Anteprima Dreamfall Chapters

Al Rezzed si mostra il capitolo conclusivo della saga degli Shifter

Anteprima Dreamfall Chapters
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • E' indubbiamente tempo di grandi ritorni sui nostri schermi. The Longest Journey è una delle migliori avventure grafiche mai create e il suo sequel Dreamfall, nonostante qualche difetto di troppo dovuto a uno sviluppo bi-piattaforma non perfettamente riuscito, resse comunque le aspettative grazie a una storia di primissima qualità, dei personaggi molto profondi e ben recitati e alla stessa ambientazione del primo capitolo, piena di fascino e carattere. Fummo non del tutto sorpresi quando sull'onda del successo del progetto Kickstarter di Double Fine venne annunciato un terzo episodio della saga ideata da Ragnar Tornquist (forse ormai più noto come creatore di The Secret World) che raggiunse il notevole traguardo di ben un milione di dollari e mezzo. Per la prima volta dopo il suo annuncio, oggi all'inglesissimo Rezzed, è stata mostrata a sorpresa una breve sessione giocata di Dreamfall Chapters che ci ha lasciato semplicemente a bocca aperta.

    Shifter e Dreamer

    Il mondo di The Longest Journey è diviso in due metà antitetiche e complementari: Arcadia e Stark. Quest'ultima è la realtà che tutti conosciamo, ma proiettata in un futuro lontano dal sapore cyberpunk, in cui grandi corporazioni e industrie sfruttano governi e abitanti per i loro loschi scopi e in cui la scienza regna sovrana. April e Zoe, le due protagoniste dei titoli passati, sono nate proprio su Stark dotate del potere di accedere anche ad Arcadia, un mondo completamente diverso dove la magia e i sogni sono realtà. Mentre April è una cosiddetta Shifter, capace di aprire e attraversare dei portali di accesso da uno all'altro mondo, Zoe coesiste naturalmente in entrambe le realtà e può a suo piacere accedervi usando i suoi sogni: per questo viene chiamata Dreamer. Il destino di Arcadia e Stark è strettamente collegato da una dimensione onirica che li racchiude - The Divide - in cui lo scontro fra i sogni degli abitanti dei due mondi e l'intento sconsiderato di alcuni umani di fondere scienza e magia tramite essi han portato - come ben sappiamo avendo giocato - Arcadia e Stark quasi al collasso. Le due avventure, accessibili tutt'oggi facilmente da numerosi store online, erano quasi completamente slegate e con questo Chapters i Red Thread racconteranno cos'è accaduto a Zoe, concludendo il ciclo dei Dreamer.

    Le vicende sono quindi abbastanza complicate e la storia di questo nuovo capitolo è ancora avvolta nel mistero. In ogni caso per chi non avesse mai giocato a un titolo The Longest Journey il bonario Ragnar ha garantito a più riprese che Chapters potrà essere tranquillamente goduto appieno da tutti, dato che si concentrerà su una storyline totalmente inedita. Controlleremo quindi ben tre personaggi (per ora noti solo Zoe e Kian, l'assassino già co-protagonista di Dreamfall) lungo quella che si pone come un'interpretazione moderna delle vecchie avventure punta e clicca, a detta stessa dei Red Thread. "La nostra intenzione negli anni", ha rivelato Mr. Tornquist, "è sempre stata quella di aggiornare il modello classico di avventura, ma solo con Chapters abbiamo finalmente la possibilità di farlo: non abbiamo più nessun assurdo vincolo di sviluppo dettato da qualche publisher".
    Parole pesanti, accompagnate da una breve demo di dichiarazione d'intenti che ha mostrato solo alcune delle potenzialità di questo seguito. Sfoderando un joypad dal taschino, Ragnar ha lanciato il gioco direttamente dal portatile usato per la presentazione, segno che, a meno di streaming poco probabili, Chapters non sarà certo pesante da far girare. La platea si è quindi ritrovata su Stark, ad Europolis per la precisione, un agglomerato grande quanto l'intero vecchio continente e brulicante di milioni di persone indaffarate.

    Gli ambienti si sono mostrati sin da subito molto aperti e completamente esplorabili nonostante non si sappia ancora il livello di interattività concesso. Il livello di dettaglio è parso immediatamente un punto di forza della produzione, con texture adeguate per poter leggere ogni singolo cartello, poster o adesivo della grigia e sporca Stark. L'interfaccia invece è totalmente a scomparsa e minimalista, a suggello di un livello di immersione che vuole essere totale: nessun cursore e nessuna icona, ma solo Zoe che si muoveva in terza persona e piccoli indicatori che diventavano visibili solo nel momento in cui l'eroina rivolgeva lo sguardo verso i famigerati punti d'interesse che gli appassionati ben conoscono. Si tratta di un sistema molto simile a quello usato nei primi due Broken Sword, nei quali gli elementi esaminabili comparivano come tali solo se si avvicinava il puntatore presso di essi, ma non direttamente sopra. Vederlo così efficacemente implementato nella terza dimensione ci ha fatto davvero un certo effetto: che abbiano trovato finalmente un modo naturale e non invasivo per levare al giocatore il fardello dell'hotspot? Sembrerebbe proprio di si, anche se è ancora presto per dirlo. Premendo i pulsanti del pad avremo invece accesso ad un piccolo box simile a un fumetto che riassume i nostri obbiettivi correnti. Dreamfall Chapters sta venendo quindi concepito come un gioco essenzialmente d'esplorazione in grossi ambienti in cui nessun elemento evidente suggerirà ai giocatori che cosa fare, ma piuttosto verrà lasciata la libertà di affrontare diversi rompicapo o situazioni nell'ordine che si preferisce. Questo porterà a numerosi bivi durante il gioco, in cui verremo posti di fronte a scelte da compiere che avranno ripercussioni anche pesanti sul corso degli avvenimenti. E' stato comunque precisato che non ci saranno diversi finali, ma piuttosto diversi percorsi per raggiungere la conclusione e non a caso è stata citata dai programmatori The Walking Dead, l'avventura di Telltale che sembra meritevolmente aver fatto scuola. Girando per Europolis e mostrando ambienti urbani sorprendenti nella loro verticalità e dinamicità di vita metropolitana, Zoe trova una coppia di droni operai con cui parte un dialogo. Una ruota alla Mass Effect (ma senza Paragon e Renegade di mezzo) spunta all'improvviso, mentre Ragnar ci spiega che in questo passaggio Zoe deve trovare un robot in cui installare un hack per creare una distrazione in un altro punto dell'ampia mappa. Freddo e distaccato, il drone risponde ironicamente che non ha un'interfaccia adeguata per la comunicazione uomo-macchina, finchè la protagonista non cerca di installargli il software programmato da un suo amico un po' folle che trasforma l'IA del drone in quella di una ragazzina felice. I dialoghi ci sono parsi davvero ben interpretati per una produzione simile, cosa che non ci sorprende affatto dato che da sempre Funcom e Tornquist sono sinonimi di qualità in questo senso; anche Red Thread sta facendo un ottimo lavoro. Il simpatico siparietto che ha chiuso la demo mostrata, si è concluso con una nota amara perchè la distrazione cercata da Zoe era di tipo esplosivo: che cosa scegliereste tra mandare il drone rinato incontro alla sua fine e permettergli invece di esplorare il mondo con le sue nuove routine, cercando un'altra soluzione al vostro problema? Per alzata di mano, la platea (tra cui noi) ha scelto crudelmente di mandarlo a farsi esplodere, e un elemento molto interessante è comparso a schermo dopo aver effettuato la scelta. Due percentuali sopra le finestre di dialogo che mostravano quanti al mondo hanno scelto cosa: sembra che il 66% di chi ha giocato quella demo fin'ora sia un crudele assassino di innocenti robot.
    Due parole conclusive su alcuni aspetti su cui Ragnar ha fatto chiarezza, e che stanno molto a cuore alla community di appassionati. L'intero gioco sarà fruibile sia tramite joypad, sia tramite mouse e tastiera grazie a una doppia interfaccia liberamente selezionabile e l'importantissimo inventario manterrà gli standard di minima invasività grazie a un sistema a piccole icone. Selezionando un oggetto lo espanderemo a schermo intero per esaminarlo in tutta la sua tridimensionalità, accedendo magari a nuovi indizi o enigmi grazie a dettagli prima ignorati, come accadde anche in altre avventure passate (da Tex Murphy a Phoenix Wright, passando per qualche Resident Evil).

    The Longest Journey Home

    I creatori di The Longest Journey hanno voluto annunciare durante la campagna anche un quarto capitolo della saga, per invogliare i fan a tirare su ancora più soldi. Com'è successo anche con Beneath A Steel Sky 2 (che comunque a quanto pare si farà), anche il seguito diretto delle avventure di April non ha riscosso sufficienti fondi durante la campagna di Dreamfall e il suo destino dipenderà con ogni probabilità da quello delle vendite di Chapters. Vedremo mai la conclusione del ciclo degli Shifter?

    Dreamfall Chapters Dreamfall Chapters ci ha sorpreso in questa prima giornata di fiera inglese, al punto da convincerci di trovarci davanti a una nuova grande avventura grafica ad alto budget come non se ne vedono da molto tempo. Aspettando Double Fine col suo Broken Age (di cui dopo tre milioni di dollari e un anno e mezzo si è visto solo un - pur bello - teaser trailer di un minuto), i neonati Red Thread Games capitanati da Ragnar Tornquist sembra che stiano sfoderando quel che tutti aspettavamo: un nuovo approccio al modello classico delle avventure vecchio stampo, con un'attenzione cinematografica verso immersione e narrazione. Ma senza trascurare un gameplay esplorativo denso di puzzle che da sempre definiscono il genere e con l'introduzione di scelte e bivi che dopo The Walking Dead - ci scommettiamo - vedremo sempre più spesso. Non dovrebbero nemmeno inserire sessioni stealth o di shooting (cruccio del secondo episodio) per quel che si prospetta come un titolo che farà parlare di sè in futuro. Sicuramente verso novembre 2014, data annunciata d'uscita su PC, Mac, Linux e tutte le maggiori console.

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