Anteprima Earthworm Jim PSP

Un gradito ritorno sugli schermi di PSP - Porting o Remake?

Anteprima Earthworm Jim PSP
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  • Il verme che sfidò l'idraulico e il porcospino (e strappò un pareggio...)

    Sembra incredibile ma sono ormai passati tredici anni da quando nei nostri salotti fecero la loro pomposa apparizione le “console a 16 bit” Megadrive e Super NES; quei mostri tecnologici partoriti da Sega e Nintendo, capaci di portare nelle nostre case conversioni quasi perfette di hit da sala giochi come Street Fighter 2 e Strider, sono state le prime due macchine da videogioco a dare inizio alla “moderna console war” che, arricchita di nuovi contendenti, si protrae anche ai nostri giorni. La nascita di Sonic the Hedgehog, la mascotte ufficiale Sega in netta contrapposizione all'ormai arcinoto Mario, l'idraulico nintendiano, il loro confrontarsi sullo stesso terreno, ovvero i platform games, nonchè i numerosi sequel e spin off, sono solo parte delle armi sfoderate dalle due software house per accattivarsi le simpatie dei videogiocatori di tutto il mondo.
    In una guerra così cruenta tra due fazioni così agguerrite un giorno fece capolino un verme... e il mondo impazzì per lui. Earthworm Jim è il protagonista dello splendido platform a cui da il nome, un prodotto incredibilmente giocabile nato dalla mente di David Perry, e della allora neonata Shiny Entertainement. La trama del gioco narra di un verme di nome Jim che, a causa dell'inguaribile curiosità, si infila in una misteriosa tuta spaziale piovuta dal cielo; grazie alla futuristica tecnologia in essa contenuta, Jim entra in simbiosi con la tuta, diventando più forte, agile ed intelligente, pronto ad affrontare la grave minaccia aliena che incombe sul suo pianeta natale.
    Tanta azione, umorismo e un comparto audio/video di primissimo livello sono state le armi vincenti di questo videogame che, sebbene non sia riuscito ad usurpare a Mario e Sonic il trono di “Re dei Platform” è comunque riuscito ad imporsi con autorità in un mercato così difficile.

    Un giovane "brillante" - David Perry

    Lo stesso “ragazzo prodigio” David Perry, padre di Earthworm Jim, racconta quale fu l'emozione vissuta nel presentarlo ai vertici di SEGA: “Mi sono alzato, ho inserito la cartuccia e ho mostrato loro cosa avevamo preparato. Rimasero allibiti ed in pochi minuti avevamo un accordo, la copertina del giornale ufficiale di SEGA e il rispetto della più grande compagnia di videogames del mondo”.
    Quello di Earthworm Jim non è stato il primo episodio della carriere di Perry: questo talentuoso programmatore ha iniziato a realizzare videogames di alto livello dall'età di quindici anni!
    Ha partecipato alla realizzazione di giochi come Teenage Mutant Ninja Turtles per Nintendo Entertainement System, o gli ottimi Aladdin per Disney e Cool Spot per 7-UP, nonché il celebre “The Terminator”, trasposizione videoludica su Megadrive del film di James Cameron.
    Dopo Earthworm Jim David Perry ha prodotto molti altri giochi di grande successo, oltre agli inevitabili sequel dello stesso, senza però raggiungere nuovamente i livelli di notorietà che il buffo verme spaziale gli aveva fatto guadagnare: giochi come MDK, RC Stunt Copter, Wild 9 e Messiah sono stati accolti a volte con grande entusiasmo, altre con pacata diffidenza, tanto da mettere il team di sviluppo in serie difficoltà economiche. Negli ultimi anni Shiny Entertainement si è assicurata l'esclusiva sulla produzione di videogames legati al marchio di Matrix. “Enter the Matrix” e il recente “Path of Neo” sono gli ultimi due lavori (invero piuttosto deludenti) di questa software house diventata ora parte della ATARI. Da febbraio di quest'anno, inoltre, Shiny è diventata orfana del proprio fondatore, David Perry, che ha deciso di lasciare il proprio team per percorrere nuove strade nello sviluppo del videogame.
    Ed è proprio sotto l'ala protettrice di questo illustre marchio che il buon Jim si prepara a fare il suo trionfale ritorno nel mondo dei videogames, con un nuovo platform dedicato, questa volta, alla quantomai promettente Playstation Portable.
    Riuscirà il nostro eroe, orfano dell'illustre genitore, a riemergere dalle ceneri del passato?

    Molte speranze...primi dubbi...

    Il materiale finora messo a disposizione da Shiny sul nuovo capitolo delle avventure di Earthworm Jim è da un lato rassicurante ma dall'altro lascia piuttosto perplessi: il solo livello giocabile è ambientato in un enorme immondezzaio, popolato da cornacchie a caccia di cibo e cani da guardia furibondi: il nostro eroico verme deve raggiungere l'uscita del livello scalando pareti gelatinose, aggrappandosi a rugginose catene, combattendo contro le malevole creature e facendo fronte a tutti gli altri pericoli presenti nel decadente scenario. Pozze di liquami nauseabondi, presse, cataste di pneumatici, scivoli insidiosi e sbuffi di vapori tossici sono ciò che aspetta il nostro eroe. Per far fronte alle avversità Jim può come sempre far ricorso a tutte le abilità nascoste della sua tuta spaziale, come la fedele pistola a raggi, capace di funzionare anche da mezzo di trasporto grazie al poderoso rinculo di cui è dotata, oppure l'esilarante frusta, (in realtà non si tratta di una vero e propria arma - semplicemente “la tuta” impugna Jim per la coda e lo usa come frustino...) con cui infierire sui nemici e aggrapparsi alle sporgenze più distanti.
    Indubbiamente il nostro eroe appare più agile e prestante che nel primo episodio: i punti a cui ancorarsi nello stage sono veramente tanti e permettono al giocatore di sbizzarrirsi nella ricerca del migliore appoccio al combattimento con i tanti avversari che invadono l'immondezzaio. Una delle prime aggiunte vistose al gameplay sono gli “stivali a razzo” che, come la frusta amplificano la portata dei balzi del nostro eroe; Shiny Entertainement promette che nella versione finale del gioco sarà possibile acquisire molte parti aggiuntive della tuta, come guanti, stivali ed elmetti, capaci di potenziare ulteriormente le potenzialità del nostro arsenale. Inoltre ogni stage si potrà concludere percorrendo differenti strade, ciascuna delle quali conduce a particolari stage popolati da differenti nemici.
    Tra le nuove feature inserite in questo “Earthworm Jim PSP” incuriosisce particolarmente il multiplayer, che promette la possibilità di cooperazione tra due giocatori collegati in wireless; attualmente però non ci è dato sapere di più, non è chiaro infatti se la collaborazione avverrà durante lo “story mode”, o in una modalità creata apposta, né se game sharing o saranno necessarie più copie del gioco originale (anche se una vocina nella testa sussurra qualcosa a proposito di quest'ultima possibilità...)
    Tecnicamente Earthworm Jim si avvale dell'hardware di Playstation Portable in modo apparentemente impeccabile: il look cartoonesco del primo episodio è stato fedelmente riprodotto in chiave tridimensionale e perfezionato sia nelle animazioni che nella qualità visiva generale. I livelli di profondità del panorama sono aumentati e l'illuminazione delle strutture che compongono il paesaggio è convincente, così come quella del nostro vermone, la cui tuta bianca brilla impeccabilmente mentre la nostra potente arma da fuoco vomita colpi contro gli avversari. Proprio quest'ultima, invece, non convince particolarmente, almeno dal punto di vista del suono emesso: nel primo episodio il cannone di Jim emetteva una scarica di colpi rapida, secca e potente, ma nella demo testata, invece, il ritmo di fuoco era più blando, ovattato... per nulla galvanizzante.

    Earthworm Jim PSP Il rammarico più grande riguarda la strettissima parentela esistente tra il primo episodio apparso tredici anni fa su Super Nintendo e Megadrive (nonché per innumerevoli altre console) e questo nuovo episodio per Playstation Portable. Sembravano ormai finiti i giorni in cui i giochi per quest'ottima console erano quasi esclusivamente porting di titoli nati su altre console, ma a quanto pare le brutte abitudini fanno fatica a morire... Speriamo vivamente che le migliorie inserite nel gameplay siano in grado di renderlo davvero un prodotto attuale, capace di competere con titoli di alto rango (ultimate Ghosts'n Goblins sembra il più diretto concorrente, sia come gameplay che come “operazione commerciale”...)

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