Anteprima Brink: Anteprima dalla Gamescom 2009

Gli FPS secondo Bethesda: dopo l'E3, il titolo torna a mostrarsi a Colonia

Anteprima Brink: Anteprima dalla Gamescom 2009
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Nel corso dell'ultima giornata di Gamescom dedicata ai visitatori business Bethesda ha presentato alla stampa la sua line up per la stagione invernale, svelando finalmente qualche dettaglio in più su Brink, un progetto rimasto fino ad oggi abbastanza enigmatico, affidato alle mani degli Splash Damage, uno sviluppatore inglese già noto al grande pubblico per aver portato sugli scaffali Enemy Territory, la prima espansione per Castle Wolfenstein di Id.

    Due fazioni in guerra

    Dopo essere stati accolti nello stand di Bethesda, coreograficamente costruito come una città fatta di container arruginiti, mezzo affondati nell'acqua, Paul Wedgwood, CEO di Splash Damage, ci ha mostrato due livelli del gioco, e spiegato alcune delle feature più interessanti di questo FPS che vorrebbe unire le meccaniche tipiche dei giochi single player con la possibilità di interagire in un contesto molto vicino a quello di un MMO.In una terra del futuro, quasi completamente sommersa dalle acque, buona parte dell'umanità vive sull'Arca, un'immensa città galleggiante pensata e costruita per essere completamente indipendente ed ecosostenibile. Dopo decenni di isolamento la popolazione dell'Arca ha perso ogni contatto con il mondo esterno e la società è degenerata in violenza e anarchia. L'utopia dell'autosufficienza si è così trasformata in un incubo fantascientifico in cui si fronteggiano due fazioni, la Resistenza, che vuole trovare un modo per fuggire dalla città e scoprire perché, improvvisamente, tutto ha cominciato ad andare male; dall'altro lato della barricata stanno le forze di polizia al soldo del governo, impegnate a contenere la rivolta. All'inizio, durante la creazione del nostro protagonista potremo scegliere a quale gruppo appartenere e, in base alla nostra decisione, l'aspetto fisico, i potenziamenti disponibili e i costumi da selezionare saranno completamente diversi. La fase iniziale di customizzazione del nostro alter ego è molto ben fatta e permette di definirne pressoché tutti gli aspetti, dalla forma del volto, alla struttura fisica, fino ai tatuaggi e ai segni sulla pelle. Chiaramente la scelta di un personaggio molto possente avrà ripercussioni di un certo tipo sul gameplay, così come il voler preferire l'agilità (magari optando per qualche muscolo in meno) nei movimenti alla resistenza garantita da un fisico possente. Una volta ultimata la creazione del personaggio che, in ogni caso può essere di molto velocizzata scegliendo fra una serie piuttosto ampia di personaggi standardizzati, Wedgwood ci ha mostrato due location che saranno presenti nel gioco finale, l'aeroporto dell'Arca e un enorme deposito di contanier che, in passato, serviva a organizzare le scorte e i rifornimenti che arrivavano regolarmente alla città.Il Terminal, totalmente privo di nemici e palesemente usato solo come demo tecnica, è servito per spiegarci alcune peculiarità del sistema di controllo escogitato da Splash Damage; ispirandosi probabilmente a Mirror's Edge, il protagonista potrà correre per i livelli e arrampicarsi sulle strutture per evitare posti di blocco, sistemi di allarme e raggiungere così nuove aree. Premendo un apposito tasto sul pad il gioco entra poi in un'apposita modalità per cui gli elementi dello scenario utilizzabili come "strumenti d'arrampicata" vengono evidenziati in modo tale da permettere al giocatore di disegnarsi una mappa mentale della struttura da scalare.Finita la demo dell'aeroporto siamo passati alla città dei container (cui, se non si fosse ancora capito, s'ispira l'intero stand Bethsda) dove, finalmente, abbiamo potuto assistere a un po' di azione e capire meglio il gameplay di Brink. Nei panni di un membro della polizia abbiamo avuto, insieme al nostro team, l'ordine di ripulire la zona dalle infiltrazioni dei ribelli e salvare i civili. Appena sbarcati siamo subito coinvolti in uno scontro a fuoco che possiamo affrontare in molti modi, in base alla classe cui decidiamo di appartenere. Rispetto ad altri giochi, però, in Brink potremo cambiare in real time le nostre caratteristiche, diventando così ingegneri, soldati, medici, spie o cecchini all'occorenza. Il tutto avviene aprendo un semplice menu contestuale che, al costo di alcuni punti esperienza accumulati, ci permette di cambiare classe in maniera semplice e veloce. L'effettiva efficacia di questo sistema è ancora tutta da dimostrare e, purtroppo, la demo presentataci era fin troppo breve per poter capire i veri effetti che questo continuo cambiare ruoli e missioni. Sul resto del gameplay c'è molto poco da dire, Brink sembra muoversi sui canoni classici degli FPS a squadre. Il vero punto d'interesse però è nella possibilità di giocare in coop con altri amici, direttamente all'interno della campagna single player. La modalità a giocatore singolo e quella multigiocatore infatti, sono totalmente sovrapposte, senza alcuna distinzione nemmeno a livello di menu. Per cui potremo giocare sempre, sia in solitudine che in compagnia, fino ad 8 giocatori in contemporanea. Questo ci permetterà di organizzare diverse squadre, divise fra Polizia e Ribelli, che competono per completare il gioco nella maniera a loro più congeniale.Dal punto di vista tecnico Brink è molto interessante, l'Arca è piena di strutture originali e la pulizia degli oggetti, così come la modellazione dei personaggi riflettono una gran cura per i dettagli. Tuttavia bisognerà vedere se gli Spash Damage riusciranno a mantenere il livello di dettaglio grafico che hanno raggiunto anche in presenza di molti giocatori e in ambientazioni più estese. In ogni caso, data la lontananza della data d'uscita (si parla del 2010 inoltrato) non intendiamo dare giudizi in questo senso.

    Brink Allo stadio di sviluppo attuale Brink è poco più di una versione Alpha e risulta pressoché impossibile stilare conclusioni anche solo lontanamente definitive. Alcune caratteristiche, come la possibilità di cambiare classe on the fly e l’ambientazione distopica dell’Arca sono sicuramente interessanti. Tuttavia ci riserviamo di approfondire il discorso nelle prossime anteprime e in sede di recensione.

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