Anteprima EA Sports UFC

La lotta corpo a corpo darà il meglio di se nella Next Gen

Anteprima EA Sports UFC
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Disponibile per
  • PS4
  • Xbox One
  • Una manifestazione della portata dell'Electronic Entertainment Expo, seguita da stampa e pubblico a livello globale, è l'occasione perfetta per portare alla luce concept ancora non del tutto completi, ricevere feedback sul proprio lavoro e valutare eventuali deviazioni. Negli anni è stata una pratica che ha seguito soprattutto Electronic Arts, in particolar modo con i suoi titoli sportivi "meno in vista". Le ultime vicissitudini legate al brand NBA Live le conosciamo tutti, ma in questo caso il progetto di cui vogliamo parlare è un altro.
    Si tratta del nuovo capitolo del picchiaduro ad incontri su licenza UFC, recentemente acquisita dopo lo smembramento di THQ. EA Sports, dopo i risultati non esaltati dell'ultimo MMA, vuole sfruttare almeno l'esperienza acquisita per re-inserirsi prepotentemente nel mercato della lotta libera: uno tra i più prolifici negli States. Quale miglior maniera per farlo, dunque, se non proponendo proprio agli albori di una nuova generazione un titolo che sappia sfruttare appieno EA Ignite, il motore grafico di ultima concezione nato per massimizzare impatto e realismo dei titoli sportivi targati Electronic Arts?
    Nel suo esteso booth privato il colosso canadese ci ha mostrato come Ignite dovrebbe cambiare radicalmente EA Sports UFC, rendendolo un titolo impareggiabile ed ultra realistico. Per quanto il gioco non fosse "fisicamente" presente, dobbiamo ammettere che alcune brevi dimostrazioni in game ci hanno lasciato piuttosto stupiti rispetto ai risultati raggiunti almeno a livello visivo. E se anche le meccaniche seguiranno tali ottimi spunti, ne vedremo davvero delle belle quest'autunno.

    Engine d’impatto

    Come abbiamo già detto l'obiettivo di EA Sports con EA Sports UFC è stupire: mettere in mostra combattimenti credibili e sempre vari e legare il tutto ad un realismo assolutamente imprescindibile. Proprio per questo i ragazzi del dev team partono da un aspetto probabilmente più marginale di altri, ma capace di descriverci quanta attenzione al dettaglio ci sia dietro alla programmazione di EA Sports UFC. Un monitor alle nostre spalle mostra un primo piano di uno dei tanti lottatori su licenza; prendendo in mano il pad e premendo un qualsiasi pulsante gli si può far cambiare espressione: stupore, rabbia, entusiasmo..una miriade di micro-animazioni che si attivano ad un semplice comando, lasciandoci a bocca aperta per la qualità del riscontro a video. Nient'altro che una demo? Non proprio dato che i ragazzi del team, dopo averci lasciato "giochicchiare" il giusto, ci spiegano che tutte le espressioni visionate, e molte altre ancora, saranno parte integrante di ciascun match, in maniera da non osservare mai più facce inespressive,ad esempio, nelle cruciali fasi di sottomissione. Una dimostrazione in game (registrata, non dal vivo) ci fa capire subito quali siano le intenzioni: i due lottatori sono al tappeto, l'uno a cercare la resa dell'altro con una potente chiave articolare. La muscolatura del viso si contrae, gli occhi si socchiudono e le diverse espressioni di sforzo ci danno un'immagine nitida delle sensazioni che proverebbero due combattenti in carne ed ossa. Come dicevamo un aspetto collaterale, ma senz'altro un punto di partenza molto convincente. Un preciso passo avanti verso genunità ed immersione.
    Non sono però solo le espressioni facciali a cambiare in tempo reale durante i match: EA Ignite ha permesso d'introdurre Full Body Deformation, una feature che si commenta praticamente da sola. Nello sforzo del combattimento la muscolatura si gonfia e si contrae, legamenti e nervature si tendono, i vasi sanguigni si dilatano rimarcando la loro posizione e provocando gli arrossamenti tipici della vasocostrizione. Ancora una volta è l'esempio portato a schermo a sottolineare quanta attenzione sia stata riservata ad ogni minimo particolare. Inutile girarci attorno, quello che vediamo ha tutte le caratteristiche di un combattimento vero. Per darci un'idea di quanto la simulazione sia complessa, il team specifica che la quantità di calcoli in un solo secondo d'azione in EA Sports UFC sarà pari a quella di tutto un match nel suo predecessore.
    E non facciamo assolutamente fatica a crederci, soprattutto quando ci viene presentato il sistema di danni, quest'anno completamente dinamico. In una simulazione di lotta alla ricerca del massimo grado di realismo Electronic Arts non poteva permettersi di mettere da parte questo aspetto, di mostrare ferite che non fossero compatibili con i colpi inferti. E così, ancora una volta grazie ad EA Ignite, soprattutto i volti dei lottatori presenteranno i segni inconfondibili della battaglia. Il team ci ha mostrato qualche esempio, aumentando poi la velocità del video per darci un'idea delle variabili. Il nostro alter-ego digitale sperimenterà lividi di ogni tipo, tumefazioni, escoriazioni, tagli di ogni profondità e grandezza e quant'altro possiate immaginare. Tutto senza alcuno script: il che significa che, a seconda del colpo, dell'angolazione e dei parametri di forza e resistenza, una qualsiasi delle ferite elencate potrà presentarsi in ciascuna parte del corpo. Non mancheranno, nei casi più gravi, le copiose fuoriuscite di sangue, tanto per non lasciare davvero nulla al caso.

    Ma anche un videogame così carico nei dettagli non sarebbe nulla senza feature più strettamente collegate al gameplay, che consentano di variare maggiormente l'azione ed ottenere così un prodotto "a tutto tondo". Senza sbilanciarsi più di tanto il dev team ce ne ha volute presentare tre. La prima risponde al nome di Precision Movement e consiste in un'insieme di sofisticati algoritmi che simulano i contatti tra piedi e ring, in maniera da farci sentire efficacemente il peso degli atleti. Ancora una volta alle parole segue una dimostrazione video, che mette impietosamente faccia a faccia EA Sports UFC con l'ultimo capitolo targato THQ. La differenza è abissale: il vecchio motore mostra lottatori senza peso, che quasi slittano sul ring; Ignite, invece, differenzia l'inerzia a seconda della stazza del contendente, dando già a video una sensazione realistica di "contatto" tra la pianta del piede e la pedana. Un passo ulteriore verso un realismo sempre più demarcato, nonché uno spunto per qualche tatticismo in più. A seconda della corporatura, secondo quanto visto, si dovrebbero poter adottare strategie differenti: optando per un "mordi e fuggi" piuttosto che per un assalto frontale sconsiderato. Rientra proprio in quest'ottica, allargandosi ulteriormente, la seconda delle tre feature: MMAi. Si tratta della riprogrammazione completa dell'intelligenza artificiale, che dovrebbe portare la CPU ad adottare strategie di combattimento differenti a seconda del nostro modus operandi. I ragazzi di EA Sports ci spiegano che, valutando il comportamento dei lottatori in carne ed ossa, per la CPU sono state implementate "una lunga serie di possibili varianti". Piani di difesa ed attacco, in buona sostanza, da recuperare istantaneamente da una folta libreria e sfruttare in game all'occorrenza. Per farlo in maniera efficace, naturalmente, la CPU dovrà valutare le potenzialità del nostro alter-ego e studiare evidentemente le nostre routine d'attacco. Il risultato finale dovrebbe ricalcare quanto accade in qualsiasi disciplina sportiva uno contro uno, ovvero che ciascun contendente abbia ben prima dell'incontro un "Piano A, B, C, D.." da sfruttare per portare a casa la vittoria.
    Chiude la meno impressionante tra questo trittico di feature, capace comunque di dare un piccolo incentivo alla creatività ed un boost interessante alla varietà, in queste simulazioni sin troppo latitante. L'ultimo nome è Dynamic Striking, ennesimo blasone altisonante per una serie di possibilità, in realtà, piuttosto semplici. In questo caso si tratta della facoltà di sfruttare la gabbia o persino il proprio avversario come "trampolini di lancio" per effettuare spettacolari mosse volanti, purché le capacità tecnico-atletiche del lottatore lo permettano. Gli esempi mostratici sono stati appena un paio: nulla di particolarmente esaltante, in questo caso, ma sicuramente un'introduzione necessaria nell'ottica di rendere quanto più vicini possibili alla realtà i combattimenti simulati.
    Finita la presentazione viene da domandarsi se EA Sports UFC non possa configurarsi come il simulatore di lotta corpo a corpo definitivo. Considerando le ottime premesse verrebbe anche da rispondere "Sì", tuttavia quanto abbiamo visto coi nostri occhi e soprattutto provato è talmente poco da non permetterci, al momento, alcun giudizio credibile. Non si può tuttavia negare che EA Sports UFC, sulla carta, abbia tutte le carte in regola per sfondare: con un team così capace ed appassionato potrebbe anche essere la volta buona per portare i bestiali combattimenti nell'ottagono nella vecchia Europa.

    EA Sports UFC Il concept iniziale di EA Sports UFC, presentato durante quest’E3, convince senza alcuna riserva. EA Sports ci sa fare, e grazie al nuovissimo EA Ignite sembra poter infondere nell’ex fighting game di THQ un realismo davvero fuori dal comune. Chiarito il concept, davvero promettente, è però impossibile, ad ora, valutare il gioco. Le semplici -e brevi- riprese in game non ci permettono che di constatare la perizia di alcune delle feature elencate, senza darci però un’idea complessiva di come e se il combat system funzionerà, intersecandosi con tutte quelle nuove possibilità ed animazioni. Il giudizio è quindi rimandato, per una produzione che vi consigliamo comunque di tenere d’occhio, siate o meno appassionati di lotta.

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