Anteprima Commando 3

Militari cooperativi

Anteprima Commando 3
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Dal passato con furore...

    In occasione del suo Gamer’s Day, Capcom ha annunciato al pubblico lo sviluppo di Commando 3, titolo destinato al digital delivery di Xbox Live Arcade e Playstation Network ad opera della Backbone Entertainment. Il gioco in questione trae profonda ispirazione dal classico arcade degli anni ottanta di cui è seguito, riprendendo la classica struttura di shooter a scorrimento verticale condita da una massiccia dose di distruzione spensierata. La flebile linea narrativa presentata ci vede in guerra con lo stato di Zalestad ed il suo tirannico leader, all’anagrafe tal Generale Ratiev. Per liberare il povero popolo opresso dalle cattiverie del dittatore non ci resterà che imbracciare le nostre armi e abbattere qualsiasi ostacolo abbia mai il coraggio di pararsi di fronte a noi.

    Militari arcade

    Commando 3 si rivela un titolo dalla struttura semplice, che promette azione frenetica e gioco cooperativo fino a 3 partecipanti, sia online che offline. Tipico shooter a scorrimento, il titolo vede però un sistema di controllo immancabilmente adeguato ai tempi, separando finalmente movimenti e direzione di fuoco, come da tradizione Geometry Wars et simila, e sembra ben rispondere ai comandi, del resto non troppo complicati. A condire il tutto troviamo una notevole quantità di armi, granate, mezzi e postazioni fisse da combattimento e boss di fine livello. La breve demo disponibile vede il protagonista sbarcare su una spiaggia tropicale, male armato e un po' tentennanti. Dopo pochi minuti però l'azione entra nel vivo, con ondate di avversari che sempre più insistenetmente si accaniscono contro i nostri eroi, scaricandogli addosso le consuete centinaia di proiettili del caso. I personaggi selezionabili sono 3: Wolf, classico soldato da fanteria con caratteristiche bilanciate ed adatto ad ogni situazione, Coyote, specialista in armamenti dotato di una vitalità superiore alla media, e la sinuosa Fox, soldatessa veloce e scattante, che ha dalla sua una dotazione di granate davvero invidiabile. La location caraibica e l’immancabile giungla tropicale hanno rivelato dal canto loro diverse sorprese: ogni elemento dello stage, siano palme, casse, sacchi o ripari di fortuna è sfruttabile a nostro vantaggio; certi tronchi possono essere abbattuti ed usati sia come armi che come coperture dietro cui nascondersi cercando di tirare il fiato per qualche secondo. Attenzione però: anche l’intelligenza artificiale farà largo uso degli elementi circostanti, abbattendo con precise granate le nostre coperture e sfoltendo la vegetazione a sua volta. La grafica appare fin da ora non eccessivamente dettagliata e nel complesso forse un po' troppo scarna, anche se esplosioni, effetti di fuoco, fiamme e proiettili fanno il loro sporco lavoro, investendo a volte l’intero schermo in un tripudio di distruzione totale. Interessante inoltre la promessa di una difficoltà adattiva, che si plasma in base al numero dei giocatori (come già detto fino a 3), in grado di tenere sempre alto il fattore sfida. Resta da vedere quanto i nostri avversari siano furbi e scaltri: da sempre l'IA è una grossa pecca del genere: i video mostrati non si sono rilevati particolarmente incoraggianti in questo senso, presentando i soliti movimenti in direzione dei protagonisti e in generale truppe votate al massacro. Anche l’unico boss affrontato non brillava per acume tattico, limitandosi a scaricare i suoi cannoni negli schemi ormai diventati marchio di fabbrica degli shooter a tema distruttivo. Come nota finale segnaliamo l’apparizione dietro il reparto audio di Norihiko Hibino, già autore per la serie Metal Gear Solid, che ben ci fa sperare per una realizzazione sonora di primissimo livello.

    Commando3 Punti di forza di Commando 3 si presentano da subito l’estrema ignoranza nell’azione distruttiva, una modalità cooperativa (sia online che offline) divertente ed un’interazione ambientale ben progettata. Il gioco si presenta del resto fin da subito per quello che è, uno shooter vecchia scuola duro e puro. Resta da vedere se il processo di lifting ad opera di Backbone valga il prezzo del biglietto. Un’IA troppo votata al massacro e una linearità di fondo nella struttura sembrano pericoli che si celano detro l’angolo e confidiamo di mettere le mani al più presto sulla versione definitiva per fugare ogni dubbio.

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