha e una beta, con uno stile molto europeo e un insieme di regole che faranno felici gli appassionati dei giochi di ruolo occidentali più profondi. L'idea di virare il fantasy classico verso un mondo dominato dall'odio e dalla paura è vincente, e l'infrastruttura basata sulle scelte morali potrebbe dare una marcia in più alla narrazione, nascondendo esiti imprevedibili, nel costante tentativo di puntare al male minore, in un mondo in cui la speranza sta ormai cedendo il passo alla mera sopravvivenza. Sicuramente più a suo agio su PC, Blackguards verrà pubblicato anche per Xbox Live Arcade e PSN entro la fine dell'anno.

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