Anteprima Front Mission The First

Per la terza volta la prima volta: "Front Mission 1st" su Nintendo DS.

Anteprima Front Mission The First
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    Nel 1995, un certo Toshiro Tsuchida si presentò alla Square con il progetto di un nuovo gioco strategico ad ambientazione fantascientifica: Front Mission. Fu il primo capitolo di una lunga serie di lavori del produttore Tsuchida, il quale riuscirà ad acquisire notevole fama, in Giappone così come negli States, grazie anche al numero di console su cui il titolo riuscì ad approdare nelle più diverse forme. Le versioni in stile rpg su Playstation e, più di recente, le versioni on-line, tuttavia, hanno lasciato a bocca asciutta quanti ricordano nostalgicamente lo strategico d'esordio di Tsuchida, e da qui ben si comprende la necessità di dover riproporre il titolo nel 2003 su Playstation 2, con un ottimo remake che soddisfacesse l'animo degli appassionati di vecchia data. A tre anni di distanza da quel fruttuoso salto nel passato, la sfida della console doppio-schermo stuzzica la voglia di perpetrare la tradizione di "Front Mission 1st" attraverso un porting che sappia sfruttare le nuove tecnologie proposte dalla Nintendo.

    Mech, Wanzers e politica

    Alle porte del XXII secolo inizia una guerra tra le due più grandi potenze politiche e militari presenti sul globo: la Oceana Community Union (OCU) e la United States of the New Continent (USN). Gli scontri si consumano tra i solchi creati in terra dai bombardamenti e le assordanti esplosioni dei carri armati. Presidiano le trincee temibili e velocissimi Mech, denominati Wanzer, abbreviazione dal tedesco "Wanderung Panzer", ovvero "carro armato che cammina". Ben si sa, tuttavia, che nei conflitti più imponenti si celano le piccole guerre personali dei soldati e dei generali, animati da sentimenti e atteggiamenti più che umani. Vendetta, rabbia, amore e questioni d'onore spingono affannosamente il corpo dei soldati a premere il grilletto ogni giorno che passa. Avrà mai fine questo conflitto generato da errori diplomatici?

    Non c'è due senza tre

    L'avventura strategica a turni a bordo dei Mech viene ripresa dalle esperte mani della Square Enix che, nel periodo invernale di quest'anno, rilascerà in Giappone il port di "Front Mission 1st" per Nintendo DS. È l'ennesima risposta, insieme agli altri titoli che da circa un mese stanno invadendo gli schermi della nuova console portatile Nintendo, alla carenza di questo genere di giochi, che non rinfrescano gli slot dalle cartucce di "Advance Wars: Dual Strike". Non poteva essere effettuata una migliore scelta da parte di Square Enix per potersi introdurre a livello mondiale sulla scena del DS: "Front Mission" ha una tradizione solida e inattaccabile e di certo riscuoterà un grande successo soprattutto in territorio Giapponese, dove i classici della serie hanno spopolato. La domanda, a questo punto, è se riproporre per la terza volta lo stesso titolo possa annoiare il giocatore medio. Certamente le tecniche che implementano la gestione delle missioni saranno rese più celeri dall'elemento touch-screen, che porrà rimedio all'annosa questione che vede gli strategici su console meno fruibili di quelli per PC per la mancata presenza di un puntatore dinamico; inoltre il doppio-schermo, come da tradizione e come del resto è giusto che sia, servirà a diminuire il numero delle invadenti finestre di statistiche che solitamente appaiono sulla schermata principale coprendo in maniera fastidiosa la visuale di gioco. La demo e gli screen-shot proposti in fase di sviluppo non hanno anticipato quindi nulla di nuovo, nemmeno per quanto riguarda la grafica: tralasciando lo stile dei personaggi, curati come nel primo capito per SNES dal mangaka Yoshitaka Amano (già celebre per i lavori come character designer di "Final Fantasy"), non si noteranno variazioni nemmeno sulla grafica isometrica 2d originaria (le immagini riportate in questa pagina risalgono infatti alla versione per SNES). Piacevolmente intaccato anche il sistema di gioco e di organizzazione delle unità: i turni si susseguiranno linearmente in azioni alternate tra le fazioni in campo, e i movimenti delle unità saranno effettuati su mappe quadrettate semplici da gestire. I singoli Mech, inoltre, verranno progettati, costruiti e personalizzati dalla mano del giocatore, che potrà avvalersi di potenziamenti utili per la tattica di gioco o per il semplice scontro a fuoco. Implementi all'originale riguarderanno perlopiù, da quanto dichiarato dalla casa produttrice, il numero di personaggi, in aumento grazie anche all'inserimento di taluni nomi provenienti da altri capitoli di "Front Mission". Ignoto è il destino che spetta ad una possibile modalità multiplayer, infatti non vi sono ancora informazioni per quanto riguarda l'utilizzo di wireless o opzioni che facilitino l'accesso a più di un giocatore.

    Front Mission The First Come già detto l’uscita in territorio nipponico è prevista per questo inverno. Tuttavia, come è accaduto per altri capitoli di “Front Mission”, l’esportazione verso America e Europa non ha ancora una data precisa e rischia di venire persino bloccata, limitando il titolo al mercato giapponese. Lasciando da parte quelle che possono essere le difficoltà di reperimento del gioco, “Front Mission 1st” merita di esser rivisto in una nuova ottica e con nuove dinamiche di interazione. Le incertezze sul titolo troveranno soluzione solo alla sua uscita ufficiale, che farà luce chiarificatrice sulle numerose domande su cui Square Enix fino ad oggi ha gettato ombra.

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