Anteprima Escape From Bug Island

Sconsigliato agli entomofobici!

Anteprima Escape From Bug Island
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Disponibile per
  • Wii
  • Qualcuno ne sentiva il bisogno?

    Se gli acquirenti europei della nuova console Nintendo hanno ragione a lamentarsi di qualcosa, di sicuro è l’iniquo trattamento ricevuto in quanto a numero di titoli presenti nei primi mesi successivi al lancio. Più di una volta il forum di WiiEye è stato animato da discussioni concernenti la misera quantità ed il dubbio livello medio di qualità dei possibili giochi da acquistare, e regolarmente ci si è resi conto che la situazione dei cugini americani e giapponesi era indiscutibilmente più rosea. Ciò che porta alla rabbia poi è il fatto che ancora adesso ci si trovi ad aspettare con trepidazione titoli che dall’altra parte del mondo sono stati acquistati più di sei mesi fa.
    Non è questo il caso di Escape From Bug Island (al secolo Necro-Nesia), gioco che in Giappone ha riscosso un’accoglienza a dir poco tiepida, collezionando insufficienze su insufficienze da parte della critica. Quello che allo scorso E3 dava l’impressione di essere un interessante esperimento di commistione tra l’avventura ed il survival horror arricchito dall’uso del Wiimote, si è dimostrato essere un prodotto di qualità mediocre, afflitto da problemi sia dal punto di vista tecnico che da quello della giocabilità.
    Nonostante questo, Eidos ha deciso di dare occasione anche ai giocatori occidentali di fare un giro sull’isola più “buggata” della storia, localizzando il gioco ed apportando alcune modifiche che cercano di limarne i difetti.

    Dopo i B-movies, ecco i B-games!

    L’incipit di Escape From Bug Island, così come il resto del gioco, sembra tratto dalla sceneggiatura del più classico film horror di serie B: L'aitante biondino protagonista viene trascinato su una misteriosa isola dalla ragazza dei suoi desideri, una affascinante entomologa, in compagnia del suo migliore amico, un cafone della peggiore specie e per di più fanatico di ogni genere di arma. Il gioco vero e proprio inizia quando il protagonista si sveglia tutto solo, senza l’ombra dei suoi amici in giro ed ancora non consapevole che l’isola pulluli di insetti alti quanto pali della luce ed ogni altro genere di strane creature.
    Ciò che colpisce fin da subito è la discutibile qualità grafica del prodotto. I modelli poligonali dei personaggi e dei mostri sembrano provenire da un titolo per Dreamcast, e neanche uno dei migliori, tanto sono squadrati e poco definiti, mentre i vari ambienti sono in generale spogli e afflitti da una pesante nebbia che limita il campo visivo ad un palmo dalla telecamera. La mancanza di ombre calcolate in tempo reale e la ridicola definizione delle texture non aiutano certo a migliorare la situazione. Nonostante tutti questi difetti, non bisogna sottovalutare un aspetto determinante: questo gioco è brutto, ma brutto quasi per scelta. Come i B-movies si fanno forti di attori scadenti, scenografie squallide, sceneggiature ridicole ed effetti speciali da far piangere i lavoratori della Industrial Light & Magic, Escape From Bug Island sfoggia un look che definire kitsch è dire poco, e non è da escludere che riesca a trovare i suoi ammiratori (come del resto li trovano i B-movies stessi).
    A qualunque categoria appartenga il titolo, tuttavia, la giocabilità non può essere mediocre, neanche volutamente; è proprio il sistema di controllo uno degli aspetti migliorati in questa nuova versione. Il titolo in questione fa uso simultaneamente del Wiimote e del Nunchuk: il secondo viene usato per far muovere il protagonista, mentre il primo è associato all’uso delle armi. Inizialmente il gioco ci mette a disposizione un bastone ed una manciata di sassi. Tenendo premuto B e agitando il controller siamo in grado di randellare i simpatici insettoni, dirigendo i propri colpi in alto, in basso e nelle altre direzioni tramite lo stick analogico; tenendo premuto A invece si passa al visuale in prima persona nella quale, una volta “agganciato” un nemico premendo B, è possibile lanciare una pietra mimando il movimento col controller. Per schivare gli attacchi è necesario scuotare il Nunchuk o il Wimote (senza premere alcun tasto), a seconda che si voglia effettuare una schivata a sinistra o a destra.
    E' interessante notare che il titolo chieda al giocatore quale sia la sua mano dominante: nel caso si fosse mancini tutti i comandi fin qui descritti vanno "specchiati", dato che il controller andrebbe tenuto con la mano sinistra.
    In alcuni momenti vengono inoltre richiesti dei movimenti particolari. Nel caso si rimanga fermi troppo tempo si viene ricoperti da scarafaggi e bisogna scuotere violentemente entrambi i controller per liberarsi dalle bestiacce; se l’unico modo di superare un fossato è quello di camminare in bilico su di un tronco d’albero si rende necessario l’uso accurato del Wiimote per non far perdere l’equilibrio al protagonista.
    Il procedere dell'avventura è scandito da una sequenza di stage, al termine dei quali bisogna affrontare un boss finale per lo più rappresentato da una creatura di dimensioni mastodontiche. Anche la struttura di gioco è stata oggetto di dure critiche a causa di una certa banalità dell'azione: spesso l'unico modo per avanzare è semplicemente quello di anadare da un punto all'altro della mappa per recuperare un oggetto o assistere ad una cut-scene, seguendo le indicazioni del radar. A tal proposito però segnaliamo un'aggiunta non presente nella versione originale, ovvero una schermata riguardante gli obiettivi di ogni stage. Riuscendo a svolgere i compiti che ci vengono richiesti, ad esempio uccidere un certo numero di mostri o raccogliere dei determinati oggetti, verremo ricompensati con power-up di varia natura (energia, munizioni, etc...) da usare nel livello successivo. Un modo per invogliare i giocatori ad esplorare l'isola attentamente e più di una volta, uscendo dal tragitto designato dallo svolgersi della storia... o almeno si spera.

    Escape From Bug Island Escape From Bug Island non sembra essere destinato ad entrare nell'olimpo videoludico, visti i numerosi problemi a livello sia di gameplay che di tecnica che hanno fatto storcere il naso ai giocatori giapponesi. Ciononostante non possiamo escludere già da ora che il titolo possa regalare dei momenti di paura e di divertimento, specie considerando gli sforzi degli sviluppatori nel proporre un sistema di controllo migliorato rispetto a quello originale. Estimatori del kitsch, rimanete sintonizzati!

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