Anteprima Fallout 3 - Prova Diretta - E3 2007

Nuove indiscrezioni da Bathesda!

Anteprima Fallout 3 - Prova Diretta - E3 2007
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • E3

    Nel corso dell'E3 i ragazzi di Bethesda hanno trovato il tempo di mostrarci lo stato di avanzamento di uno dei giochi più carismatici mai apparsi sugli schermi: Fallout 3.
    Nonostante l'uscita sia ancora molto distante, si parla infatti dell'autunno 2008, abbiamopotuto constatare come il lavoro sia già ad un punto molto avanzato, con un impianto di gioco solido, una grafica decisamente da urlo e soprattutto la solita “cara” atmosfera.
    Da questo primo assaggio, si può già anticipare come le tematiche affrontate saranno sicuramente molto adulte e crude, in linea con la tradizione del gioco.
    La serie di Fallout (ci riferiamo soprattutto ai primi due episodi, veri e propri Gdr-culto di fine anni '90), infatti, si è sempre contraddistinta per tematiche molto forti, a partire dalla denuncia di un possibile olocausto nucleare e per un'ambientazione decadente propria di uno scenario post-atomico.

    Welcome to Megaton...

    Come prima cosa bisogna fare un plauso ai grafici ed ai creativi Bethesda, capaci di tratteggiare un mondo di una brutale bellezza, permeato da un perverso fascino. L'ex capitale degli Stati Uniti (per i meno “informati” l'ambientazione di gioco è quel che rimane di Washington D.C.), ora chiamata Vault 101, è stata rappresentata con uno stile unico, cupo e molto evocativo. Tra i grigi detriti emergono qua e la gli edifici maggiormente rappresentativi della città, come l'obelisco (il Washington Monument) o la stessa Casa Bianca ridotti allo spettro della gloria ed imponenza passata. L'inserimento di edifici e monumenti realmente esistenti serve ad evocare un paesaggio verosimile capace di rendere tutto ancora più angosciante e spaventoso, in quanto ciò che viene tratteggiato è un possibile futuro dell'umanità, con i suoi orrori e le sue perversioni.
    Una delle cose più stupefacenti che emergono è che il motore grafico è lo stesso utilizzato dal precedente lavoro Bethesda, The Elder Scroll IV: Oblivion. Occorre comunque sottolineare come esso sia stato completamente rivisitato, con molte routine grafiche riscritte da zero, ed ora capace di lasciare letteralmente a bocca aperta, con paesaggi ampissimi, nuove animazioni facciali ed un cospicuo aumento dei poligoni gestiti. Assieme al motore grafico Fallout ha ereditato da Oblivion l'impostazione in prima persona, in grado di rendere ancora più vive e suggestive le ambientazioni attraversate. È disponibile anche una visuale alternativa, ma questa volta al posto della discussa (e discutibilissima) visuale in terza persona di Elder Scroll IV è stata implementata una pratica telecamera molto simile a quella utilizzata in Resident Evil 4.
    I combattimenti non saranno più a turni, ma in tempo reale. L'arsenale a disposizione del giocatore sarà composto principalmente da armi da fuoco e, ad una prima occhiata, le fasi d'azione potranno sembrare prese di peso da un normale Fps. Il sistema messo a punto da Bathesda promette invece di rivoluzionare entrambi i generi (Gdr e Fps). Durante i combattimenti, la pressione del tasto Rb farà fermare l'azione e farà comparire una schermata nella quale l'avversario verrà visualizzato diviso in diverse sezioni, ognuna corrispondente ad una specifica parte del corpo. Ognuna di queste parti sarà accompagnata da una percentuale e starà a noi decidere quali colpire e in che sequenza. Le probabilità di successo del colpo saranno determinate dalle statistiche e dalle abilità del proprio personaggio, oltre che dal livello e dall'abilità del nemico. Questo nuovo sistema permetterà di rivoluzionare le tattiche di gestione degli scontri, in quanto, di volta in volta, si potrà decidere se cercare di rallentare il nemico sparandogli alle gambe o di renderlo inoffensivo sparandogli alle braccia o addirittura di puntare direttamente al bersaglio cercando uno headshot. Le potenzialità emergeranno non tanto nello scontro singolo, quanto nelle situazioni di maggior caos dove si potranno imbastire tattiche diverse per poter avere la meglio sul gruppo avversario, pianificando attentamente, in base alla propria arma e alle proprie skill, chi colpire per primo, chi rallentare o chi disarmare.
    Un'altra caratteristica promessa è quella di realizzare una trama e degli incarichi il meno lineari possibile, cercando di ideare sempre almeno due alternative per risolvere i problemi ed avanzare con la trama. Nonostante manchino ancora molti mesi alla presentazione ufficiale, anche queste caratteristiche sono già ben definite ed implementate nella demo mostrata durante l'E3 2007.

    .....Addio Megaton

    .....e addio Megaton

    La cosa che maggiormente colpisce durante la presentazione è che un gioco già così ben strutturato e definito esca tra più di un anno. La demo mostrata era completa di un editor del personaggio di molto superiore a quello visto in Oblivion, con il quale potremo tratteggiare l'aspetto del nostro alter ego in maniera molto dettagliata. Una volta delineato l'aspetto del nostro alter ego verremo introdotti nel mondo di Fallout.
    La storia è ambientata circa 200 anni dopo la guerra nucleare lampo che ha devastato la Terra.
    All'interno di questo scenario si muove il nostro protagonista, un giovane ragazzo che non ha mai visto altro mondo oltre che a quello devastato dalla guerra nucleare e che quindi non conosce altro modo di vivere se non quello di pensare principalmente a se stesso a discapito di tutti gli altri. Egli è sempre vissuto all'interno della ristretta comunità di Vault 101, fino a quando, dopo il suo diciannovesimo compleanno, non si trova costretto ad abbandonare la stessa comunità e ad esplorare il mondo alla ricerca del padre, misteriosamente scomparso.
    Il nostro "eroe" non impiegherà molto a capire come funzionino le cose in questo mondo perverso e devastato. Infatti non ci si stupisce più di tanto quando egli accetta senza batter ciglio, per un po' di denaro, una missione piuttosto “delicata” propostagli da un losco individuo: far detonare l'ordigno nucleare abbandonato al centro della città di Megaton.
    Il giovane protagonista, raggiunta la città, si trova a dover risolvere un problema: egli non è infatti ancora in grado di maneggiare ordigni complessi come quello che giace inesploso a Megaton. Il nostro ingegnoso (anti)eroe avrà più modi per risolvere tale enigma, il primo prevede di intraprendere la lenta ma fruttuosa strada dell'aumento delle proprie skill, fino a portarle ad un livello tale da permettere al ragazzo di essere in grado di maneggiare un ordigno nucleare. Il secondo e più veloce metodo è quello di ingurgitare strane pozioni che aumentano temporaneamente le facoltà intellettive, tanto da garantirgli la capacità di innescare la bomba.
    Una volta scelto come raggiungere lo scopo (e ovviamente svolta la missione) dovremo ritornare dal nostro gentile “datore di lavoro” per ricevere la meritata ricompensa, oltre che per allontanarci il più possibile da una poco salutare deflagrazione atomica.
    Durante il tragitto verremo importunati da diversi brutti ceffi che ci sbarreranno la strada. Anche in questo caso potremo decidere come agire. Nel caso in cui prediligessimo un approccio poco ragionato potremmo lanciarci nell'azione sbaragliando i nemici, se invece il nostro personaggio non è un guerriero ci viene offerta la possibilità di interfacciarci con un vecchio droide che, una volta riattivato, svolgerà diligentemente il nostro compito, massacrando i brutti ceffi che ci ostacolavano.
    Il resto della via del ritorno non sarà comunque molto agevole, anzi verremo coinvolti in diversi spettacolari combattimenti nei quali verranno affrontati bellissimi e letali avversari, da eliminare con un ampio arsenale di armi, completamente customizzabili (in pieno stile ruolistico).
    Una volta liberati dalle scocciature, potremo dedicarci al completamento della nostra poco nobile causa; senza indugio, infatti, il nostro alter ego ritirerà il suo sudato compenso e, dopo attivato l'ordigno nucleare e goduto del macabro spettacolo seguente, si potrà passare ad una nuova edificante missione.

    Fallout 3 Quello che maggiormente impressiona di Fallout 3 è la compiutezza del progetto a più di un anno dalla sua uscita nei negozi. I programmatori stanno sfruttando il collaudato motore grafico e le meccaniche di Oblivion per potersi concentrare maggiormente sulle idee e sul perfezionamento dei particolari. Già a questo stadio dei lavori il game play appare decisamente affinato, lo stile è fedele ai capitoli precedenti ed evocativo ed in più la storia sembra già “ben” avviata e strutturata. Ci si domanda quindi cosa quei geni di Bethesda riusciranno ancora ad inserire in quello che è già uno dei giochi più attesi del natale 2008!

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