Anteprima Dragon Ball Z Burst Limit

Alla ricerca delle Sfere del Drago nel primo titolo Next Gen

Anteprima Dragon Ball Z Burst Limit
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Dragon Ball, capolavoro del fumettista giapponese Akira Toriyama, è uno dei fumetti più letti e conosciuti di sempre.
    Fin dal suo esordio negli anni '80, questa serie ha ispirato numerosissimi videogame; ma i primi tentativi di trasposizione videoludica risultarono spesso in scarni e deludenti tie-in. Dal 2002 tuttavia, Atari ha acquisito la licenza sulle avventure di Goku & co., realizzando da allora numerosi giochi (ben trenta, distribuiti tra le varie console) in grado di mettere d'accordo pubblico e critica. La serie Budokai per PlayStation 2, in particolare, si distinse per cura tecnica e innovazione nel gameplay, andando a catturare lo spirito del fumetto con tutta una serie di caratteristiche originali rispetto a molti altri picchiaduro. Ora, dopo aver venduto ben undici milioni di esemplari, Atari propone il primo exploit della serie sulle console di nuova generazione.

    Alla ricerca delle sette sfere

    Liberamente ispirata al classico romanzo cinese "Viaggio a Occidente", l'epopea di Dragon Ball narra le avventure di Goku, giovane e ingenuo praticante di arti marziali, alle prese con avversari sempre più potenti, malvagi e pericolosi: organizzazioni paramilitari, alieni, demoni... Spesso lo scopo principale dei "cattivoni" è la conquista delle miracolose Sette Sfere del Drago, in grado di esaudire un qualunque desiderio una volta riunite, e per questo bramatissime. Una particolarità di questa serie è la sua natura di saga "generazionale": a differenza di molti altri fumetti dove i personaggi vivono le loro avventure come in un "limbo dimensionale" dove non invecchiano mai, in Dragon Ball lo scorrere del tempo è una componente fondamentale. Lo stesso Goku, nel corso degli episodi, lo vediamo crescere, diventare grande, sposarsi e addirittura diventare nonno!
    Fulcro del fumetto sono i numerosi e galvanizzanti combattimenti a base di tecniche segrete e raggi energetici, resi intramontabili dal relativo cartone animato. Atari, grazie alla potenza di PlayStation 3 e 360, promette di farci rivivere gli incredibili scontri di Dragon Ball ancor meglio che in tv, ma vediamo ora cosa ha in programma per riuscirci.

    Duri e puri

    Il gioco si presenta come una versione riveduta e corretta dei primi due Budokai per PlayStation 2, concentrata più sulla "sostanza" che su radicali cambiamenti nel gameplay.
    Le modalità di gioco saranno abbastanza classiche. La principale sarà naturalmente lo story mode, ribattezzato per l'occasione "Z Chronicles": la storia narratavi coprirà l'arco temporale che va dall'arrivo di Radish sulla terra alla fine del Cell Game, e i personaggi giocabili, all'inizio, saranno solo Goku, Piccolo e Krilin.
    Con l'avanzare dei livelli, tuttavia, si potranno sbloccare altri diciotto personaggi. Un numero decisamente esiguo rispetto a quello dei combattenti presenti nell'ultimo Budokai, che ne annoverava ben più di cento; ma, oltre al fatto che il gioco prende in esame solo una porzione piuttosto ridotta della trama globale dell'anime (e non tutte le varie saghe come il predecessore), c'è da considerare che in questo modo i ventuno personaggi presenti hanno potuto ricevere più "attenzioni" da parte dei programmatori, e godere di un miglior bilanciamento.
    I personaggi non giocabili, inoltre, non faranno unicamente da comparse nelle cut scene, ma saranno parte integrante del gameplay tramite il nuovo "Drama Piece System".
    Trattasi di una trovata piuttosto divertente e che aggiunge un pizzico di tatticità e spettacolarità agli scontri: prima del combattimento si potranno scegliere tre personaggi secondari che, a mo' degli "striker" dei vari The King of Fighters, interverranno durante le battaglie per dare una mano al giocatore. A differenza che in KoF, però, non si potranno richiamare a piacere, ma entreranno in gioco se si verranno a creare determinate condizioni durante la partita, quasi a voler ricreare quei "colpi di scena" con cui i manga spesso ci deliziano.
    Le altre modalità di gioco saranno la "Trial" (composta di tre differenti varianti, delle quali l'unica svelata a tutt'oggi è il Survival Mode) e l'immancabile Versus Mode, nel quale potrete naturalmente sfidare un vostro amico o il computer (se siete ansiosi di scoprire finalmente chi è più forte fra Goku e Vegeta, è possibile anche far combattere due personaggi controllati dal computer, attivando così il"Watch Mode"). E arriviamo così alla possibilità più golosa per chiunque possa collegare la propria Console alla rete: Atari si sta adoperando per creare un Versus Mode on line da leccarsi i baffi, con tanto di classifiche mondiali e regionali.
    Per il resto, il titolo sembra ricalcherà le orme dei predecessori, basandosi su un solido sistema di gioco e comandi semplici, ma che permettano una vasta gamma di tattiche offensive e difensive.
    Oltre ai classici attacchi base e a quelli speciali, sarà possibile effettuare azioni evasive a supervelocità, o usare l'energia spirituale per deflettere i raggi sparati dall'avversario.
    Inoltre, caricando al massimo la barra del ki potrete scatenare tutta la potenza dell'Aura Spark Mode, che vi renderà temporaneamente molto più potenti.

    Dentro ad un anime

    La grafica di Burst Limit promette di essere molto buona, soprattutto per quanto riguarda la fluidità delle animazioni, i disegni e gli effetti speciali dei colpi (com'è giusto che sia). Oltretutto il gioco supporterà l'alta definizione, quindi sarà in tutto e per tutto come calarsi dentro al cartone animato, soprattutto perché le cut scene sono integrate nelle fasi di gioco senza soluzione di continuità. L'unica cosa che lascia davvero un po' a desiderare sono i fondali, pochi (appena cinque), abbastanza scarni, e che hanno perso molta dell'interattività che li contraddistingueva nel titolo precedente (saranno tuttavia percorribili sia a piedi che in volo, naturalmente).
    Sulla qualità delle musiche è ancor presto per pronunciarsi, ma potete star certi che ritroveremo molti dei temi classici della serie.
    Nota di merito per il doppiaggio, in quanto sarà possibile selezionare indifferentemente quello in inglese o quello giapponese (mossa da veri puristi!).

    Dragon Ball Z: Burst Limit Dragon Ball Z: Burst Limit ha un buon biglietto da visita, di quelli disegnati con sobrietà ma che preannunciano un buon affare in vista. La serie ha perso qualcosa nel passaggio da Playstation 2 alla 3, altre cose sono rimaste uguali, ma le migliorie non sono da poco, in primis il boost grafico e la possibilità di giocare on line. Niente paura se a fine Giugno vedrete i cieli oscurarsi in pieno giorno, dunque: vorrà dire che le nostre preghiere al drago Shenron di avere finalmente un bel gioco ispirato a Dragon Ball Z saranno state esaudite.

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