Anteprima Cars

I trattori sono così stupidi...

Dopo una serie di memorabili film d'animazione in computer grafica e dopo essere stata definitivamente acquisita dalla Disney, la Pixar torna sui grandi schermi di tutto il mondo con una nuova e fiammante pellicola: Cars. Lasciati da parte giocattoli, insetti, mostri, pesci e supereroi, John Lasseter ci racconta le avventure di un variegato gruppo di automobili, in un mondo interamente popolato da veicoli a quattro ruote. Il film, uscito in questi giorni negli Stati Uniti ma che noi vedremo solo a partire dal 23 Agosto, sta riscuotendo un grandissimo successo ed è naturalmente intenzionato a sfruttare al meglio la situazione, grazie ad un numero infinito di oggetti di merchandise, tra cui meritano un posto d'onore le trasposizioni videoludiche. La versione per Nintendo DS di Cars, come già avvenuto per Alla Ricerca Di Nemo, non si basa su una vera e propria storia da seguire, bensì rappresenta una raccolta di mini-game che sfruttano l'uso del touch screen e la simpatia dei personaggi del film.

Ti amiamo, Lightning!

Lightning McQueen è un'auto da corsa alla prima esperienza nella celeberrima Piston Cup. Egocentrico, arrogante, senza il minimo rispetto per i suoi tecnici, il suo unico obiettivo è quello di essere il primo esordiente a vincere l'ambito trofeo e di conseguenza una sponsorizzazione estremamente lucrativa. Sfortunatamente per lui, la gara finisce con una perfetta parità tra tre auto: Lightining McQueen e i veterani Chick Hicks e The King.
Finita la gara, Lightning e Mack, il suo camion da trasporto, devono affrontare un viaggio verso la California, dove si disputerà lo spareggio; per la brama di arrivare in anticipo, l'arrogante auto da corsa non permette al suo aiutante di riposare e così i due finiscono per perdersi: Lightning si ritrova da solo a percorrere la sperduta Route 66.
Qui il protagonista, col suo incedere incerto, finisce coll'insospettire lo sceriffo locale, ovvero un'auto della polizia, con cui ingaggia uno spericolato inseguimento. La folle corsa termina nella cittadina di Radiator Springs, dove Lightning danneggia la strada principale; dopo un breve processo, il giudice locale condanna l'auto a rimanere in città fino a che non avrà riparato tutti i danni. Inutile dire che le avventure di Lightning cominciano da qui, con la conoscenza di una quantità di stravaganti automobili, tra cui una 500 di nome Luigi, e con la voglia di superare tutte le difficoltà e aggiudicarsi la Piston Cup.

Santa Porsche!

Come detto all'inizio, Cars non è altro che una raccolta di mini-game da affrontare usando esclusivamente il pennino della console; analizziamo quelli che abbiamo potuto provare. Il livello di Luigi consiste nel lanciare dei copertoni sulla cima di una pila, facendo lo stesso movimento necessario a lanciare un frisbee in Nintendogs; in quello di Chick Hicks, una tipica auto da corsa americana anni '80, dovremo invece usare il touch screen per compiere delle evoluzioni aeree e guadagnare più punti possibile. Un altro mini gioco è quello classico in cui bisogna spostare a sinistra/destra le macchine messe in orizzontale e su/giù quelle in verticale per creare un percorso dall'entrata all'uscita del livello.
Ovviamente non macano delle sezioni di guida, ma duole ammettere che, tra quelle provate, risultano essere le più deludenti: la corsa si riduce alla preistorica meccanica del "continua a correre evitando gli ostacoli", non richiedendo di fatto nessuna abilità di guida, ma solo la capacità di andare a destra o a sinistra quando serve. Anche quando bisogna gareggiare contro un avversario, come Chick Hicks o The King, la sfida è assente, infatti questi saranno praticamente sempre appiccicati alla nostra auto, sia nel bene che nel male, ovvero sia che cerchiamo di distanziarli, sia che ci fermiamo al pit-stop.
Il gioco completo conterrà in tutto dodici sezioni, da sbloccare in gruppi di tre.
Parlando della grafica, il lavoro fatto dai ragazzi della Rainbow è indubbiamente di prim'ordine: in quasi tutti i mini-game, su entrambi gli schermi del portile Nintendo vengono visaulizzati modelli tridimensionali grandi e dettagliati, che riprendono in pieno l'inconfondibile stile Pixar.
Riguardo il sonoro, musiche ed effetti svolgono un lavoro senza infamia e senza lode e, cosa importante in questo tipo di giochi, rimangono piacevoli anche col passare dei minuti. Peccato per la totale mancanza delle voci dei protagonisti, in parte dettata dal supporto della console.