Deus Ex Mankind Divided: nuovo contatto all'E3 2015

Nuovo contatto, all'E3 di Los Angeles, con Deus Ex: Mankind Divided, sparatutto sviluppato da Eidos Montreal e sequel di Deus Ex Human Revolution: uscita prevista nel 2016 su PC e console.

Deus Ex Mankind Divided
Gameplay: PlayStation 4
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Sono passati quasi quattro anni da quando Square Enix e gli sviluppatori di Eidos Montreal hanno compiuto una straordinaria impresa, riportando sugli schermi PC e console un brand apparentemente destinato a rimanere per sempre solo nella memoria collettiva dei videogiocatori. Human Revolution, seppure non privo di difetti collaterali, non ha avuto paura di rinnovare un gameplay considerato intoccabile (eppure ormai troppo anziano nella concezione per essere nuovamente vendibile), allo stesso tempo proponendo una linea narrativa inedita molto affascinante, che parte da un personaggio principale dotato di grande carisma. Grazie ad un invito di Square Enix, nella seconda giornata di E3 2015 abbiamo incontrato nuovamente Adam Jensen, ancora una volta colto nel mezzo delle crescenti tensioni tra umani e Augmented.

    Guerra Civile

    2029. Dagli eventi di Human Revolution sono passati due anni, e il mondo ha reagito nel peggiore dei modi allo scontro tra umani fatti di semplice carne e ossa e coloro che hanno deciso di applicare al proprio corpo miglioramenti cibernetici. Questi ultimi, noti come Augmented, vengono ormai considerati una minaccia a piede libero, e vengono quotidianamente rastrellati per il confinamento in appositi ghetti pesantemente sorvegliati dalle forze di polizia. Dalle prime immagini, la sensazione è quella di un mondo ancor più sorvegliato e militarizzato di quanto avessimo visto in precedenza, con reminiscenze dalla City 17 di Half Life 2 sino alla Johannesburg di District 9. Proprio come gli alieni del film di Neil Blomkamp, gli Augmented vivono ormai in condizioni disperate, ammassati all'interno di quartieri degradati e senza legge. Perdipiù, gli attentati organizzati ai danni del dispotico governo non fanno che aumentare, peggiorando ulteriormente la situazione. Proprio qui ritroviamo Adam, divenuto parte della Task Force 29, gruppo antiterrorismo votato alla destituzione delle cellule di attentatori organizzate dagli Augmented. Come sempre, Adam gioca parallelamente una partita tutta sua: trovandosi suo malgrado a convivere con impianti cibernetici molto invasivi, il suo è un dilemma morale non da poco, e anche in questo caso lo vedremo impegnato a cercare di risolvere il problema alla radice, combattendo contro una fazione nota come gli Illuminati, la quale sembra sfruttare la drammatica situazione per i suoi scopi. Questo è al momento tutto quello che conosciamo della trama, e la demo presentata si è soffermata soprattutto sul gameplay, dunque per conoscere altri risvolti narrativi occorrerà attendere oltre.

    Augmented combat

    Proprio come il suo predecessore, Deus Ex: Mankind Divided offrirà molti modi per risolvere lo stesso problema. Il frammento di missione presentato all'E3 2015 vedeva Adam infiltrarsi in uno dei ghetti degli Augmented, rappresentato in maniera davvero evocativa: una distesa infinita di basse unità abitative, e sullo sfondo due enormi strutture a torre, collegate da piccoli ponti e cavi. Un'immagine davvero potente, che richiama alla mente memorie dello Sprawl di cui raccontava William Gibson in Neuromante. Ai fini di mostrarci al meglio le caratteristiche del gameplay, gli sviluppatori hanno deciso di cominciare con una fase stealth, per poi mostrarci qualche scontro a fuoco, così da sottolineare come questo seguito presenti novità in entrambi gli ambiti. Nel primo caso, ossia l'approccio furtivo, abbiamo visto nuovamente in azione le abilità speciali fornite ad Adam dagli innesti cibernetici, tra cui la ben familiare invisibilità temporanea. Vi sono in ogni caso anche alcune introduzioni del tutto inedite, tra cui la Nanoblade: in pratica, si tratta di un nuovo tipo di lama innestata nelle braccia bioniche di Adam, che all'occasione può essere sparata contro un nemico. Si rigenererà istantaneamente, senza privare il protagonista della sua arma da corpo a corpo, ma contemporaneamente andrà a inchiodare qualunque nemico al muro. Nel caso invece la si spari contro una superficie inerte, dopo qualche secondo detonerà, stordendo chiunque si trovi nei paraggi. Altra interessante aggiunta alle abilità di Adam è la possibilità di proiettarsi in avanti a grande velocità, ottima per coprire in salto distanze altrimenti impossibili, ma non solo. Come dimostrato dagli sviluppatori, infatti, molte delle capacità stealth sono utilizzabili anche nel combattimento a viso aperto. Relativamente a quest'ultimo, abbiamo subito apprezzato una resa apparentemente migliore del feedback delle armi, che appare ora nettamente più credibile. Tornando ai molteplici utilizzi delle abilità di Adam, durante gli scontri abbiamo notato come la Nanoblade possa ad esempio essere lanciata velocemente a ridosso di una raffica di mitra, o la proiezione in avanti sfruttata per abbattere un nemico.

    Non manca un'importante novità legata alle armi da fuoco, che possono incamerare fino a tre tipologie diverse di proiettili, tra cui quelli in grado di forare le armature e quelli in grado di disattivare i dispositivi di sicurezza, con la possibilità di passare dagli uni agli altri in tempo reale. Vi sono, inoltre, diverse aggiunte anche relativamente alle abilità studiate per il combattimento con le armi, come una corazza che ricopre Adam per qualche secondo, rendendolo molto meno vulnerabile al fuoco nemico, o il Focus Mode, che rallenta il tempo, permettendo di prendere la mira con molta più cura. Una volta combinate e viste in azione tutte insieme, queste nuove possibilità sembrano concedere al gameplay di Deus Ex: Mankind Divided un respiro ancor più ampio di quello del predecessore, mantenendo sempre fermi i capisaldi del gameplay. Poco prima di concludere, i ragazzi di Eidos Montreal ci hanno brevemente mostrato la nuova meccanica di hacking, rivista nell'aspetto grafico e dotata ora di letali "trappole" in cui il giocatore può facilmente cadere, e le social boss fight già viste nel primo capitolo. Queste ultime consistono in "battaglie dialogiche", dove Adam si trova a cercare di convincere un interlocutore di un particolare concetto, scegliendo di volta in volta uno tra tre diversi atteggiamenti. Grazie al miglioramento delle animazioni facciali, gli sviluppatori garantiscono scelte più consapevoli in tal senso.

    Deus Ex Mankind Divided La demo di Deus Ex: Mankind Divided ci ha convinto senza riserve: i ragazzi di Eidos Montreal sembrano aver lavorato a fondo per espandere ulteriormente le già ottime possibilità offerte dal gameplay del predecessore, soprattutto bilanciando adeguatamente le novità tra approcci stealth e a viso aperto. Per quanto sia difficile trarre conclusioni senza aver provato l'esperienza in prima persona, il risultato sembra suggerire un gameplay ancor più libero e dinamico, nella speranza che anche l'intelligenza artificiale nemica riceva degli aggiornamenti. Quanto invece alla contestualizzazione artistica e narrativa, in quel campo il lavoro di designer e sceneggiatori è ancora una volta ineccepibile. Da qui al 2016 avremo sicuramente molto tempo per tornare a parlare di Mankind Divided, che nel frattempo vi consigliamo di tenere d'occhio con la massima attenzione.

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