Anteprima Etrian Odyssey

Lunga vita ai dungeon crawler!

Anteprima Etrian Odyssey
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Yggdrasil, l'albero cosmico

    Quando sento parlare di labirinti, il pensiero corre subito a David Bowie, cattivissimo antagonista in quella pietra miliare del cinema fantasy che è "Labyrinth"; anche se Yggdrasil Labryrinth ha poco a che fare col film del "Duca bianco", si caratterizza comunque per la stessa ambientazione chimerica, quella tipica degli RPG che tanto piacciono nella terra del Sol Levante.
    In realtà Yggdrasil Labyrinth era il titolo provvisorio di Sekaiju no Meikyuu, che vedrà il battesimo negli States con il nome di Etrian Odyssey; un'onomastica, insomma, che attinge a piene mani dalla mitologia nordica e greca, per sottolineare già dal titolo l'appartenenza a una stirpe, quella dei "dungeon crawler", che annovera illustri antenati sulle home console Nintendo, e che prosegue ora con una nuova progenie sulla console portatile.
    Intento dichiarato degli sviluppatori è dare nuova linfa al genere, sfruttando appieno le caratteristiche del DS. C'è da credere nei buoni intenti, specie se si guarda ai loro nomi, che dovrebbero esser garanzia di un buon risultato: basterebbero, infatti, le credenziali del creatore Kazuya Niinou, lo stesso di Trauma Center: Under the Knife, a concedere ampio credito alla riuscita del progetto; garanzie accessorie sono poi date dal fatto che la trama e gli scenari sono stati realizzati da Shigeo Kobayashi (Devil Summoner e Princess Crown), mentre il charachter design è curato da Yuuji Himukai, disegnatore del noto anime The Yoshinaga Family Gargoyle.

    Un dungeon crawler innovativo

    Su una vasta e fertile landa, riposa una piccola città chiamata Etria, un villaggio pacifico che diventò famoso per una scoperta sorprendente. Una fessura nella vasta foresta apertasi all'estremità di Etria, e che scendeva verso il basso come fauci spalancate. Tutto ha avuto inizio lì...
    Coloro che sentono parlare del labirinto di Etria, giovani o anziani che siano, nutrono il desiderio di esplorarlo.
    Ricchezze, fama, prestigio: tutto questo ed un'altra cosa ancora promette il labirinto: il vero spirito d'avventura, sul filo della morte.
    Oggi, come ogni altro giorno nella nuova Etria, un giovane attraversa i cancelli della città...

    Yggdrasil Labyrinth - come detto - è un dungeon crawler; per i neofiti del genere, i dungeon crawler sono RPG basati sull'esplorazione di labirinti che hanno solitamente un sistema di combattimento a turni. Questo titolo, però, cerca di offrire una giocabilità innovativa grazie alle caratteristiche del DS: lo schermo superiore mostrerà la visuale in prima persona dell'area che si sta esplorando, mentre su quello inferiore sarà presente la mappa del dungeon, che si potrà modellare a proprio piacimento, disegnando muri e piazzando icone per annotare eventi speciali, tesori, forzieri, porte, fossati, scale e segni di confine; vi si potranno inoltre annotare degli appunti, così da tener d'occhio i progressi ed evitare di ritornare sui propri passi.

    Ci saranno i classici incrementi di abilità, numerosi oggetti da raccogliere e combinare tra loro, e tanti nemici da sconfiggere, come nella più classica formula dei RPG. Ma anche in ciò Yggdrasil cerca di distinguersi dal vischioso contesto del genere. Anzitutto, sarà presente un sistema per la creazione dei personaggi, che il giocatore potrà scegliere da un totale di nove classi (alchimista, bushido, cacciatore oscuro, cavaliere, medico, giullare, ranger, templare, stregone), ciascuna con specifiche abilità. Quando il personaggio avanza di livello, si riceveranno punti per aumentarne le skill; il party, infine, sarà composto da un massimo di cinque membri da scegliere tra i venti personaggi che il gioco consente di creare.
    A zonzo per i dungeon ci saranno diversi nemici che staranno col fiato sul collo del giocatore: essi, infatti, reagiranno ed attaccheranno il party in base alla vista o ai rumori, per cui quanto più tempo si passa in un piano, tanto maggiori saranno le possibilità di incontrarne uno.

    La città di Etria è piena di informazioni ed oggetti utili per lo sviluppo dell'avventura, e si compone di quattro luoghi principali: la piazza, dove si potranno fare numerosi incontri; il pub, dove gli altri cittadini daranno al giocatore dei quest da completare; l'emporio dove acquistare oggetti e infine la gilda, dove "alloggeranno" i personaggi creati.

    Per quanto riguarda il comparto tecnico, Atlus ha promesso che questo titolo farà dimenticare le grigie e stantie ambientazioni dei vecchi dungeon crawler, grazie ad un motore grafico tridimensionale, che proietterà il giocatore in lussureggianti foreste e in ambienti caldi ed accoglienti. Notevole, in effetti, il rendering delle coloratissime foreste, specie nelle sessioni in notturna, dove lo shading è dosato con sapiente cura, come del resto la realizzazione di tutti gli ambienti di gioco; d'altronde questo è un RPG d'esplorazione, ove fondamentale importanza è attribuita ai luoghi e all'analisi degli stessi. Molto bello anche il character design, che ha uno stile semplice, ma dal piacevole impatto visivo; gli sprite dei mostruosi nemici, infine, sono curati e coloratissimi.

    Etrian Odyssey Etrian Odyssey è un titolo di cui, fino a poco tempo fa, si sapeva ben poco; avvolto da un alone di mistero, questo gioco è tra i più attesi in Giappone per il 2007, non solo perché lì gli RPG hanno uno stuolo di fan accaniti, ma anche perchè questo titolo promette di svecchiare un genere che su DS non ha finora avuto un esponente degno di nota. Il fatto che l'esplorazione dei dugeon sia supportata dallo schermo tattile, e la pregevole realizzazione tecnica, fanno auspicare una pronta localizzazione anche per il mercato europeo.

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