Dark Void: anteprima dal Captivate 08

Capcom non soffre di vertigini

Dark Void: anteprima dal Captivate 08
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • La tradizione action di Capcom

    Resident Evil e Dino Crisis sono le due saghe universalmente conosciute che, nel bene e nel male, hanno dimostrato al mondo intero le capacità e le abilità di Capcom nello sviluppo di action game dalle tinte fosche ed oscure. E se i dinosauri orrorifici di Dino Crisis sono stati messi da parte, Resident Evil continua a vivere: il decimo capitolo della serie (RE 5) uscirà nel 2009 su Playstation 3 e XBox 360. Ma Capcom non punta solamente sui propri cavalli vincenti, titoli videoludici che per carisma e fama ottengono un successo relativamente facile: non sono mai mancate nella sua line up novità e titoli inediti, come ad esempio il buon Shadow of Rome che ha portato giocatori di tutto il mondo a combattere in arene romane di duemila anni fa. L’ultima scommessa della software house nipponica risponde al nome di Dark Void: grazie a una strutturazione verticale dei livelli e all’inserimento di combattimenti aerei con UFO e velivoli di ogni genere, il titolo sviluppato da Airtight Games (in uscita nel 2009) intende infrangere i classici canoni degli action tridimensionali.
    Questa anteprima prende in considerazione le novità emerse dal Capcom Summit Media, svoltosi a Las Vegas le scorse settimane. In questa occasione il team di sviluppo ha mostrato ai numerosi giornalisti presenti una prima demo, sfortunatamente non ancora giocabile.

    Il mio regno per un jet-pack

    Il protagonista di Dark Void è Will, un pilota aeronautico che, durante un viaggio di routine, si schianta nel Triangolo delle Bermuda e rimane intrappolato in una sorta di universo alternativo chiamato “Void”, ovvero ‘vuoto’. Will scoprirà ben presto che il nuovo mondo è minacciato dai cosiddetti ‘Watchers’, una razza aliena in perenne conflitto con i ‘Survivors’, un manipolo di uomini pronti a tutto pur di resistere. Il nostro alter ego digitale si schiererà - ovviamente - con questi ultimi, cercando di sconfiggere la minaccia aliena per ritornare così a casa propria.
    Come si può notare, il plot di Dark Void non è particolarmente originale o innovativo; ben diverso il discorso sulla giocabilità. Airtight Games ha abbinato alla struttura classica degli action (visuale in terza persona con possibilità di sfruttare l’ambiente per ripararsi o attaccare i nemici) una significativa novità: l’uso del jet-pack. Grazie a questo simpatico aggeggio a razzi - reso famoso da James Bond -, Will potrà raggiungere piattaforme sopraelevate e sormontare di conseguenza montagne o palazzi. Il gadget sarà potenziabile nel corso dell’avventura, permettendo così al protagonista di esplorare livelli di gioco precedentemente irraggiungibili. Particolarmente interessante la visuale adottata dagli sviluppatori nelle fasi di volo: la telecamera verrà posta alle spalle di Will, in modo da permettere al giocatore di vivere in diretta l’emozione degli spostamenti aerei.
    Ovviamente il jet pack non verrà sfruttato solo per le fasi platform, ma anche per dei veri e propri combattimenti in aria. A tal proposito, Airtight Games ha implementato un sistema Quick Time Event per recuperare dai danni subiti in volo: quando verremo colpiti dal fuoco nemico, Will perderà temporaneamente l’equilibrio rischiando di schiantarsi al suolo. Tramite la tempestiva pressione del tasto giusto al momento giusto (gestito dal cosiddetto ‘grip system’ già visto in Shadow of the Colossus), sarà possibile ritornare in carreggiata recuperando la stabilità. Una scelta, quella degli sviluppatori, che ormai va per la maggiore nel campo degli action game, ma che comunque può riuscire a dare dinamicità e adrenalina ai voli di Will.

    Caccia agli UFO

    Nel livello di gioco mostrato a Las Vegas, Will fronteggiava decine di Watchers in una regione montagnosa, prima a piedi e poi in volo grazie al proprio jet pack. Oltre all’utilizzo di armi convenzionali quali pistole e fucili, il nostro alter ego digitale ha mostrato tutta la sua astuzia: basterà volare verso un nemico per afferrarlo per le gambe e proiettarlo in aria. Un’opportunità che potrebbe rendere i combattimenti più vari, grazie alle possibili strategie attuabili (in caso di poche munizioni, ad esempio, potremo affidarci agli scontri fisici).
    Il combattimento aereo includerà anche diversi UFO guidati dai Watchers. Grazie a un’azione simile a quella già vista nel videogioco di Iron Man, Will potrà raggiungere i velivoli, atterrarci sopra e neutralizzarne il pilota o il radar di volo con facilità. In seguito, potrà abbandonare il disco volante ormai destinato a schiantarsi oppure prenderne possesso, utilizzandone armi e munizioni per continuare lo scontro. La qualità tecnica degli scontri aerei dovrebbe essere garantita dai precedenti videoludici di Airtight Games, già artefici della trasposizione di Crimson Skies: High Road to Revenge per XBox.
    Dal punto di vista tecnico, Dark Void sembra offrire panorami vasti e ben definiti: una componente fondamentale per questo genere di giochi a metà tra il free roaming e l’action (un altro celebre esempio di prossima uscita è Bionic Commando). Lo stile dei Watchers è abbastanza suggestivo, grazie alle numerose tecnologie che danno loro un aspetto piuttosto ‘robotico’, arricchito da effetti di luce piuttosto realistici. I loro macchinari e i loro mezzi di trasporto, inoltre, ricordano molto le sentinelle già viste in “Matrix”. Il design dei “Survivors”, al contrario, è molto più improvvisato: i pochi uomini impegnati nella lotto contro la minaccia aliena si vestono con stracci e pelli, costretti a sfruttare ogni artificio tecnico del nemico per migliorare il proprio arsenale. L’unico livello mostrato sino ad ora, infine, sembra ben strutturato e ricco di opportunità e ripari per combattere e difendersi allo stesso tempo. A giudicare dalle peculiarità del titolo, è facile supporre che sarà proprio l’implementazione e la qualità tecnica delle fasi di volo a decidere il destino di Dark Void. Azioni di gioco equilibrate e varie, una fisica realistica e un sistema di telecamere preciso e funzionale sono le caratteristiche fondamentali per un titolo del genere, a metà tra il combattimento su terra e in aria.
    La longevità del titolo, in conclusione, sembra attestarsi sulle 12-15 ore di gioco a giudicare dalle dichiarazioni degli sviluppatori. Un tempo ottimo, almeno per un action game, ma nel corso dei 6-9 mesi che ci separano dall’uscita le cose possono cambiare - nel bene come nel male.

    Dark Void Dark Void è lungi dalla sua apparizione sul mercato, ma le idee presentate sino ad ora sembrano promettere un titolo basato sui classici canoni dell’action tridimensionale arricchiti dalla novità del volo e dei combattimenti verticali. Le ulteriori opzioni (quali l’impossessarsi degli UFO o il ‘grip system’) possono arricchire la giocabilità del titolo, ma starà agli sviluppatori equilibrare con giudizio tutti questi elementi di gioco. Insomma, gli ingredienti ci sono e sembrano di qualità: vedremo come verranno amalgamati e con quale cura tecnica verranno presentati.

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