Anteprima Fable Legends

Fable Legends mostrato per la prima volta allo Showcase Microsoft

Anteprima Fable Legends
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  • Pc
  • Xbox One
  • Era atteso da tutti come l'annuncio più importante della conference Microsoft in questa giornata pre-Gamescom: un nuovo titolo sconosciuto che giungerà nel primo anno di vita della futura Xbox One. Si torna ad Albion in Fable Legends, impersonando uno di quattro personaggi per un'esperienza pensata per quello che sembra ormai il mantra della nuova generazione: l'online cooperativo. La presentazione a porte chiuse ha visto il portavoce di Lionhead, alla sua prima produzione dopo le dimissioni di Peter Molyneux, quasi in una dichiarazione d'intenti. Fable è tornato, più grande, più vivo e più ironico che mai.

    Da due a quattro

    Mentre il video scorreva e lo sviluppatore parlava delle varie feature di gioco, abbiamo avuto la netta sensazione - confermata da una domanda diretta - di trovarci davanti a un ritorno alle origini, ai tempi in cui Albion non era devastata da guerre civili e industrializzazione. Tutto era ammantato da un'aura di mistero e scoperta, caratteristica del fantasy più classico legato indissolubilmente a leggende, miti e terribili nemici da affrontare. "Sarà più dark e adulto di quanto possiate immaginare", ci vien detto nel momento in cui un gigantesco Ogre esce da una caverna piccolissima con la testa di un suo amico impalata in mano. Il rapido scambio di battute tra ogre e testa ("Hai visto? Dei nuovi amici!" "Decapiterai anche loro?") ci ha riportato in mente uno dei motivi per cui amammo Fable: il contrappunto amaro tra ironia e morte. Lo humour nero intriso di battute british, da sempre suo marchio di fabbrica.
    L'ambientazione prettamente medievale, senza divagazioni steampunk, vede la città di Brightlodge come centro delle attività di qualsiasi giocatore, in quello che dovrebbe essere un gigantesco quest-hub (o città principale) per l'inevitabile interazione sociale tra giocatori. Invero per ora è solo una speranza ma abbiamo avuto la netta sensazione di trovarci di fronte a un sistema online molto simile a quello del primo Guild Wars, con le città in cui il proprio personaggio è sempre visibile a tutti gli altri connessi, mentre affrontando le quest all'esterno si entra in una istance col proprio party. I quattro personaggi rispecchiano gli altrettanti stereotipi che da sempre siamo abituati a impersonare: Guerriero, Ladro, Arciere e Mago. Per ora non si sa nulla di abilità e loro interazioni, ma ci è stato assicurato che sarà essenziale collaborare negli scontri e due fattori, a nostro avviso, dovrebbero confermare quanto annunciato.
    Per prima cosa, l'esperienza del team nell'ottima co-op a due giocatori della seconda e soprattutto terza iterazione della saga è quasi una garanzia. In secondo luogo, ma forse più importante, ogni dungeon o mappa dedicata alla missione intrapresa potrà essere popolata di avversari da un giocatore vero e proprio tramite un'interfaccia fruibile sia da console che da tablet dotato dell'app ufficiale Smartglass. Al di là delle -poche- combinazioni tra giocatori cooperanti che abbiamo avuto modo di vedere (in breve: il mago avrà skill sia per far danno che per il crowd control, il guerriero ricopre il ruolo di tank e l'arciere e il ladro compaiono nelle vesti di damage dealer a distanza e corpo a corpo), quello che ci ha colpito è stata proprio l'efficacia in potenziale di questo sistema a cinque giocatori in cui in sostanza uno avrà il ruolo del cattivone di turno. "Ogni quest avrà un avversario ben caratterizzato e impersonabile direttamente da un giocatore in carne e ossa", continua Lionhead, "e inoltre qualsiasi esito di una partita influenzerà la progressione del personaggio". In sostanza da quanto ci è parso, al di là del loot e dei soldi raccattabili, nel caso in cui vincesse il giocatore nel ruolo di dungeon master dovremmo vedere ripercussioni anche su chi ha fallito la quest, spingendo gli sconfitti a riprovarci. L'interfaccia per piazzare i propri soldati contro i quattro eroi sembra pulita e ben rifinita, con visuale isometrica dall'alto e una serie di avversari da selezionare tramite tablet o console. Le modalità di gioco saranno quindi totalmente aperte a qualsiasi combinazione, lasciando la libertà di scegliere tra gioco completamente singleplayer in cui gli altri quattro ruoli verranno impersonati dall'IA e il multiplayer in cinque, con la possibilità aggiuntiva di allenarsi a fare i cattivi bambini contro quattro giocatori artificiali.

    Per concludere questa anteprima, citiamo in breve il comparto tecnico in un'incarnazione dell'Unreal Engine 4 che ci ha lasciato molto soddisfatti. Il dungeon all'aperto pulsava di vita vegetale, con foglie, funghi, funghetti e licheni vari a impreziosire degli ambienti molto ben dettagliati. In realtà da un video gameplay non possiamo fare altro che sperare che la qualità mostrata venga mantenuta anche nel prodotto completo, con tanto di effetti particellari visivamente avanzati.
    Molte domande irrisolte ci frullano nella testa e se le risposte saranno quelle giuste il prodotto Lionhead potrebbe davvero rivelarsi come una bella ventata di aria fresca. Quindi quanto in là si spingerà l'interazione tra chi interpreta il dungeon master e i giocatori? Potremo controllare direttamente i boss? La struttura di gioco sarà più simile ai classici Fable o sarà a missioni come i vari surrogati tipo The Journey? Vedremo il ritorno degli aspetti social della saga, come gli - onestamente sgradevoli - peti facciali? Se mi sposo la Maga e poi la mollo per la Guerriera sarà Game Over? Sui matrimoni i Lionhead ci han sempre riservato qualche sorpresa.

    Fable Legends Fable Legends si espande al multiplayer in un annuncio atteso e sperato dai fan di tutto il mondo. Senza l'esuberanza di Molyneux, il team sembra decisamente più concentrato sugli aspetti fondamentali del prodotto di prossima uscita: co-op, modalità dungeon master e interazione social in una nuova regione di Albion. Il concetto è vecchio quanto l'Atari Lynx, ma nessun titolo tripla A recente ha mai colto l'eredità di Gauntlet e l'introduzione di un deus ex machina che ci scaglierà contro orde e orde di nemici ci lascia davvero ben sperare. Non abbiamo onestamente compreso appieno dalla scarna presentazione se questo RPG, al di là di tutto, sia a missioni o parzialmente open-world come i suoi predecessori. Tuttavia le possibilità di espandere un intero Fable alla cooperazione a quattro ci ha affascinato e incantato, a partire dallo humour irriverente e concludendo con la freschezza di un'intelligenza umana nelle vesti del nemico di turno. Posto che è in sviluppo da un solo anno e che dovrebbe uscire entro il 2015, se tutto va come deve andare questo Legends potrebbe essere un titolo di grande richiamo per tutti i possessori di Xbox One. Matrimoni o meno.

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