Anteprima Ghost Pirates of Vooju Island

Tre spassosi fantasmi-pirati alla ricerca dei loro corpi rubati da una potente maga vooju

Anteprima Ghost Pirates of Vooju Island
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  • In questi ultimi tempi, per nostra fortuna, il genere avventure grafiche è tornato a nuova vita, grazie soprattutto all’impegno di varie software house che credono ancora nelle potenzialità di questa antica categoria ludica. Dopo il seguito delle avventure piratesche di Monkey Island, un altro titolo cerca di ripetere tale successo sfruttando lo stesso tipo di ambientazione: il mondo dei pirati.
    L’avventura è stata sviluppata dai ragazzi di “Autumn Moon Entertainment”, software house fondata nel 2004 da alcuni ex dipendenti Lucasarts, tra cui spicca Bill Tiller, una delle menti dietro a “Curse of Monkey Island”. Le attese per questo nuovo prodotto, tra egli stimatori del genere, sono molto alte, visto anche l’ottimo precedente lavoro del team: “A Vampyre Story”.

    Trama

    Nel più classico scenario a sfondo piratesco troviamo i nostri tre improbabili protagonisti: lo stregone Papa Doc, il cuoco di bordo Blue Belly e la “piratessa” Jane Starling, intenti nelle loro attività quotidiane preferite e ignari dei tremendi accadimenti che stanno per accadere. La ex moglie di Papa Doc, anche lei sacerdotessa Vooju, intenzionata a vendicarsi del suo “non piu’ marito”, scaglia sui tre sfortunati una potente maledizione che separa le loro anime dai corpi, lasciandoli così a vagare per il mondo come fantasmi, senza che nessuno possa né sentirli né aiutarli. Lo scopo del gioco, almeno nella prima parte, sarà quello di trovare un modo di invertire la maledizione per riacquistare i propri corpi mortali. Ma qualcosa di ancora più sinistro attende i nostri intrepidi pirati: non solo il loro destino sarà in pericolo ma anche quello del loro intero mondo.

    Tre allegri pirati morti

    Come poco sopra accennato i nostri tre protagonisti sono fantasmi in un mondo di esseri viventi;, e questo stato determinerà molte limitazioni.
    Prima tra tutte, il non poter comunicare con nessun personaggio del mondo dei vivi; stesso discorso anche per gli oggetti_ la nostra interazione sarà molto limitata, potremo al massimo spostare leggermente qualche piccolo soprammobile. Al contrario, però, la vita da ectoplasmi ha i suoi vantaggi. Su tutti, quello di poter comunicare con gli evanescenti compagni anche se questi si trovano a grande distanza. Così, quando ad esempio ci troviamo di fronte ad un oggetto sensibile (più genericamente conosciuto in ambito avventure come “hot spot”), e possibile chiedere informazioni istantaneamente ai due amici, ovunque essi si trovino, condividendo così le conoscenze acquisite nelle peregrinazioni. Inutile dire che nel meccanismo di progressione lineare tipico delle avventure grafiche, la necessità di scoprire qualche dettaglio con un personaggio per poi condiverlo con i compagni può aprire scenari abbastanza intricati, a tutto vantaggio della complessità elucubrativa dell'avventurae . Ancora più estremo e radicale è invece il sistema di interazione con l’ambiente; come già accennato non potremo prendere nessun oggetto quindi tutto quello che ci rimane da fare è cercare attraverso particolari azione di influenzare il “vivo” più prossimo per fargli compiere quello che ci interessa. Un'ottica abbastanza nuova per inquadrare gli enigmi, che assumono così un sapore assolutamente unico. Certo, in fase di review ci sarà da valutare la loro complessità e la qualità della logica sottostante. Un ultimo appunto per quanto riguarda gli spostamenti; essendo fantasmi non esistono barriere architettoniche che ci possono fermare, ma basta un po’ di sale per terra per far si che il nostro cammino abbia una brusca interruzione. Anche da questo punto di vista, dunque, il titolo si mostra creativo come non mai, dando davvero l'impressione al giocatore di trovarsi di fronte ad un prodotto fresco, soprattutto dal punto di vista concettuale.

    Anche la parte tecnica sembra attestarsi sul alti livelli, visto che il motore che muove l’intera avventura è lo stesso di "A Vampyre Story”, con qualche piccolo miglioramento: le ambientazione sembrano ottimamente riprodotte e con una scelta cromatica molto azzeccata e sgargiante, cosi come anche le “texture” dei vari personaggi, principali e non.

    Ghost Pirates of Vooju Island Ghost Pirates of Vooju Island è un'avventura atipica che porta con se molti elementi originali ed intriganti. Le meccaniche di gioco risultano molto particolari, ed è opportuno avvertire gli utenti proprio di questa estrema lontanaza dagli schemi classici, che potrebbe far storcere il naso a molti. Non resta che aspettare poco più di un mese per sapere se il genere delle avventure grafiche sarà rivoluzionato da questo intrigante prodotto oppure se le grandi novità risulteranno un fuoco di paglia, magari spento da una qualitò degli enigmi non esaltante. Restate con noi per scoprire la verità.

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