Hellblade: Senua's Sacrifice Anteprima

Hellblade di Ninja Theory torna a far parlare di sé dopo un prolungato silenzio. Siete pronti ad avventurarvi nell'instabile mente di Senua?

Hellblade: Senua's Sacrifice Anteprima
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Switch
  • PS4 Pro
  • È da un po' che non sentivamo parlare dei Ninja Theory e del loro Hellblade. L'ultima volta che abbiamo potuto provare con mano il nuovo titolo dello studio inglese eravamo a Colonia, per l'edizione 2015 della celebre Gamescom. Nella piccola stanza preparata dal team di sviluppo avevamo potuto testare con mano un progetto davvero interessante, un action adventure in terza persona nel quale avremmo esplorato i meandri della mente instabile e malata della protagonista, in una tragica discesa verso l'inferno.
    Atmosfera e mistero quali ingredienti principali di una produzione decisamente ambiziosa, che mira a sovvertire gli equilibri produttivi dell'industria videoludica, rendendo i confini che separano indie e tripla A sempre più labili, assicurando un'esperienza in grado di vantare gli stessi valori produttivi di giochi più blasonati, contenendo quanto più possibile i costi con un processo di sviluppo attento e mirato. A distanza di qualche tempo, finalmente, il velo di segretezza posto sul seguito spirituale di Heavenly Sword sembra pronto ad essere rimosso: Hellblade: Senua's Sacrifice dovrebbe raggiungere gli scaffali virtuali di Steam e del PSN entro l'anno. In attesa di conoscere una data di pubblicazione precisa il team ha condiviso nuove e preziose informazioni su di un progetto che continua a rivelarsi davvero interessante, ma che ha ancora molto da dimostrare.

    Un viaggio disperato

    È una storia tragica quella della giovane Senua, protagonista assoluta dell'oscuro viaggio che saremo chiamati a vivere in Hellblade. La ragazza appartiene al clan dei Pict, popolazione stanziata nel nord della Scozia sino al 790 D.C., anno in cui l'invasione dei vichinghi condannò il clan all'estinzione. Conosciuti per i lunghi capelli raccolti in stilosi dreadlock e per le fantasiose tinture con cui ornavano la propria pelle, i Pict abitavano in pacifici villaggi, d'improvviso rasi al suolo dalla ferocia dei guerrieri scandinavi, ed in tale contesto Senua si ritrova suo malgrado unica superstite della mattanza. Come se vedere annientati i propri affetti non fosse già abbastanza, Senua deve lottare contro un'acuta forma di schizofrenia che la tortura sin da bambina, una malattia che è riuscita a combattere e contrastare solo grazie al supporto del suo amato Dillion. Eppure l'avvento improvviso dei vichinghi strappa alla giovane anche l'ultimo scampolo di normalità in una vita già duramente provata dalla malattia: gli invasori catturano Dillion e lo uccidono, sacrificandolo per ingraziarsi i favori della dea Hela. Il dolore e la sofferenza annullano il già instabile equilibrio psicologico di Senua, trascinandola in una psicosi che assume i contorni dell'incubo, con la ragazza convinta che l'esercito nemico sia indissolubilmente legato al mondo delle tenebre, popolato da demoni sanguinari stanziati nel regno di Hela; l'inferno, il Niflheim. Senua si lancerà allora in una difficilissima missione di odio e vendetta, convinta che distruggendo Hela e la sua prole l'amato Dillion potrà tornare in vita. La malattia mentale che avvinghia la protagonista nel suo letale abbraccio distorce la realtà circostante, trasformandola in un vero e proprio luogo di morte abitato da creature mostruose: questo almeno è quello che gli occhi di Senua registrano, mentre la ragazza avanza tra le fila di nemici in realtà molto più umani di quanto non possa sembrare all'apparenza. Il team ha lavorato duramente nel ricreare il dramma di una mente logorata da una forza oscura e non sempre comprensibile quale quella della schizofrenia, cercando di contestualizzare la malattia, i sintomi e le sue manifestazioni con enorme cura e sensibilità.

    Hellblade vuole essere innanzitutto un'esperienza narrativa d'impatto, cruda, senza compromessi: un obiettivo ambizioso, che Ninja Theory ha deciso di perseguire affidandosi alla consulenza e alle preziose conoscenze di importanti psichiatri, così da essere certi di ricostruire un viaggio di fantasia tristemente verosimile se paragonato alle difficoltà a cui i malati vanno incontro. Oltre ad allucinazioni di tipo visivo, Senua dovrà lottare contro gli scherzi di una mente che più volte accoglierà i riverberi di voci diverse, ognuna pronta a rivestire un ruolo ben preciso: di tanto in tanto capiterà di ascoltare i preziosi consigli di Druth, Pict catturato dal nemico quando Senua era ancora molto giovane, e che una volta fuggito dalla prigionia ha condiviso con la protagonista i traumi e le paure di un'esperienza difficile da dimenticare. La figura di Druth potrebbe rivestire un ruolo di grande importanza all'interno dell'economia narrativa del titolo, fungendo da vera e propria enciclopedia grazie alla quale approfondire e conoscere usi e costumi di un popolo sconosciuto quale quello vichingo. Ma non tutte le voci che affolleranno la mente di Senua saranno pronte ad aiutarla: alle volte toccherà a Shadow prendere la parola, un'entità molto negativa che si ciberà delle poche certezze e della flebile speranza alla quale Senua si aggrappa, rappresentando l'incarnazione di una figura paterna sempre fredda e distante, sempre pronta a disprezzare le debolezze di una figlia ritenuta semplicemente pazza. Non mancheranno infine le tre Furie, personalità in perenne conflitto tra loro, sempre pronte a disorientare il giocatore con falsi consigli: la metafora di un'anima confusa, a tratti perduta nel buio e nel frastuono della follia, quale quella della povera Senua di fatto è.

    Oltre la follia

    Hellblade, lo ribadiamo ancora una volta, vuole imporsi come un'esperienza di stampo prettamente narrativo, calando il giocatore negli scomodi panni di una protagonista in perenne lotta con sé stessa e con la propria labile mente, in una realtà dai contorni distorti che si nasconde dietro una coltre d'incubo per mascherare l'efferatezza e la crudeltà di cui l'uomo è capace. Ciò non vuol dire che non mancheranno momenti in cui la formula di Hellblade si arricchirà con sequenze di gameplay votate all'azione o alla risoluzione di enigmi ambientali. La struttura dei combattimenti risulta oggi piuttosto invariata rispetto a quella che avevamo potuto testare con mano nel 2015, con Senua impegnata a contrastare i demoni della propria mente alternando attacchi rapidi e attacchi pesanti.

    Durante gli scontri potremo inoltre caricare progressivamente una barra dedicata al "focus", potere da utilizzare all'occorrenza per poter rallentare il tempo e gestire con maggiore calma gli assalti nemici. Inaspettatamente, a supportarci troveremo anche le fastidiose Furie, le quali in più di un'occasione potrebbero segnalarci i movimenti del nemico, così da consentirci di sventare eventuali manovre d'accerchiamento. Per quanto le sequenze d'azione rivestiranno un ruolo centrale nell'economia del titolo, l'esperienza offerta da Hellblade sarà generalmente riflessiva, caratterizzata da ritmi più lenti e ragionati, e da enigmi anch'essi contestualizzati alla malattia che grava su Senua. Il team ha infatti scoperto che una delle dinamiche ricorrenti della schizofrenia risiede nell'impedire al malato di associare in maniera lineare la realtà che lo circonda alle percezioni che la mente registra, per un rapporto di "cause - effetto" del reale completamente stravolto. Ecco che ad esempio, dopo aver osservato alcune rune, Senua ricorderà con particolare attenzione la forma di quest'ultime, quasi come si fosse impressa a fuoco sulla retina: toccherà allora studiare con cura l'ambiente circostante per scovare elementi che ne riproducano la fisionomia, così da superare l'ennesimo ostacolo costruito dalla tormentata mente. Piccole prove d'arguzia, che costituiranno però un ulteriore passo verso l'inferno e l'ignoto che ci attendono nel cuore del regno di Hela.

    Hellblade Senua's Sacrifice Hellblade Senua’s Sacrifice torna a far parlare di sé dopo un silenzio prolungato. L’ambizioso progetto targato Ninja Theory ha tutte le carte in regola per imporsi come una delle esperienze videoludiche più ricercate e interessanti degli ultimi anni, grazie ad un concept accattivante, originale, che unisce la crudezza e la violenza della mitologia nordica ai drammi universali e senza tempo di una malattia subdola e crudele quale la schizofrenia. Viaggiare in un mondo distorto, una realtà mascherata da incubo, e osservarne gli indefiniti contorni attraverso gli occhi di un personaggio inusualmente caratterizzato quale Senua si preannuncia un’esperienza decisamente elettrizzante, originale, ma anche rischiosa. Il team vuole proporre un titolo che offra al giocatore tutti i valori produttivi di un tripla A, senza soffocare una visione creativa che troppo spesso al giorno d’oggi è costretta a pesanti compromessi dal dio denaro. Un obiettivo non semplice da perseguire, che ad oggi sembra raggiunto solo in parte da un titolo che continua a trasmettere incertezze in determinati ambiti, uno su tutti quello dei combattimenti, macchinosi e poco dinamici, caratterizzati da un feeling tutt’altro che memorabile. Impossibile ovviamente abbandonarsi ad un giudizio puntuale in questa sede; quel che possiamo affermare con certezza è che Hellblade potrebbe rivelarsi l'ennesimo titolo da non perdere in un 2017 che ha già dato tantissimo in quanto ad eccellenza. Ma la produzione di Ninja Theory dovrà rivelare una sostanza che vada ben oltre l’originalissimo concept alla base del progetto: rimanete sintonizzati sulle nostre pagine per scoprire il destino della coraggiosa Senua e dell'ambiziosa visione creativa di Ninja Theory.

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