Horizon Zero Dawn Anteprima: la nuova IP di Guerrilla si presenta all'E3 2015

La nuova IP di Guerrilla Games (studio noto per la serie Killzone) si presenta all'E3 di Los Angeles con una demo che mette in mostra uno stile grafico curato, con un gameplay ancora da scoprire.

Horizon Zero Dawn Anteprima: la nuova IP di Guerrilla si presenta all'E3 2015
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  • Pc
  • PS4
  • PS4 Pro
  • Il compito era di quelli impossibili: riuscire a conquistare l'attenzione del pubblico che doveva ancora riprendersi dalla sbornia di The Last Guardian. La conferenza Sony si è aperta così, con una standing ovation per Fumito Ueda e un poetico ritorno in scena di uno dei titoli più chiacchierati e attesi della storia. Una serie quasi infinita di urla e applausi, gente che si abbracciava, lasciandosi trasportare da un entusiasmo che a volte sembrava trasformarsi in un fanatismo quasi religioso. Pensate un po' che cosa brutta arrivare dopo, essere il gioco numero due della conferenza Sony. Un compito quasi ingrato perché, per quanto tu possa essere bravo e aver fatto tutti i compiti, superare la portata di un evento come il ritorno di Fumito Ueda è missione impossibile. E invece no. Per quanto mi riguarda, Horizon: Zero Dawn è stato il titolo che più mi ha sorpreso della conferenza PlayStation, un concentrato di azione, stile e atmosfera che mi ha colpito ed emozionato.


    Io sono già leggenda

    Non sappiamo il nome, non abbiamo idea chi sia e da dove venga. Sappiamo che è una ragazza, che ha i capelli rossi e un carisma speciale: non è bella, non è perfetta, ma è dura, credibile, vera, un po' come la Ygritte del Trono di Spade in tv. È lei la protagonista di Horizon, il nuovo gioco in esclusiva per PS4 di Guerrilla Games che, a giudicare dall'account Twitter della compagnia olandese, sarà un Action RPG. La scena si apre con dei disegni sulle pareti di una caverna che raccontano la storia delle tribù, costrette a combattere per la sopravvivenza in un pianeta dove la natura si è rimpossessata delle città costruite dall'uomo, cancellando lentamente un antico splendore tecnologico interrotto bruscamente per chissà quale motivo. Ecco un'altra cosa che ci è piaciuta di Horizon: niente spiegoni, non serve sapere cosa è successo e perché l'uomo è tornato a vivere nelle caverne. È tutto talmente bello, talmente ben ritmato e coerente che non ti viene nemmeno la domanda. La nostra eroina scende da una scarpata e si acquatta tra il fogliame, per nascondersi a una orda di animali che si muovono nelle vicinanze. Uno sguardo attento e scopriamo che le bestie non sono organiche, ma sono fatte di metallo ed elettricità, mostri meccanici che somigliano a dinosauri hi-tech. È uno shock, un bellissimo shock: un contrasto netto tra l'uomo tornato all'era delle caverne e un futuro misterioso che ci ha lasciato in eredità animali meccanici pronti a tutto pur di ucciderci. Per una volta, insomma, le parti si invertono. Non siamo noi a conquistare un pianeta retrogrado, ma siamo noi a doverci difendere, siamo noi i primitivi, i più deboli. La situazione si fa sempre più interessante.

    I'm gonna crush you into little pieces

    Muovendosi tra la vegetazione, che si muove in tempo reale con una naturalezza incredibile, mentre i rami degli alberi più alti ondeggiano col vento (il vento, ecco la grande innovazione tecnologica di questa nuova generazione, controllare anche alla voce Gears 4), la ragazza si avvicina a quello che sembra una specie di cane un po' cresciuto. Una freccia precisa nell'addome, conficcata nel blu che esce da quello che sembra un nucleo energetico, e la bestia si accascia, mentre lei avanza e si tuffa in un altro cespuglio per sparire alla vista. Riesce a ucciderne un altro, quando a un certo punto arriva una specie di tirannosauro meccanico talmente corazzato e armato che al confronto il buon Turok sembra il guardiano di uno zoo. Quella che segue è una battaglia di un dinamismo e di una bellezza che non si vedeva da tempo in un videogame. Anzi, che forse non si è mai vista. Non sappiamo quanto quello mostrato sia reale, se cioè sia qualcosa di ben coreografato o se gli scontri in Horizon saranno davvero così. Quel che è certo è che quanto mostrato è davvero eccezionale. La bestia si muove, attacca: sembra davvero un'animale, abbastanza da farci dimenticare che sul dorso ha montato due lancia missili. La ragazza, che per comodità chiameremo Mario, ha solo un arco come arma, ma con la possibilità di scegliere tra diverse frecce. Prova a colpire alcuni punti luminosi che sembra essere i punti deboli del mostro, selezionando di volta in volta frecce diverse grazie a un menu circolare che appare in sovraimpressione senza mai però disturbare troppo né l'azione né la visuale. Dopo un paio di scambi piuttosto violenti, Mario cerca riparo dietro alcune rocce, che vengono prontamente rase al suolo in pochi attimi dalla belva. Tutto è veloce, adrenalinico, ma hai la sensazione che il giocatore avrà sempre il controllo di quello che accade. Mario cambia tipo di freccia, arpionando l'animale con delle corde che poi conficca nel terreno, impedendone i movimenti. Il dinosauro meccanico inciampa e si accascia su un fianco, mentre Mario con un paio di frecce estremamente precise ne centra il punto debole principale, ponendo fine allo scontro. Nell'arena cala uno strano silenzio: pochi attimi in cui la gente cerca di realizzare quanto appena visto, di assimilarlo, per poi lasciarsi andare a un fragoroso applauso. The Last Guardian è già stato dimenticato, la conferenza può andare avanti e la sensazione è che, anche quest'anno, Sony presenterà le cose migliori. Merito di un inizio a dir poco scoppiettante, un uno-due che avrebbe mandato al tappeto chiunque.

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