Anteprima Fifa Street 3

Soccer Deformed

Anteprima Fifa Street 3
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Xbox 360
  • PS3
  • Calcio da strada

    Alla prova dei fatti, la filosofia “easy to play” spalleggiata dai primi episodi di Fifa Street s’è rivelata piuttosto evanescente o comunque priva dello spessore necessario per garantire del sano divertimento per un lasso prolungato di tempo. Un inno alle acrobazie balistiche dei vari fuoriclasse che sacrificava sull’altare dell’estetica il vecchio cardine su cui si basa tutt’oggi il calcio: il gioco di squadra.
    Con Fifa Street 3, EA aggiusta la mira e scaglia un tiro ad effetto inaspettato, la cui traiettoria diverge da quanto visto nelle due precedenti iterazioni del franchise. Laddove prima si glorificava quasi esclusivamente la sortita individuale, ora la cornice coreografica abbraccia anche la “manovra”, il palleggio, il gruppo. In buona sostanza, Fifa Street 3 rappresenta la corretta evoluzione di un brand che (si) esalta danzando con la palla fra i piedi.

    Hand On

    La build mostrataci dagli stessi sviluppatori negli studi milanesi di Electronic Arts ha permesso di appurare le migliorie di un gameplay più equilibrato e profondo, che fanno leva in prima istanza sulle dinamiche e sull’IA mutuate dal codice di FIFA 08 e, in secondo luogo, sull’aumento del numero di giocatori in campo, che lievitano finalmente a dieci (cinque per parte).
    La risultanza è un ritmo di gioco frenetico, in cui però la pressione sul portatore di palla si fa più incalzante e meno velleitaria e dunque capace sì di premiare l’affondo solista, ma ancor di più il movimento ragionato dell’intera squadra.
    Le azioni che coinvolgono più giocatori non assumono però un ruolo preminente, bensì complementare, laddove nei precedenti capitoli ricoprivano una funzione più marginale.
    Anche lo sfruttamento delle barriere perimetrali (utilizzabili a mo’ di trampolini o facendovi rimbalzare contro il pallone) palesa una valenza non secondaria in grado di spianare la strada verso soluzioni di gioco stilisticamente e tatticamente remunerative.
    A fronte di un sistema di controllo invero semplice da padroneggiare -distintivo della serie- ciò che realmente colpisce è la libertà lasciata al giocatore in fase di impostazione. Gioco aereo o rasoterra, trame fitte di scambi veloci sembrano in definitiva svincolati da alcune soluzioni predeterminate (vuoi perché più efficaci, vuoi per la facilità d’esecuzione) che sminuivano Fifa Street e relativo seguito.
    Veniamo ai trick. Esagerati, funambolici, inimitabili L’essenza del brand risponde all’appello con una presenza scenica inopinabile, figlia d’un set amplissimo di animazioni circensi tanto maestose da gustare quanto divertenti da inanellare, costruire, inventare tramite lo stick analogico destro.
    Doppi passi, finte di corpo e colpi di tacco al limite dell’inumano sono solo le fondamenta di un discorso estetico più complesso, che espatria nel puro spettacolo con la palla a mezz’aria (Y per alzare il pallone).
    Come da tradizione, la combinazione di trick è volta anche al riempimento della barra Gamebreaker, capace di amplificare a dismisura le capacità dei propri campioni, dalla velocità alla potenza di tiro. Campioni che godono oltretutto di una ulteriore rifinitura delle proprie abilità precipue. La facilità di dribbling di C.Ronaldo è difficilmente riproducibile a parole, mentre la potenza di Adriano non può che intimidire anche la difesa più coriacea.
    Nonostante l’affinamento dell’IA (soprattutto negli spostamenti senza palla), ancora una volta la propensione dichiaratamente offensiva della serie rende complicato interdire con la dovuta tempestività gli attacchi avversari, anche alla luce della scarsa reattività confessata dai giocatori in fase di rientro. Uno sbilanciamento cercato e voluto dai designers perché insito nella tipologia del prodotto, che può lasciare un retrogusto amaro solo agli appassionati delle simulazioni calcistiche. Da rivedere totalmente invece le routine che gestiscono l’estremo difensore, la cui soporifera rigidità è solo un refuso dello stato ancora embrionale della build.
    Tra le modalità di gioco previste (carriera, sfide playground, testa a testa), spicca il World Challenge online, i cui dettagli verranno forniti da EA nei prossimi mesi, mentre le squadre nazionali presenti saranno diciotto, rinfoltite da quasi 250 calciatori.
    Sul piano cosmetico, l’inversione di rotta operata dagli sviluppatori coincide con una riproduzione “cartoonesca” dei fuoriclasse e delle ambientazioni, che alimenta ed enfatizza il coefficiente caricaturale dell’opera, donandole una luce del tutto personale.
    Animazioni leziose e perfettamente concatenate l’una con l’altra ed un frame rate solido accrescono l’impatto grafico di un prodotto che tenta strade alternative per stupire. Riuscendoci in pieno.

    Fifa Street 3 Fifa Street 3 abbandona il canovaccio già stantio dei precedenti capitoli per proporre una meccanica di gioco dove spettacolarità non è solo sinonimo di individualità. Premiando l’azione corale, la ricerca spasmodica del “bello” non è più fine a se stessa, bensì diventa parte inscindibile dell’azione. Resta da valutare la sfida che la CPU saprà proporre nel lungo periodo, così come terremo gli occhi puntati sull’IA che governa i portieri, attualmente risibile. Appuntamento nel 2008 per il responso definitivo.

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