Hitman Blood Money Anteprima: l'Agente 47 sta per tornare in azione

Stringete bene il nodo della cravatta. 47 sta per tornare.

Hitman Blood Money Anteprima: l'Agente 47 sta per tornare in azione
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • Xbox 360
  • Pc
  • Siamo tutti un po' sicari, ma nessuno di noi ha lo stile di Agente 47.

    Sta per tornare il sicario dalla testa pelata e il codice a barre sulla nuca. Ma sarebbe un errore ricordasi di Hitman solo per questi particolari. Un po' come quando si identifica un luogo o una persona solo in base ad alcuni stereotipi, anche per Hitman ci sono tante altre cose da apprezzare o, in misura inferiore, criticare. La saga sviluppata da IO Interactive ha da sempre saputo fornire un ottimo gioco d'azione stealth; in Hitman, infatti, al giocatore veniva chiesto di calarsi nei panni di un sicario al quale era stato assegnato il compito di uccidere un determinato obbiettivo, lasciando al giocatore stesso la decisione se adottare un approccio spregiudicato e più votato all'azione pura e semplice, o una tecnica stealth. Come pochi altri titoli sanno fare, Hitman lascia veramente al giocatore l'arduo compito di scegliere se essere silenziosi e mortali o meno. L'intenzione degli sviluppatori è abbastanza evidente: potendo scegliere lo stile da adottare, che comunque non è vincolato da nessuna scelta netta e definitiva (ma semplicemente dal gameplay puro e semplice), il gioco incrementa la propria longevità in modo esponenziale e alcuni punti particolarmente ostici possono essere superati, se lo si desidera, con una certa facilità. Ad esempio, essere silenziosi e passare inosservati è sicuramente molto appagante, ci potrebbero essere, però, dei momenti in cui operare nell'ombra può essere particolarmente difficoltoso, in queste occasioni l'Agente 47 potrà sempre mettere da parte l'anonimato e sparare a tutto ciò che si muove, semplificando di molto l'esperienza di gioco.

    Si, la cravatta è rossa. Rosso sangue.

    Dopo gli ottimi Hitman 2: Silent Assassin e Htiman: Contracts è giunto il momento di tornare a sgusciare tra le ombre, travestirsi se necessario, colpire nel buio e raccogliere i soldi sporchi di sangue. Il sottotitolo Blood Money (letteralemente: soldi ottenuti illegamente e/o a causa di uno spargimento di sangue), oltre a ricordarci che questo gioco non è adatto ai più piccoli a causa di una significativa presenza delle più svariate forme di violenza, introduce un aspetto totalmente nuovo nella saga. Per la prima volta, infatti, l'andamento del gioco, e in particolare quanto più l'azione sarà stealth, influenzerà il proseguimento dell'avventura. Ma procediamo con ordine.
    La novità più significativa è il "Notoriety System": in base ad una serie di paramentri (numero di allarmi attivati, cadaveri scoperti...) la CPU stabilirà quanto l'azione di gioco sia stata furtiva. Se l'Agente 47 durante l'azione si rende protagonista di una carneficina, pur portando a termine il proprio compito, vedrà le sue "gesta"ottenere la prima pagina dei giornali e, a causa di questo, riceverà un minor compenso monetario. Se, invece, l'alter ego cattivo di Solid Snake riuscirà a portare a termine il proprio incarico senza destare troppa attenzione, verrà premiato con una maggiore quantità di banconote.
    Com'è deducibile in modo abbasta ovvio, guardagnare una maggior quantità di denaro non avrebbe molto senso se non ci fosse un modo sensato di spenderlo. In Hitman: Blood Money ci sono due modi sensati di spendere i soldi. Gli sviluppatori hanno dichiarato che al termine di ogni missione sarà data al giocatore la possibilità di scegliere se comprare nuove armi, potenziare quelle già in possesso o aquisire nuove o maggiori informazioni circa il prossimo obbiettivo, in questo modo quindi Hitman si cosparge di una tonalità strategica che va al di là della semplice e singola missione, ispessendo l'attività ludica e incrementando il senso di immersione nell'azione... o almeno queste sono le intenzioni.
    Alla fine dei conti, quindi, sembrerebbe che Blood Money non introduce niente di fondamentalmente nuovo nel mondo dei giochi d'azione; il concetto di un diverso pagamento in base alla prestazione effettuata, e il modo di spendere i soldi guadagnati in un modo piuttosto che un altro, erano già presenti in, per esempio, Mercenari, ma ci sono ragioni di ritenere che il nuovo Hitman sarà in grado di migliorare questa feature e di sfruttarla appieno. Il Notoriety System infatti non influenzerà esclusivamente la retribuzione alla fine di ogni missione ma anche la fama (indesiderata) che cadrà sull'Agente 47 dopo ogni uccisione più o meno pubblica. In altre parole, gli sviluppatori hanno affermato che se durante una missione attireremo l'attenzione in modo eccessivo, in quella successiva anche i normali civili potranno riconoscerci e dare l'allarme.

    Non solo pistole, non solo codici e allarmi. C'è anche una storia... da qualche parte li nel mezzo.

    Sebbene le storie che accompagnano questo genere di videogiochi fanno spesso desiderare, ad un insofferente giocatore, che la storia non ci sia affatto, data la (eufenismo) semplice e banale prevedibilità di alcuni frangenti, le speranze che Blood Money abbia effettivamente una trama credibile e coinvolgenete forse non sono mal riposte. Se Contracts si presentava senza una trama logica alle sue spalle (e ad ogni modo non se ne sentiva il bisogno più di tanto) Blood Money promette di fare di meglio e di svelarci, una missione alla volta, le avventure di un Agente 47 in pericolo, braccato e lasciato senza i suoi colleghi dell'ICA Agency. La storia è ambientata, per la maggior parte, negli Stati Uniti, a Las Vegas per la precisione, ma sembra che alcune missioni saranno ambientate in una villa fra le Montagne Rocciose e una a Parigi, nel Teatro dell'Opera.
    Dagli screen rilasciati si nota come la cura per il dettaglio grafico, già molto elevata nei precedenti capitoli, sia stata incrementata fino a raggiungere ottimi livelli. Ovviamente, però, è necessario attendere che il prodotto finito sia pubblicato per poter apprezzare a pieno gli sforzi degli sviluppatori e poter giudicare come il comparto grafico si comporta. Stesso discorso per il settore audio, la colonna sonora è opera dell'Orchestra Sinfonica di Budapest con la collaborazione di Jesper Kyd (che ha già lavorato ai precedenti Hitman). Lo stesso Kyd è l'autore di alcuni pezzi di musica elettronica, che dovrebbero aiutare a completare l'atmosfera tetra e fredda tipica delle avventure dell'Agente 47.

    Hitman: Blood Money Al sicario in completo nero e cravatta rossa, testa calva e caratteristico codice a barre, è stato ordinato di intrufolarsi nelle case Europee intorno ai primi giorni di Febbraio. Se non ci saranno intoppi di sorta e l'Agente 47 sarà quello che abbiamo salutato nell'ultima rocambolesca missione Parigina di Contracts, e se il Notoriety System funzionerà nella realtà come probabilmente funziona nelle menti dei programmatori di IO Interactive, è molto probabile che all'eroe solitario verrà riservara un'accoglienza particolarmente calorosa.

    Che voto dai a: Hitman: Blood Money

    Media Voto Utenti
    Voti: 89
    7.5
    nd