L'attuale generazione di console è stata concepita per sfruttare appieno la modalità online, in grado di garantire agli utenti un'esperienza di gioco condivisibile con migliaia di giocatori in tutto il mondo; ma, ahimè, il tasto "online" è il più delicato quando si parla di GameCube, poiché la console Nintendo è forse l'unico sistema della triade a 128 bit che non è ancora in grado di offrire un servizio online che si possa considerare tale. Ciononostante, i progetti in questo senso iniziano a prendere forma, e promettono addirittura rivoluzioni nel modo di concepire il multiplayer di massa: parliamo, in questo caso, di Homeland, nuovo MMORPG della Chunsoft.
La rivoluzione in rete.
Più che un classico MMORPG, Homeland si presenta come un ibrido di vari generi, un curioso mix di avventura, RPG e "god-game" alla Black and White. Il nuovo e ambizioso progetto della Chunsoft uscirà su due dischi, uno contenente l'avventura in single-player e l'altro la versione online; questa scelta è dovuta con molta probabilità al fatto che il tipo di esperienza online che Homeland offrirà sarà piuttosto singolare e potrebbe rivelarsi un successo come un colossale buco nell'acqua. Perché mai temere una simile eventualità? Cerchiamo di spiegare meglio in cosa consiste questo progetto nella sua incarnazione online, nonostante le scarse informazioni in nostro possesso. Traendo spunto dai GDR da tavolo come Dungeons & Dragons, Homeland porrà il giocatore nei panni del cosiddetto "dungeon master", colui che supervisiona e stabilisce le regole nel microcosmo da lui stesso creato. A tal proposito, in Homeland sarà possibile non solo creare dei piccoli mondi su livelli predefiniti, ma si potrà ridefinire la pianta dei villaggi, così come il numero di abitanti, dialoghi e oggetti di vario genere, oltre agli scontri con i nemici. In poche parole, Homeland sarà dotato di una sorta di RPG-Maker personale che vi permetterà di creare e condividere il vostro mondo con altri utenti. Ci troviamo di fronte a un progetto molto insolito, che funziona sfruttando il famoso Peer2Peer, dove il vostro GameCube diventerà un server in grado di ospitare circa 30 giocatori. Grazie al MassplayerSystem dell'azienda giapponese MultiTerm (già sfruttato da altri giochi), Homeland potrà servirsi di un sistema di connessione che trasforma il GameCube in un piccolo server, mettendo in comunicazione tra loro più giocatori attraverso la tecnologia P2P, molto utilizzata per il file-sharing. Grazie a questo sistema, potrete creare le vostre avventure personali e pubblicarle all'interno di una lista online in modo da renderle disponibili a chiunque voglia connettersi al vostro Cubo-server. Ovviamente Chunsoft ha pensato anche alla necessità di comunicare, fondamentale in questo genere di giochi; per questo motivo chat e servizio e-mail sono garantiti, in modo da stabilire un contatto diretto tra amministratore e utenti per eventuali richieste di miglioramenti, aggiornamenti, aggiunte e qualsiasi domanda pertinente al microcosmo si voglia porre. A questo punto ci si chiede se un progetto tanto massiccio potrà funzionare (soprattutto in occidente), considerando anche il fatto che colui o colei che sarà il "dungeon master" della situazione dovrà garantire la propria disponibilità in ogni momento; prendendo in esame il Bel Paese, poi, siamo consapevoli di quanto la banda larga sia poco diffusa. Considerato che Homeland fa parte di quei giochi molto particolari con un piccolo bacino d'utenza, quindi "di nicchia", non c'è molto ottimismo riguardo una sua reale uscita in occidente. La sua duplice natura di avventura in singolo e gioco online, però, ci permette di sperare.
Anteprima Homeland
Leggi la nostra anteprima e le novità sul videogioco Homeland - 2233
Online, questo sconosciuto.
L'attuale generazione di console è stata concepita per sfruttare appieno la modalità online, in grado di garantire agli utenti un'esperienza di gioco condivisibile con migliaia di giocatori in tutto il mondo; ma, ahimè, il tasto "online" è il più delicato quando si parla di GameCube, poiché la console Nintendo è forse l'unico sistema della triade a 128 bit che non è ancora in grado di offrire un servizio online che si possa considerare tale. Ciononostante, i progetti in questo senso iniziano a prendere forma, e promettono addirittura rivoluzioni nel modo di concepire il multiplayer di massa: parliamo, in questo caso, di Homeland, nuovo MMORPG della Chunsoft.
La rivoluzione in rete.
Più che un classico MMORPG, Homeland si presenta come un ibrido di vari generi, un curioso mix di avventura, RPG e "god-game" alla Black and White. Il nuovo e ambizioso progetto della Chunsoft uscirà su due dischi, uno contenente l'avventura in single-player e l'altro la versione online; questa scelta è dovuta con molta probabilità al fatto che il tipo di esperienza online che Homeland offrirà sarà piuttosto singolare e potrebbe rivelarsi un successo come un colossale buco nell'acqua. Perché mai temere una simile eventualità? Cerchiamo di spiegare meglio in cosa consiste questo progetto nella sua incarnazione online, nonostante le scarse informazioni in nostro possesso. Traendo spunto dai GDR da tavolo come Dungeons & Dragons, Homeland porrà il giocatore nei panni del cosiddetto "dungeon master", colui che supervisiona e stabilisce le regole nel microcosmo da lui stesso creato. A tal proposito, in Homeland sarà possibile non solo creare dei piccoli mondi su livelli predefiniti, ma si potrà ridefinire la pianta dei villaggi, così come il numero di abitanti, dialoghi e oggetti di vario genere, oltre agli scontri con i nemici. In poche parole, Homeland sarà dotato di una sorta di RPG-Maker personale che vi permetterà di creare e condividere il vostro mondo con altri utenti. Ci troviamo di fronte a un progetto molto insolito, che funziona sfruttando il famoso Peer2Peer, dove il vostro GameCube diventerà un server in grado di ospitare circa 30 giocatori. Grazie al MassplayerSystem dell'azienda giapponese MultiTerm (già sfruttato da altri giochi), Homeland potrà servirsi di un sistema di connessione che trasforma il GameCube in un piccolo server, mettendo in comunicazione tra loro più giocatori attraverso la tecnologia P2P, molto utilizzata per il file-sharing. Grazie a questo sistema, potrete creare le vostre avventure personali e pubblicarle all'interno di una lista online in modo da renderle disponibili a chiunque voglia connettersi al vostro Cubo-server. Ovviamente Chunsoft ha pensato anche alla necessità di comunicare, fondamentale in questo genere di giochi; per questo motivo chat e servizio e-mail sono garantiti, in modo da stabilire un contatto diretto tra amministratore e utenti per eventuali richieste di miglioramenti, aggiornamenti, aggiunte e qualsiasi domanda pertinente al microcosmo si voglia porre. A questo punto ci si chiede se un progetto tanto massiccio potrà funzionare (soprattutto in occidente), considerando anche il fatto che colui o colei che sarà il "dungeon master" della situazione dovrà garantire la propria disponibilità in ogni momento; prendendo in esame il Bel Paese, poi, siamo consapevoli di quanto la banda larga sia poco diffusa. Considerato che Homeland fa parte di quei giochi molto particolari con un piccolo bacino d'utenza, quindi "di nicchia", non c'è molto ottimismo riguardo una sua reale uscita in occidente. La sua duplice natura di avventura in singolo e gioco online, però, ci permette di sperare.
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