Anteprima Fallout: New Vegas

Un gradito ritorno nell'era post-apocalittica

Anteprima Fallout: New Vegas
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Fallout 3 è stato sicuramente uno dei titoli più interessanti ed unanimamente acclamati di questa generazione, consacrando Bethesda come regina delle software house -assieme a Bioware- nello sviluppo di RPG di stampo occidentale.
    Passati all’incirca due anni ed una corposa serie di espansioni è tempo di raddoppiare con un vero e proprio sequel: Fallout: New Vegas.
    Il titolo, in mano ad Obsidian, promette di riprendere pesantemente la struttura di gioco del progenitore, inserendo alcune novità per quanto riguarda il gameplay e condendo il tutto con storia ed ambientazione nuove di zecca.
    Everyeye è volata per voi in quel di Chantilly (Francia), dove, in un centro congressi ricavato per l’occasione da un antico castello medievale (ora ristrutturato e facente funzione di albergo), è stato presentato uno degli assi che Bethesda ha in serbo per la futura lineup.

    Squadra che vince......vince!

    New Vegas, anzitutto, mette il giocatore difronte ad una trama completamente nuova, che parte esattamente all’opposto rispetto a quanto accadeva nel predecessore.
    Di primo acchito, infatti, assisteremo alla morte del nostro alter-ego digitale, soccorso, in seconda istanza, da un robot-medico e da un dottore vero e proprio che rimedierà al meglio ai danni dovuti ad un proiettile in pieno cranio.
    A questo punto dovremo quindi decidere il nostro aspetto, tramite il classico editor a cui è stata aggiunta la variabile “età” per decidere quanto far sembrare vecchio il protagonista, il nome di battesimo, le caratteristiche fisiche e la distribuzione iniziale delle abilità, grazie ad una serie di test (tra cui le macchie di Rorschach) che veicoleranno il tutto in maniera molto naturale.
    Prima del battesimo di fuoco non mancherà la consegna dell’inseparabile Pip-Boy, tramite il quale potremo decidere di sperimentare (e disattivare in ogni momento) la nuova difficoltà “Hardcore”.
    Selezionandola, oltre ad aumentare la difficoltà generale degli scontri, diminuiremo l’efficacia di Rad-Away e Steam-Pack (che non cureranno, ad esempio, le ferite profonde o le ossa rotte) ed attiveremo particolari routine che obbligheranno il giocatore a tenere in considerazione anche fattori quali disidratazione e peso dei proiettili.
    Un’esperienza per veri fanatici che, ovviamente, farà guadagnare un gradito Achievement/Trofeo da sfoggiare in lungo e in largo.
    Saremo dunque pronti per affrontare una nuova avventura, in un mondo ampio -a detta del dev team- almeno quanto quello di Fallout 3 e molto somigliante ad una versione post-apocalittica dello stato del Nevada, con piccole cittadine (caratterizzate da motel e casinò), separate da enormi deserti.
    Le vicende, eccezzion fatta per il corso unico della narrazione, si svolgeranno esattamente alla stregua del precedente capitolo (incontro con quest giver ---> viaggio e risoluzione della quest --> presentazione di nuovo incarico e così via..) con l’aggiunta di un interessante sistema di reputazione -legato al comportamento durante le missioni- che ci permetterà di affinare il rapporto non solo con i semplici cittadini ma anche con una serie di fazioni in grado di offrirci equipaggiamento e compiti di un certo livello.
    Riguardo allo svolgimento degli incarichi ci saranno, come sempre, molti approcci differenti da poter mettere in atto, sfruttando sia l’ampiezza della location sia le abilità sviluppate dal nostro alter ego; in una missione piuttosto avanzata i ragazzi di Obsidian ci hanno mostrato come, piuttosto di sgominare due intere tribù di Supermutanti, sia possibile intrufolarsi furtivamente nella base di una e, sabotando le comunicazioni radio, sfruttare le piccole inimicizie tra le due generazioni di creature per dare vita ad una battaglia all’ultimo sangue in cui intervenire solo alla fine.
    Una piccola novità intercorrerà anche nei momenti in cui saremo affiancati da un partner guidato dall’Intelligenza Artificiale; tramite un sistema chiamato “Companion Wheel”, che ricalca i menù a ruota a scomparsa molto familiari in questa generazione, potremo impartire ordini, dare e prendere oggetti d’equipaggiamento all’alleato di turno, in maniera molto più semplice rispetto al passato.
    Invariato anche il sistema di combattimento, che si avvale di un rinnovato arsenale in cui spiccano, tra nuovi shotgun e fucili da cecchino, una serie di armi dedicate al corpo a corpo alle quali sono assegnate delle interessanti mosse speciali (uniche) che daranno la possibilità, spendendo un cospicuo numero di AP, di sferrare devastanti attacchi ravvicinati.
    Tra le bocche da fuoco, invece, non possiamo non segnalare il lanciagranate a ripetizione ed un laser orbitale il cui devastante raggio sarà richiamabile in fasi decisamente avanzate dell’avventura.
    Ogni strumento di morte, infine, potrà essere modificato aggiungendo parti comprate nei vari negozi o costruite utilizzando i nuovi materiali offerti da flora e fauna locale.

    Per quanto riguarda il comparto tecnico non c’è molto da aggiungere a quanto già detto, al tempo, in fase di recensione: il motore è esattamente lo stesso, con pregi e difetti del caso.
    Una nota è doverosa, invece, per quel che concerne il doppiaggio, ottimo nella sua versione angolofona e -si spera- della stessa qualità per la versione italiana che sarà completamente doppiata.

    Fallout: New Vegas Fallout: New Vegas ha mostrato di essere esattamente quel che ci aspettavamo: un sequel prudente, che non rischia nessun tipo di innovazione ma che, giustamente, riprende -migliorandola- una struttura di gioco collaudata e sicura, che farà sicuramente la felicità di appassionati e non.

    Che voto dai a: Fallout: New Vegas

    Media Voto Utenti
    Voti: 554
    7.8
    nd