Hot Lava Anteprima

Quando eravamo dei pargoletti innocenti il pavimento di casa nostra era spesso ricoperto di lava. Ve lo ricordate? Ma sì: quell'allegro (ed atletico) gioco in cui, pur di trovare una giustificazione ai continui salti sul letto e sul divano in barba ai rimproveri di mamma, fingevamo che il suolo fosse inondato da un magma incandescente che non dovevamo toccare per nessun motivo al mondo. Se, nel ripensarci, la vostra memoria è tornata ai tempi di una spensierata fanciullezza, allora potete appieno comprendere l'effetto nostalgia di Hot Lava, nuovo titolo del team Klei Entertainment (autori di Mark of the Ninja e Don't Starve): una sorta di Mirror's Egde tra le fiamme, che permette anche a noi adulti di rivivere (virtualmente) più o meno le stesse acrobazie che compivamo da bambini.

Faith non sei nessuno!

L'obiettivo primario, in Hot Lava, è sulla carta davvero molto semplice: attraversare lo scenario infuocato senza mai poggiare piede a terra, e raggiungere il traguardo sfruttando tutti gli appigli possibili ed immaginabili che l'ambiente ci mette a disposizione. Com'è ovvio, le abilità acrobatiche saranno amplificate dall'uso del parkour, così da cimentarsi in salti, capriole e funamboliche contorsioni che, nella vita reale, da piccoli potevamo solo sognarci. Hot Lava non propone un'esplorazione lenta e passiva dell'area di gioco, ed anzi, per velocizzare e "riscaldare" il grado di sfida, impone di completare i livelli nel minor tempo possibile: un cronometro ai margini dello schermo ci ricorderà quindi ogni secondo che perderemo per cercare la piattaforma corretta sulla quale saltare, e contribuirà inoltre ad aggravare le conseguenze di tutte le rovinose (e numerose) cadute. L'attento studio della conformazione delle arene è certamente obbligatorio al fine di fruire del gameplay di Hot Lava nel modo migliore: sebbene esisterà infatti solo un unico percorso tramite il quale portare a termine l'obiettivo, sarà presente anche una serie di diversi sentieri che, per essere individuati, metteranno a dura prova la capacità di memorizzazione della mappa e la bravura dei giocatori pad alla mano. Trovare la via più breve, riuscire a balzare su una mensola minuscola con la precisione di un grillo, non rallentare neanche per un istante e, sopratutto, non precipitare mai al suolo: Hot Lava sembra offrire all'utenza una curva d'apprendimento non indifferente, mitigata solo da qualche sporadico aiuto in game (come supporti luminescenti che indicano la corretta strada da seguire) capace di allentare la tensione in favore di un più schietto divertimento. Inevitabile, allora, in un gioco di tal genere, la presenza di meccaniche trial&error che riusciranno di sicuro a provocarci qualche sussulto di sano nervosismo. Ma non demoralizzate: se sulle prime Hot Lava potrà sembrare complesso e frustrante, il team promette l'inserimento di un sistema di progressione pensato per perfezionare le nostre skills: vagando per i livelli, in sostanza, potremo conquistare speciali medaglie che garantiranno upgrade di diversa natura, come rollerblade o un pogo stick. In aggiunta, saranno inseriti persino degli alternativi personaggi sbloccabili provenienti direttamente dal mondo dei cartoni della nostra giovinezza, tra cui le sempre stratosferiche Tartarughe Ninja: è evidente che Klei Entertainment voglia solleticare con ogni mezzo la nostra memoria, facendo riaffiorare in noi adorabili ricordi del passato.

Il tema dell'infanzia, non a caso, sembra preminente: i primi livelli ci vedranno affrontare una versione infernale dello scantinato di casa (un luogo che nell'inconscio è stato sempre identificato come sede di indicibili mostruosità) e persino dei banchi di scuola (altro topico edificio demoniaco nella mente di qualsiasi ragazzino). Eppure, Hot Lava pare intenzionato persino a "crescere" insieme a noi, ad accompagnarci nel "percorso" della vita: man mano che avanzeremo lungo un imprecisato numero di stage, quindi, cambierà addirittura lo stile del setting, partendo dalla cameretta del nostro appartamento, passando dal liceo in cui abbiamo studiato ed arrivando addirittura all'ufficio dove lavoreremo. Insomma, una pletora di ambienti "reali" dalla cui monotonia potremo rifuggire grazie ai giochi della nostra gioventù. E quale modo migliore di esibirci in questo bel tuffo indietro nel tempo se non quello di sperimentarlo insieme ad un'affiatata combriccola di amici? Perché no, magari la stessa che ci faceva compagnia nei lunghi pomeriggi d'inverno. È per riproporre queste stesse esperienze che lo studio di sviluppo ha ben pensato di inserire anche una modalità multiplayer fino ad otto giocatori connessi contemporaneamente: non si tratterà - beninteso - di una vera e propria competizione in cui ostacolare gli sfidanti così da giungere per primi al fotofinish. Sia per evitare che i modelli poligonali si scontrino tra di loro, interrompendo il salto o smorzando la velocità della corsa, si per non fomentare un gioco "scorretto" che invogli i partecipanti a mettersi bastoni tra le ruote, ogni giocatore si comporterà dunque come un ghost, che sarà sì visibile sullo schermo, ma con il quale non potremo interagire. Di contro, avremo la facoltà di osservare lo stile di gioco dei compagni dalla loro prospettiva, magari apprendendo i pattern di movimento più efficaci o il tracciato che decidono di seguire, in modo tale da "rubargli" le idee e sconfiggerli nel time trial. Non è certo un comportamento corretto, ma sicuramente meno bellicoso di quando buttavamo giù nella lava, con uno spintone, quel nostro amico in bilico sulla sedia del salotto.