Anteprima DragonBall Raging Blast 2

Primi dettagli svelati all'evento di Barcellona

Anteprima DragonBall Raging Blast 2
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Se dovessimo puntare dieci cents su quali sono stati i cartoni animati più influenti per le recenti generazioni, sarebbe impossibile non citare Pokèmon e i Dragon Ball. Specialmente quest’ultimo è diventato un vero e proprio fenomeno di culto: le corse in uscita da scuola verso casa per vedere Goku trasformarsi la prima volta in Super Saiyan; le eterne diatribe tra lo stesso e Vegeta; la tragica battaglia con Maijin Bu. Insomma, sarebbe inutile soffermarsi su quanti passaggi siano stati cruciali per il racconto della celebre saga ideata nel lontano 1984 da Akira Toriyama. Il mercato video ludico ha sempre tentato di replicare lo stesso successo anche su console, e anzi Dragon Ball ha qui trovato terreno fertile. La saga di fighting game su Ps2 ha registrato unanimi consensi di pubblico e critica. Come spesso accade a tutte le epopee videoludiche, c’è anche una fase di stallo, in cui la popolarità non può essere quella di una volta; e infatti Raging Blast, il primo videogioco in HD di Dragon Ball, non è stato proprio fortunato. Criticato dai fan per la sua evidente semplicità rispetto al ben più corposo Budokai, ha registrato modesti volumi di vendita, anche in Giappone. Con il seguito, recentemente annunciato, Bandai-Namco prova però a riportare in alto le bandiere e i colori dei Super Saiyan.

    I giusti ritocchi

    Gli sviluppatori di Spike non hanno comunque voluto esagerare con i miglioramenti (e con le informazioni), apportando i giusti ritocchi qua e là, dando ascolto soprattutto ai tanti feedback ricevuti dagli appassionati. È cosi allora che gli scontri saranno gestiti da un sistema praticamente identico a quello degli ultimi episodi. Due dei 90 combattenti tratti dalla serie (di cui 20 mai visti finora in un videogioco) si affronteranno in scenari su larga scala, con ambienti distruttibili e la possibilità di muoversi liberamente sul “ring” durante il combattimento. Una scelta che si sposa quindi con una tipologia di gioco che mira a regalare la sensazione di poter fare di tutto per sconfiggere il vostro avversario. Potrete trasformarvi in super Saiyan (sempre se ne controllate uno), sbattere il contendente su rocce, montagne e vedere gli esagerati effetti del vostro scontro sul paesaggio, con tanto di crateri aperti dalle sfere energetiche, come nel cartone animato originale. Si potrà combattere a terra, in aria ed addirittura sott’acqua, magari anche sulla cima di una piccola formazione montuosa: insomma se conoscete Dragon Ball, avrete pienamente inteso di cosa stiamo parlando.

    Anche lo schema di controlli non subirà particolari modifiche da Raging Blast e, detto sinceramente, non erano certo quelli i difetti dell'ultimo episodio. L’unico sostanziale cambiamento lo vedrete nell’inserimento di un sistema alternativo, “semplice”, che permette ai novizi del genere di avvicinarsi meglio alla produzione; una scelta che potrebbe incoraggiare all’acquisto del gioco anche chi, fino ad ora, non ha mai sfiorato un picchiaduro. Gli appassionati potranno comunque esultare per lo studio di una visuale più efficiente, lontana da quella strampalata e confusionaria dell’ultima apparizione. Questa volta la telecamera concederà particolare focus all’azione, concentrandosi sì in particolar modo sul personaggio da voi controllato, ma senza perdere mai di vista l’avversario, in modo da non rendere gli scontri molto presto tediosi e addirittura frustranti. Gli sviluppatori, come detto, non hanno tuttavia concesso molte informazioni durante l’evento circa le altre novità del gioco. Sappiamo di un rinnovato sistema di combo, di una modalità storia più approfondita che permetterà di rivivere gli scontri più intensi della saga (raccontata direttamente sul campo di battaglia, senza scenette pre-renderizzate), e ben sette diverse opzioni di gioco. Nessuno di questi aspetti è stato però approfondito dai componenti del team presenti a Barcellona, che ci hanno però promesso una maggiore attenzione al prossimo E3 di Los Angeles. Per cui, giudizio rimandato.

    Chiudiamo con il fronte tecnico. Graficamente il titolo sarà mosso dallo stesso engine del primo Raging Blast, migliorato però dalla sicurezza dei 60 FPS fissi su schermo, che garantiranno senz’altro una maggiore fluidità nell’azione. Ci sarà qualche dettaglio aggiuntivo per quel che riguarda il design dei combattenti, come espressioni facciali migliorate e (ridete pure) chiome più realistiche. Una buona notizia per gli appassionati è la presenza del doppiaggio giapponese in tutte le versioni, selezionabile in qualsiasi momento della battaglia. Non abbiamo dubbi sul fatto che molti di voi la renderanno una scelta definitiva.

    Dragon Ball Raging Blast 2 Possiamo dire che il recente evento nella capitale Spagnola ha avuto il focus su ben altri prodotti lasciando a Dragon Ball: Raging Blast 2 il più affascinante E3 di Los Angeles. Abbiamo solo potuto carpire alcune delle novità previste da questo nuovo episodio (che comunque non si presenterà certo come una rivoluzione epocale), quali un sistema di controlli studiato anche per i novizi ed una telecamera degna di essere chiamata tale. Il resto è ancora avvolto nel mistero, ma gli sviluppatori promettono di togliere il velo nel corso della manifestazione americana. Appuntamento quindi fra due settimane, cari provetti Super Saiyan!

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