Final Fantasy Type-0 Anteprima: tutte le informazioni in nostro possesso

Un recap generale su tutte le nuove informazioni legate all'Ex Agito XIII

Final Fantasy Type-0 Anteprima: tutte le informazioni in nostro possesso
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Psp
  • Final Fantasy Type-0 ? E questo da dove viene fuori? I lettori meno aggiornati potrebbero facilmente essere tratti in inganno dalle molte, forse troppe, variazioni sul tema che gravitano attorno alla famosissima serie di jRPG in mano a Square-Enix.
    Per chiarire le idee anche a chi si fosse perso qualche recente puntata dell’epopea commerciale più controversa del mondo videoludico, gioverà ripercorrere brevemente alcuni momenti degli ultimi anni. Tranquilli, ci vorranno solo poche righe.

    Nelle puntate precedenti...

    E’ il 2006, l’occasione è il l’E3 di Los Angeles. Square-Enix stupisce gli astanti presentando non un nuovo episodio di Final Fantasy, ma addirittura tre: il “numero fortunato 13” darà vita alla Fabula Nova Crystallis, un progetto multipiattaforma con cui Square medita di esportare il suo cavallo di battaglia sulle più diverse console e mezzi di comunicazione multimediale. Final Fantasy XIII e Versus XIII sono differenti declinazioni del jrpg ad alto budget pensato per le console casalinghe, nella fattispecie PlayStation 3; mentre Final Fantasy Agito XIII si candida a killer application per il mercato dei telefoni cellulari nipponici.
    Come spiega la softwarehouse, i tre giochi legati dal numero 13 saranno indipendenti gli uni dagli altri, ma condivideranno alcune mitologie ed aspetti comuni, volti a tessere le nuove cronache del cristallo.

    Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti: lo scandalo e l’uscita di Final Fantasy XIII anche su console Xbox 360, le critiche feroci, i rumours sulla fragile esclusività di Versus XIII, l’annuncio del diretto sequel Final Fantasy XIII-2, il cambio di destinazione da smartphone a PlayStation Portable di Agito XIII, il suo rebrand in Final Fantasy Reishiki (“zero”), o Type-0 dalle nostre parti.
    Perché questo cambiamento in corsa del titolo del gioco? Le ragioni sono nebulose: la versione ufficiale vuole che la nascita dell’ipotetica sottoserie Type derivi dal fatto che l’ormai ex Agito condividesse troppo pochi aspetti con l’originale visione legata al capitolo 13 per continuare ad essere associato ad esso anche solo nominalmente. Malignamente però si potrebbe sposare la tesi che ascrive le regioni del cambiamento alle non proprio esaltanti opinioni espresse dal pubblico nipponico su FF13: discostare il nuovo prodotto dall’etichetta non gradita per salvarne le vendite.
    Certo, secondo questo ragionamento anche il successo di Versus XIII potrebbe essere considerato in pericolo dai dirigenti Square-Enix: e infatti si specula che un eventuale insuccesso commerciale di XIII-2 - dove per insuccesso si intende meno di 2.5 milioni di copie piazzate - andrebbe ad influire sulle sorti di Versus XIII, che potrebbe persino trasformarsi in Final Fantasy XV. Immaginazione al galoppo? Forse si, forse no. Ma torniamo in argomento: perché Type-0 dovrebbe interessarci più per ragioni ludiche che per occulte strategie di marketing?

    Guerra e Pace

    La risposta è che già ai tempi in cui lo conoscevamo come Final Fantasy Agito XIII il gioco si presentava come un compendio di elementi estremamente interessanti, che non potevano non catturare l’interesse di ogni amante del genere JRPG.
    Pur avendo perso il numero XIII, precisa il director e writer Hajime Tabata, Type-0 fa ancora parte della Fabula Nova Crystallis: si avrà a che fare con le stesse mitologie sottese a XIII, XIII-2 e Versus XIII, ma da un punto di vista peculiare e più vicino alle problematiche dei protagonisti, l’umanità in eterno conflitto nata dal sangue della dea Etro.
    La storia si propone come un ritorno alle origini ed insieme come una nuova direzione per l’intera serie Final Fantasy: il continente di Oriens è formato da quattro potenti nazioni, ognuna detentrice di un Cristallo dai grandi poteri. Milites, Kogai, Anaze e Rubrum sono i nomi di questi paesi; ognuno di essi teme l’invasione militare da parte degli altri, e pertanto protegge il proprio mistico tesoro in una accademia-roccaforte in cui i giovani vengono addestrati all’arte della magia e della guerra. Bayakko, Genbu, Seiyruy e Suzaku, nomi che fanno riferimento alle costellazioni dell’astronomia cinese, indicano appunto le quattro scuole di magia.
    Il mondo intero attende l’avvento di Agito, divinità che si dice porterà finalmente pace e tranquillità. Ma la situazione precipita quando Milites sferra il suo attacco contro Rubrum usando una nuova tecnologia in grado di neutralizzarne il Cristallo e lasciare quindi il paese senza difese, pronto alla conquista.
    Noi avremo a che fare con un cast di ben 14 personaggi principali! Tra loro contiamo dodici studenti, la Classe Zero dell’accademia Suzaku di Rubrum, ognuno dotato di un approccio differente ai combattimenti. C’è chi adopera carte magiche, chi armi da fuoco, chi le mani nude: il sistema di controllo varierà a seconda dei casi imponendo l’utilizzo dello stick analogico o degli altri pulsanti per selezionare specifiche abilità o per inserire combo di attacchi fisici. Sei ragazze e sei ragazzi: tra loro conosceremo Ace, Queen, Cinque, Seven, Trey, Eight, Nine, Jack ed altri. Il loro numero, nome e ruolo all’interno della trama rimandano alle carte da gioco. A loro si aggiungono due characters di primaria importanza: Machina e Rem, l’uomo e la donna che compaiono nell’artwork promozionale diffuso a Gennaio 2011. “Era il loro destino, e decidere spettava solo a loro: liberi da ogni paura del fato, guardano con coraggio la morte negli occhi”.

    All'armi!

    Type-0 sposa sostanzialmente una struttura che si articola per missioni. La nostra accademia di magia sarà il quartier generale dove verranno assegnate al nostro gruppo delle missioni di vario tipo da portare a termine. Accettato l’incarico, la nostra compagine si sposterà sul luogo prestabilito. Qui potremo scegliere se concentrarci su quanto ci è stato chiesto dai nostri superiori oppure procurar sempre e comunque battaglia per accumulare punti esperienza e crescere di livello.
    L’intera Classe Zero sarà il nostro piccolo esercito personale, e tra loro avremo cura di scegliere chi, di volta in volta, prenderà parte attiva alle battaglie. Se uno dei personaggi in campo esaurisce la propria energia sotto i colpi dei nemici, viene sostituito dalla prima delle “riserve”, e così via fino alla fine dell’elenco dei presenti.
    Il feeling della battaglie vero e proprio promette di essere una versione molto, molto veloce del rodato sistema ATB marchio di fabbrica di Square-Enix. Piuttosto che sulla navigazione dei classici menu contestuali, dovremo fare affidamento direttamente sulle abilità dei nostri personaggi subito visibili a schermo ed associate ai quattro pulsanti sul lato destro della console, secondo uno schema simile a quanto visto nei recenti capitoli portable di Kingdom Hearts. Tuttavia, a differenza di Kingdom Hearts e Crisis Core, l’azione si basa su un party di tre combattenti, di cui solo uno direttamente controllabile dal giocatore.
    Ancora più che sull’uso delle armi a disposizione del personaggio controllato, dovremo imparare a fare affidamento sulle sue abilità magiche: un po’ come faremmo con un normale pezzo di equipaggiamento, le skills magiche possono essere manipolate per modificarne l’efficacia o ridurne i tempi di attivazione. Inoltre viene introdotto un inedito sistema di boost, che può ad esempio permetterci di trasformare la magia Fire nella sua versione più potente Fira o Firaga semplicemente mantenendo premuto il pulsante corrispondente all’incantesimo.
    Come poi visto chiaramente nei trailers, le Invocazioni avranno un ruolo parimenti central: gli eserciti di Oriens ne fanno ampio utilizzo nelle loro missioni. In-game potremo decidere di volta in volta quale Summon portare con noi sul campo di battaglia, scegliendone preventivamente solo una tra quelle che avremo a disposizione. In combattimento potremo poi evocarla e controllarla direttamente come se si trattasse del leader del nostro party; tuttavia la sua presenza in campo è legata ad un timer che scende inesorabile verso lo zero.
    In tale sistema andrà ad integrarsi la particolare declinazione che Type-0 propone del gaming in multiplayer. Il gioco è sostanzialmente un rpg single-player con opzione multigiocatore. Se dovessimo trovarci in seria difficoltà nel corso della nostra partita, ovvero se tutti i componenti del nostro gruppo sono prossimi alla morte, possiamo evitare il game over ospitando in modalità online o infrastruttura un altro giocatore umano che potrà darci una mano col suo party ancora in salute. La possibilità dell’ospite di contribuire alla battaglia avrà una durata massima di tre minuti, scaduti i quali la connessione si interromperà: Mission Ended. Sarà però anche possibile estendere questo tempo limite effettuando azioni di battaglia positive; se poi il giocatore in angustie avrà ancora necessità di essere salvato, potrà sempre ospitare un altro amico.
    Insomma, non certo un classico matchmaking, piuttosto una finestra sempre aperta alla collaborazione tra players. Questo concept doveva apparire molto interessante quando il gioco era pensato per funzionare su telefoni cellulari; oggi però, essendo la piattaforma di riferimento la PSP, il tutto suona piuttosto poco funzionale da mettere in pratica: attendiamo di mettere la mani sul gioco per confermare o smentire tali impressioni.
    Che Final Fantasy Type-0 sia un progetto “di peso” è poi anche evidente dalla necessità di utilizzo di ben due UMD disc. Tabata, afferma bonario, si è battuto con la produzione del gioco affinché la qualità del prodotto finito non avesse nulla da invidiare ai capitoli in HD della Fabula Nova Crystallis. Se l’alta definizione in-game non è un obiettivo conseguibile su piattaforma PSP, si può però agire sulle parti non giocate: questo ha richiesto tra l’altro la conversione delle sequenze narrative in tempo reale in filmati pre-rendered, quindi più definiti ed attraenti ma anche molto più pesanti in termini di spazio occupato sul supporto ottico; di qui l’utilizzo di un disco ulteriore (ogni UMD può contenere fino a 1.8 gigabytes di dati), dato che l’alternativa sarebbe stato tagliare cospicue sezioni dell’avventura vera e propria, soluzione scartata a priori dal director.

    Final Fantasy Type-0 HD Annunciato ormai 5 anni fa contestualmente agli altri ben noti capitoli della famosa Fabula Nova Crystallis, alla sua uscita Type-0 potrebbe senza dubbio essere il gioco per PlayStation Portable dalla gestazione più lunga e complicata, indirizzata verso standard troppo alti per un singolo supporto UMD, passata addirittura per un plateale cambio di nome. Sebbene sia concreto il rischio che la montagna, alla fine, partorisca un topolino, non si può negare che le premesse gettate in questi lunghi anni di attesa siano altisonanti: prepariamoci ad una trama epica ed un impianto di battaglia concepito per assimilare gli aspetti migliori dei vari sistemi basati sulla batta ATB, sperando di non ripetere gli errori di esperienze imperfette come quanto visto in Crisis Core e Final Fantasy XII. L’interesse è alto, la fiducia incondizionata in Square-Enix, forse, un po’ meno. Type-0 uscirà per PSP sul mercato nipponico nel corso della prossima estate; vedremo se raggiungerà anche i nostri lidi entro il 2011 oppure ci sarà da attendere fino al prossimo anno.

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