God of War: Anteprima della nuova avventura di Kratos

God of War per PlayStation 4 torna a mostrarsi all'E3 di Los Angeles con un gameplay trailer di quasi sei minuti.

God of War
Anteprima: PlayStation 4
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • PS4 Pro
  • Il tempo degli spettacoli è finito, ed ora che lo showfloor è finalmente aperto, viene il momento di raccogliere i frutti di questo E3 2017. Vista anche l'assenza di nuovi annunci-bomba alla conferenza di Sony, God Of War resta di diritto in testa alla nostra lista dei desideri. E scusate se è poco. L'anno scorso, i Santa Monica se ne erano usciti con un gameplay-reveal sensazionale, mirabolante, di quelli che -da soli- sono in grado di ribaltare le opinioni delle folle, e che riuscirebbero a far comprare una PS4 anche alla nonna di Phil Spencer. Come era giusto aspettarsi anche quest'anno, Cory Balrog e soci non si sono affatto risparmiati, portando sul palco dello Shrine Auditorium, un altro gameplay trailer da capogiro, della durata di ben sei minuti.
    Si è respirata un'aria diversa, non solo per la nuova (e stupenda) ambientazione Norrena, ma anche per una miriade di piccole rivoluzioni che hanno conferito a Kratos un volto nuovo, senza dubbio più moderno e adatto a questa generazione. Come un orso con il miele, noi di Everyeye non vedevamo l'ora di metterci le mani sopra, e così ci siamo presentati in anticipo al booth Sony, pronti ad imbracciare la pesante ascia del protagonista.
    Speranza malriposta, perché purtroppo per noi non c'è stato alcun hands on, e nemmeno una versione estesa ed approfondita del trailer mostrato in conferenza. Per fortuna, a farci compagnia durante l'ennesima visione dello stesso video, c'era il Creative Director, e così abbiamo potuto sommergerlo di domande, facendoci raccontare una valanga di informazioni e di curiosità su quella che sembra prospettarsi la più grande delle avventure di Kratos.

    Father and Son

    Avevamo un sacco di interrogativi; sul combat system, sulla storia, sul ruolo del ragazzino chiamato Atreus, e non appena la proiezione è finita, abbiamo aperto le danze. Innanzitutto ci premeva chiarire la grandezza delle location e la loro natura, perché in effetti le sequenze mostrate parevano suggerire un mondo aperto, per la prima volta nella saga. Balrog ci ha risposto che non si tratterà certo di un open world, poiché sarebbe troppo al dì fuori delle logiche, piuttosto si tratterà di aree a progressione principalmente lineare, ma comunque vastissime, ricche di segreti e di zone opzionali da esplorare. "vogliamo che il giocatore venga ricompensato per la sua curiosità, vogliamo che viva in prima persona gli spostamenti all'interno del mondo che abbiamo creato, perché questo è lo scopo di un adventure game."

    L'avventura intesa come concetto fondante. Come peregrinazione stremata, crepuscolare. Come meraviglia, spesso anche sofferta, della scoperta dell'ignoto. Il viaggio di Kratos è una fuga e una migrazione "forzata" verso un mondo nuovo e ostile, in poche parole: è l'archetipo dello "straniero in terra straniera". Ci parlano di una oscura incombenza che attanaglia il protagonista, una scadenza, che volge lo sguardo verso una responsabilità primaria. È Atreus, il figlio, che deve in un certo senso venire al mondo una seconda volta. Deve crescere ed abituarsi alla guerra, alla rabbia, e imparare così a sopravvivere. E sappiamo bene quanto il legame padre/figlio sia potente a livello narrativo, quanto sia capace di creare un legame diretto con il giocatore, senza scadere nel banale.
    Eppure a noi tutti veniva da chiederci quale sarebbe stato il ruolo del ragazzino, e soprattutto fino a che punto avrebbe inciso sul gameplay tradizionalmente brutale della saga. Per fortuna, con un sorriso e una battuta, ci siamo sentiti dire che in nessun modo Atreus ci intralcerà; non ci saranno missioni di protezione, né tantomeno sessioni di babysitteraggio. Il team vuole che il giovane comprimario sia un'estensione di Kratos, e mai un fardello da trasportare. Ci aiuterà moltissimo durante gli scontri, ed avrà addirittura un tasto dedicato con cui potremo gestirlo nella mischia, ordinandogli azioni specifiche che completano il combat system. Questo emerge infatti già dal trailer, quando Atreus salta in groppa ad un nemico, distraendolo e bloccandolo. L'idea ci piace molto, soprattutto perché ci è stato assicurato che gli scontri non subiranno alcun rallentamento (come invece speculava qualcuno), piuttosto si evolveranno in una forma nuova, se vogliamo, quasi più intima e viscerale di quanto visto nei precedenti capitoli.
    Importantissima sarà la nuova gestione della rabbia, o meglio il controllo di quest'ultima, che pare sarà il leitmotiv di questo capitolo. Sarà presente il rage meter, e l'innesco sarà disponibile in ogni momento, e ciò è traducibile in una maggiore libertà durante gli scontri, soprattutto con i nemici più grandi. La scelta del timing sarà centrale, così come anche l'idea di un risparmio delle proprie risorse, al fine di garantirsi la sopravvivenza. Anche i quick time event (o se preferite le finishing moves), saranno ovviamente presenti e ci è stato assicurato che saranno spettacolari come non mai, sono però previsti dei cambiamenti, di cui ancora non sappiamo molto, ma pare che si evolveranno anch'essi in una formula più libera.

    Su questioni di tipo tecnico, invece, oramai non discutiamo neanche più: God Of War raggiunge nuovi standard in quasi tutti gli aspetti grafici, mettendo in campo un livello di dettaglio ed una regia davvero impareggiabili. L'art design, per quello che abbiamo potuto ammirare, è ancora una volta superbo.
    Discutevamo proprio di questo con i ragazzi dei Santa Monica; dello stile stravagante delle armature, che a volte sembra quasi in disaccordo con l'immaginario Norreno, ci è venuto in mente anche di chiedere chi sono quelle due figure buffe che compaiono ad un certo punto nel trailer. Ebbene, pare che si tratterà di due nani, che oltre ad essere presenti a più riprese durante l'arco narrativo, saranno anche i responsabili degli upgrades o dell'equipaggiamento. Poca cosa, direte voi, ma se mettete questa piccola curiosità insieme a tutte le altre, vi accorgerete che il nuovo God of War nasconde un'anima incredibilmente rivoluzionaria, ed ogni dettaglio sembra essere un concentrato unico di stile ed eleganza. Qui su Everyeye diciamo spesso che le esclusive Sony hanno quel qualcosa che le fa brillare più della concorrenza, ma in questo caso, più che la classica scintilla, è piuttosto un metaforico incendio.

    God of War God of War a questo E3 2017 si lascia desiderare, ma non provare. Un dispiacere -per fortuna- sanato da una interessantissima intervista con il Creative Director del titolo. Abbiamo scoperto moltissime informazioni e curiosità, e tutte non hanno fatto che aumentare a dismisura il nostro hype. Il giovane Atreus, ad esempio, sembra essere una figura centrale non solo per la storia, dove compenserà la brutalità di Kratos con la sua innocente dose di umanità, ma anche per il combat system, in cui si integrerà in maniera fluidissima ed efficace. In altre parole, rivestirà un ruolo complementare rispetto al protagonista. Insomma, grazie a tutte queste risposte, l’alone di mistero intorno a God of War comincia a diradarsi; l’attesa, d’altra parte, si fa quasi insopportabile, per quello che potrebbe essere -davvero- il capolavoro assoluto del team di Santa Monica Studio. L’appuntamento è fissato per un generico “early 2018”, e questa volta non vogliamo sentir parlare di ritardi, vero?

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