Anteprima HOT PXL

Mini giochi, Graffiti e cultura underground su Playstation Portbale

Anteprima HOT PXL
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  • Psp
  • Hot culture

    Hot PXL, più che un vero e proprio videogioco, è uno sfogo artistico.
    La sua funzione principale appare difatti quella di diffondere una cultura ed un’ideologia, giocando con i suoi caratteri ed i suoi stereotipi. Il fatto poi che si tratti di una cultura, quella urbana e sub-urbana delle grandi metropoli americane, strettamente legata a forme d’espressività visive (graffiti) e sonore (Rap ed improvvisazione su piatti), rende bene l’idea di come il titolo edito da Atari sia un prodotto che non fa del gameplay il suo elemento portante.
    Per capirlo basta considerare la struttura del video(gioco): si tratta di una raccolta di minigiochi “lampo”, ciascuno della durata di pochi secondi (circa 5 per ogni minuteria ludica) e caratterizzato da una spiccata semplicità d’esecuzione. Molti dei Micro-Games proposti si “risolvono” utilizzando una ridottissima disposizione di controlli: quasi sempre il tasto X e la croce direzionale (ove non la leva analogica). In ogni caso indicazioni su come superare le minuscole prove di agilità e tempismo appaiono vistosissime su schermo. Ciò che dal punto di vista ludico conta è dunque prontezza di riflessi, spirito d’osservazione e velocità. Ma quello che caratterizza veramente Hot PXL, il cuore pulsante di ogni minigioco, è il contesto visivo e la fonte d’ispirazione: a distinguere il prodotto zSlide dalla serie di prove “nonsense” del brand WarioWare troviamo proprio uno stile ed un “LeitMotive” concettuale che si muove lungo i muri delle grandi metropoli, e tra i party improvvisati in loschi locali fumosi. Hot PXL ripercorre difatti tutti gli aspetti del “lifestile” urbano, proponendo al giocatore una modalità principale che “racconta” le situazioni tipiche di una giornata trascorsa in metropoli. Nei panni di Djon, creatore del gioco e “skateboarder” devoto alla più convinta “Street-Culture”, dovrete “vivere” attraverso i minigiochi 10 giornate in città. La natura delle prove sottolinea il carattere tipicamente quotidiano delle situazioni proposte: molte si ispirano alle piccolezze di tutti giorni, altre alle attività “tipo” degli “urbanite”. Esemplificare non è certo il metodo migliore per comprendere la natura delle varie prove: in Hot PXL divertimento e soddisfazione, più che dal superamento delle sfide, derivano soprattutto dal contesto visivo, dalle linee nervose dei “quadri ludici”, dal suono e dal colore. Insomma, a tutti gli effetti Hot PXL appare soprattutto un’esperienza: giocare per vedere e sentire, giocare il viaggio di una parodia metropolitana.
    Certo il team di sviluppo non ha voluto dimenticare la natura della macchina e del prodotto, ed ha ben pensato di offrire modalità che, piuttosto che sull’aspetto legato alla digi-cultura urbana, si focalizzassero attorno alla componente ludica. In Hot PXL il giocatore troverà la possibilità di organizzare la propria “Playlist”, attraverso un apposito editor in cui potrà selezionare numero e ordine dei minigiochi che intende affrontare in sequenza. Inoltre una serie di opzioni per la definizione automatica della playlist permetterà di selezionare una o più categorie specifiche di minigame, o comunque creare una lista in base a criteri predeterminati.

    Hot features

    Ma Hot PXL non finisce qui: l’ultima modalità disponibile va ancora oltre la natura di “gioco”. Si tratta di un’opzione denominata Buddy Screen, che porta su schermo varie immagini interattive. Stavolta gli esempi risultano più produttivi: potrete “trasformare” la Psp in una bibita ghiacciata e, agendo sulle pulsantiere, aggiungere ghiaccio e mescolare; oppure sarà possibile visualizzare uno Skateboard ed ascoltare i rumori del “grind” o i lamenti dei pedoni.
    E’ proprio questa modalità che denuncia marcatamente la scarsa attinenza di Hot PXL ai gusti di un mercato (e di una mentalità) ancora non troppo aperto alle proposte inusuali. Del resto, senza necessità di sfoggiare studi sociologici, quella relativa al lifestyle urbano è una cultura neonata ed ancora in fase di sviluppo ed affermazione, e nel vecchio continente non c’è ancora traccia di un focolaio di “Urbanites” in grado di diffonderla attivamente. Hot PXL può forse piacere al pubblico americano delle grandi città d’oltre oceano, ma in Europa (ed ancor più in Italia) è costretto a brillare di luce riflessa. Lo provano persino gli altri esperimenti videoludici dedicati all’ideologia metropolitana: già Atari si è impegnata non poco tempo fa nella distribuzione di Mark Ecko’s Gettino Up, con risultati non certo adeguati al merito del prodotto.
    Hot PXL non sembra avere armi più convincenti rispetto al titolo summenzionato, ed anzi c’è da chiedersi quanto il suo particolarissimo carattere possa essere gradito ad un pubblico particolarmente conservatore. Certo, il prodotto zSlide ha dalla sua qualche carta vincente: anzitutto l’immediatezza e la versatilità, ma anche una serie di funzionalità accessorie che rendono più corposa la sua offerta. Ad esempio, il gioco conterrà una sorta di Media Player, grazie al quale ascoltare file in formato MP3 durante le partite o visualizzare qualche video senza dover tornare alla schermata del sistema operativo di Psp. Inoltre sarà possibile scaricare gratuitamente, come una sorta di aggiornamento del prodotto, un software di connessione fra Gioco e Pc, in modo da poter gestire i file persino dal portatile, muovendo musica e filmati dal laptop alla console e minigiochi dalla Psp al computer.
    Ed i Download gratuiti non si fermano: già il giorno del lancio collegandosi in rete con Hot PXL si potrà ampliare la disposizione di minigiochi da 200 (di base) a oltre 250 (50 minigame disponibili come aggiornamento), e nei mesi che seguiranno l’uscita la casa di sviluppo promette di rilasciare qualche altra dozzina di minuterie.

    HOT PXL Hot PXL appare dunque come un prodotto curato e con un’offerta piuttosto ampia. E’ chiaro che il team di sviluppo prevede un discreto successo nei territori d’oltre oceano, ma data la particolarità del titolo siamo meno ottimisti riguardo l’esordio europeo (previsto per il prossimo 3 Novembre). Chissà che oltre ai convinti sostenitori di una “fede” urbana Hot PXL non possa attrarre anche i giocatori della nuova generazione, i frettolosi che cercano una partita breve e un’attività ludica non troppo impegnata, e chiunque riesca a penetrare dentro il prodotto fino a coglierne il carattere artistico e stravagante. Staremo a vedere.

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