Anteprima Chrono Trigger DS

Il ritorno di un grande classico

Anteprima Chrono Trigger DS
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  • Chrono Tr...l'ho già sentito...

    Diciamolo subito: Chrono Trigger è un grande capolavoro. L’annuncio del 3 luglio 2008 di Square Enix, la notizia dell’avvio di un porting di questo titolo per Nintendo DS, ha gettato tutti nello scompiglio.

    Uscito nel 1995 per Super Nes, Chrono Trigger è uno dei giochi di ruolo più belli di sempre, nella cui realizzazione tecnica sono coinvolti alcuni dei più grandi nomi del mondo nipponico dei videogiochi. Nel gruppo, acutamente nominato Dream Team, spiccano Hironobu Sakaguchi, Nobuo Uematsu e Akira Toriyama. Se i primi due sono praticamente sinonimo di Final Fantasy, l’ultimo, che si è occupato del design dei personaggi, è il creatore di Dragon Ball. Gli altri componenti dello staff occuparono in seguito posti di spicco nella creazione di giochi come Xenogears e Xenosaga, e anche nella serie di Dragon Quest. Le leggende narrano che Final Fantasy VII, originariamente previsto per Super Nes, andò in stand-by perché alcuni programmatori dovettero dedicarsi al progetto Chrono Trigger. Due fantastici giochi sono legati a doppio filo e tramite le idee dei suoi programmatori, crescono insieme. E si vede. Il gioco che sta per arrivare su DS si distingue per la sua storia avvincente, che attraverso il sempre florido tema del viaggio del tempo ci fa vivere terribili incubi e viaggiare lontano. Un essere potentissimo e malvagio stende la sua ombra attraverso tutte le epoche della storia. Niente è decisivo, tutto può cambiare; una morte non è più definitiva, se possiamo tornare indietro e impedirla. Così tutto il gioco è una lotta disperata per evitare la dipartita del protagonista (Crono), un personaggio fondamentale per il continuum spazio-temporale.

    Per tutti quelli che non lo sapessero, Chrono Trigger è una stella dell’immenso firmamento dei giochi di ruolo, genere nel quale gestirete personaggi imbragati di tutto punto, che, nello svolgersi della trama, acquisiranno nuove armi e nuove abilità. La componente strategica è sempre importante, e l’esito di ogni battaglia dipenderà largamente da come vi preparerete per affrontarla.
    Ma i binari dentro i quali sono condannati quasi tutti i GDR qui vengono un poco forzati, con le scelte del giocatore che possono portare a variazioni sostanziali della trama. Questo si lega alla trovata dei finali multipli, allora qualcosa di molto originale, regalando al gioco una longevità che altrimenti non avrebbe avuto. Il titolo prevedere ben 13 finali diversi: lascia al giocatore la possibilità di affrontare in qualsiasi momento il boss finale (Lavos), e sblocca uno dei molti "ending" in dipendenza dai progressi di gioco e dalla situazione del suo party.
    I personaggi che ci troveremo a gestire (sette quelli disponibili per il party) hanno un carisma straordinario, e ognuno di essi sarà capace, a un certo punto della storia, di guadagnare le luci della ribalta. I combattimenti sono naturalmente a turni, con il giocatore chiamato a decidere le mosse da eseguire, per poi attendere quelle dell’avversario. Il sistema comprende originali implementazioni, che riguadano soprattutto l'uso simultaneo delle "Tecniche": particolari abilità che, attivate contemporaneamente da più combattenti, scatenano combo (da due o da tre tecniche) particolarmente efficaci.
    Il sistema di incontri, particolare per l'epoca, non è molto invasivo: lascia la giocatore l'impellenza del combattimento solo all'interno dei dungeon, e gli permette invece di muoversi liberamente da una locazione all'altra.

    La grafica, che anche qui adotta la mitica visuale isometrica tipica degli RPG, presenta comunque un livello di dettaglio e una profondità davvero eccezionali, con uno studio maniacale delle ambientazioni.
    La colonna sonora è firmata dal Nobuo Uematsu di sopra (ma parzialmente realizzata dall’allora esordiente Yasunori Mitsuda), fatta di temi variamente eseguiti da quelle orchestre giapponesi che tirano a campare suonando pezzi dei videogiochi in giro per il Giappone.

    Lamenti e giubili dei fans

    Da quei giorni la squadra di fans di Chrono Trigger è andata crescendo fino a diventare una legione, un esercito che ne chiede incessantemente un seguito. Per questo l’arrivo del titolo su DS ha scatenato una valanga di reazioni discordanti. C’è chi depreca stizzito l’ennesima mossa commerciale di Square Enix, che poteva fare uscire il titolo direttamente su Virtual Console. Non bisogna dimenticare che un remake già c’è stato su Playstation nel 2001, in un pacchetto chiamato Final Fantasy Chronicles, che comprendeva anche Final Fantasy IV. Altri fans controbattono allegri, dicendo che finalmente il titolo uscirà ufficialmente in zona PAL (cosa non ancora avvenuta), e se il buon Dio lo vorrà, sarà anche localizzato in lingue neolatine. Tuttavia, ad oggi non esiste alcun annuncio ufficiale riguardo l’uscita di Chrono Trigger DS in versione europea.
    Certi stringono i denti per rinnovare la propria lotta contro tali operazioni, invitando chiunque a giocare con gli emulatori. Certi altri, che già possiedono le due prime versioni del gioco, annunciano l’acquisto certo di questa terza incarnazione, giudicando preziosa, anzi impagabile la possibilità di giocarlo ovunque. Ognuno si tragga verso quello che più brama.
    Tutti quanti, come dicevo, chiedono accoratamente un sequel, che SquareSoft (prima della fusione con Enix) ha spesso sfiorato, prima con Chrono Cross, che non è un seguito ufficiale, ma sviluppa molti dei temi di Chrono Trigger, poi con progetti poi abortiti come Chrono Resurrection e Chrono Trigger Remake Project.

    Le novità della versione DS

    Ma cosa dobbiamo aspettarci di preciso da questo remake? Pare che il gioco sarà esattamente lo stesso, con un comparto grafico preso paro paro dalla versione a 16 bit (e quindi sublime), con i filmati realizzati per la versione PlayStation e, udite udite, un dungeon nuovo di zecca creato apposta per l’occasione. Il sistema di controllo prevede la scelta fra una modalità tradizionale (D pad + tasti) e una che si avvale di pennino e touch screen. Il touch screen comprenderà dei menu che renderanno più facile e immediato il controllo delle varie opzioni di gioco, più una mappa dell’area che al momento starete visitando. È prevista l’implementazione della Wi-fi connection, nonché una modalità multiplayer che sfrutterà la connessione wireless del DS, sulla quale viene mantenuto ancora il silenzio stampa.

    L’uscita del titolo è prevista per i mercati giapponese e americano per la fine del 2008.

    Chrono Trigger DS La qualità finale del gioco in sé sarà difficilmente messa in dubbio. Le discussioni da bettola si concentreranno perlopiù sui nuovi controlli e sull’atteggiamento di Square Enix, che propone giochi vecchi di quindici anni a prezzo pieno. Il fatto che il gioco non sia mai uscito in zona PAL, e il sacrosanto diritto delle nuove leve di gustare pienamente capolavori che altrimenti avrebbero dovuto pescare da chissà dove, sono comunque argomenti molto validi. Il ritorno di questo titolo fa comunque risvegliare la speranza mai sopita che coltiva chi aspetta qualcosa di nuovo, e la recente registrazione del nome Chrono Brake da parte di Square Enix eccita gli animi. Ma per tutto questo è troppo presto. Per ora, pennini alla mano, aspettiamo Chrono Trigger sui nostri DS.

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