Da anni ormai Electronic Arts è sinonimo di sport a 360° per tutti i videogiocatori. Ogni piattaforma che si rispetti può fare sfoggio delle simulazioni sportive annoverate sotto un marchio che rappresenta una garanzia: EA Sports. Tuttavia, se da un lato la EA si è imposta come leader nel campo sportivo, dall'altro la ripetitività dei propri titoli porta spesso il pubblico più esigente a "snobbare" i suoi prodotti. Siamo infatti abituati a serie interminabili di giochi di calcio (FIFA), basket (NBA Live), ecc., il più delle volte semplici "upgrade" delle versioni precedenti, con conseguente perdita di "appeal" del nuovo prodotto immesso sul mercato. Tra tutti gli sport curati da EA, dunque, non poteva mancare la boxe, per molti la "nobile art" dello sport, per altri un esempio di brutalità allo stato puro. Non staremo certo qui a fare disquisizioni sulla validità di una o dell'altra tesi, bensì vogliamo segnalare come, dopo aver visto la luce nel 1999 con la sua apparizione su PSX, KKings faccia il suo esordio anche su Xbox.
Dimenticate ciò che avete visto finora
E già, pare proprio che alla Electronic Arts si siano dati da fare per creare una versione del tutto originale, che possa far avvicinare anche i più scettici a questo nuovo capitolo della serie. Sono annunciate grosse novità, e da quanto si è visto finora non possiamo che crederci. Innanzitutto verrà migliorato ciò che più aveva afflitto la giocabilità dell'ultima versione: i movimenti dei lottatori. Finalmente avremo a che fare con risposte immediate della nostra controparte su schermo e non più con frustranti smanettamenti per dare un senso al nostro incontro. Ovviamente ciò migliorerà notevolmente il realismo del gioco, favorito come al solito dalla presenza delle più grandi leggende della boxe come il mitico Alì, Joe Frazier, Robert Duran, Oscar De La Hoya e Lennox Lewis. Tutti i lottatori presenti saranno caratterizzati dal massimo dettaglio, rispecchiando fedelmente il loro atteggiamento sul ring. Potremo quindi danzare leggiadramente come Alì e, novità assoluta, addirittura imitare le pose provocatorie che lo hanno reso famoso.
Realismo senza precedenti
Oltre alle innovazioni già citate, Knockout Kings può vantare una cura dei lottatori senza confronti. La tecnologia del "face mapping" infatti, conferisce un impressionante realismo alle espressioni dei lottatori, che avranno quindi smorfie di dolore ogni volta che riceveranno un duro colpo. Per intenderci, assisteremo a delle vere e proprie deformazioni del viso del nostro avversario, a seconda del pugno inflittogli. Il motion capture, inoltre, riproduce meticolosamente i movimenti dei lottatori sul ring e l'intelligenza artificiale è curatissima, grazie alla preziosa collaborazione di un veterano come Bert Sugar. Avremo dunque a che fare, oltre che con personaggi riprodotti fedelmente, anche con i relativi stili di combattimento, che porteranno in casa nostra le magie di queste leggende del quadrato. Un'altra grande innovazione è la gestione dei pugni molto più realistica. Avremo modo infatti di eseguire letali combinazioni di colpi senza che il nostro avversari possa avere il tempo di reagire, proprio come il Mike Tyson dei tempi migliori, a patto di essere tempestivi nel premere i tasti giusti.
Anche l'orecchio vuole la sua parte
Realismo sì, ma non solo grafico. Anche il reparto sonoro è molto ben curato, grazie al commento di due famosi commentatori americani (per l'Italia non è stato annunciato ancora nulla a riguardo) come Larry Micheal e Max Kellerman. Tuttavia, ciò che più conta in questi giochi sono gli effetti sonori. In Knockout Kings quest'aspetto è altrettanto curato; avremo infatti a che fare con un pubblico che reagirà diversamente a seconda delle azioni e i colpi sembrano essere "dosati" e non enfatizzati, rendendo così gli impatti più realistici. La colonna sonora è in puro stile hip-hop, una scelta indovinata per un gioco in cui è il ritmo a farla da padrone.
Quanti pugni sferreremo?
L'aspetto che più di ogni altra cosa può decretare la validità di un titolo è la longevità. La possibilità di creare dei lottatori "custom" da far crescere attraverso i vari circuiti, fino a farli diventare delle stelle di prim'ordine, è sicuramente un punto a favore di questo gioco. Andando avanti infatti, il nostro lottatore acquisirà uno stile tutto personale, grazie anche ai punti guadagnati per ogni match superato. Il nostro scopo sarà la scalata al ranking mondiale, per conquistare e unificare le cinture delle tre categorie presenti. Se non abbiamo intenzione di utilizzare un "alter-ego" personalizzato, potremo sempre scegliere uno dei 40 personaggi circa, tra leggende e sconosciuti. Inoltre, la giocabilità è portata a livelli mai raggiunti prima dalla serie, grazie all'utilizzo del sistema di vibrazione come indicatore della stanchezza del lottatore. Aspettiamo dunque con fiducia questo titolo, per adesso vi consigliamo di preparare i guantoni in attesa di prendere a pugni una delle leggende presenti o, ancora meglio, una persona che proprio non potete sopportare...!
Anteprima Knockout Kings 2002
Leggi la nostra anteprima e le novità sul videogioco Knockout Kings 2002 - 84
Lo "sport nobile" approda su Xbox
Da anni ormai
Electronic Arts è sinonimo di sport a 360° per tutti i videogiocatori. Ogni
piattaforma che si rispetti può fare sfoggio delle simulazioni sportive
annoverate sotto un marchio che rappresenta una garanzia: EA Sports.
Tuttavia, se da un lato la EA si è imposta come leader nel campo sportivo,
dall'altro la ripetitività dei propri titoli porta spesso il pubblico più
esigente a "snobbare" i suoi prodotti. Siamo infatti abituati a serie
interminabili di giochi di calcio (FIFA), basket (NBA Live), ecc., il più delle
volte semplici "upgrade" delle versioni precedenti, con conseguente perdita di
"appeal" del nuovo prodotto immesso sul mercato. Tra tutti gli sport curati da
EA, dunque, non poteva mancare la boxe, per molti la "nobile art" dello sport,
per altri un esempio di brutalità allo stato puro. Non staremo certo qui a fare
disquisizioni sulla validità di una o dell'altra tesi, bensì vogliamo segnalare
come, dopo aver visto la luce nel 1999 con la sua apparizione su PSX, KKings
faccia il suo esordio anche su Xbox.
Dimenticate ciò che avete
E già, pare proprio che alla Electronicvisto finora
Arts si siano dati da fare per creare una versione del tutto originale, che
possa far avvicinare anche i più scettici a questo nuovo capitolo della serie.
Sono annunciate grosse novità, e da quanto si è visto finora non possiamo che
crederci. Innanzitutto verrà migliorato ciò che più aveva afflitto la
giocabilità dell'ultima versione: i movimenti dei lottatori. Finalmente avremo
a che fare con risposte immediate della nostra controparte su schermo e non più
con frustranti smanettamenti per dare un senso al nostro incontro. Ovviamente
ciò migliorerà notevolmente il realismo del gioco, favorito come al solito dalla
presenza delle più grandi leggende della boxe come il mitico Alì, Joe Frazier,
Robert Duran, Oscar De La Hoya e Lennox Lewis. Tutti i lottatori presenti
saranno caratterizzati dal massimo dettaglio, rispecchiando fedelmente il loro
atteggiamento sul ring. Potremo quindi danzare leggiadramente come Alì e, novità
assoluta, addirittura imitare le pose provocatorie che lo hanno reso
famoso.
Realismo senza precedenti
Oltre alle innovazioni già citate, Knockout Kings può vantare una cura
dei lottatori senza confronti. La tecnologia del "face mapping" infatti,
conferisce un impressionante realismo alle espressioni dei lottatori, che
avranno quindi smorfie di dolore ogni volta che riceveranno un duro colpo. Per
intenderci, assisteremo a delle vere e proprie deformazioni del viso del nostro
avversario, a seconda del pugno inflittogli. Il motion capture, inoltre,
riproduce meticolosamente i movimenti dei lottatori sul ring e l'intelligenza
artificiale è curatissima, grazie alla preziosa collaborazione di un veterano
come Bert Sugar. Avremo dunque a che fare, oltre che con personaggi riprodotti
fedelmente, anche con i relativi stili di combattimento, che porteranno in casa
nostra le magie di queste leggende del quadrato.
Un'altra grande innovazione è la gestione dei pugni molto più realistica.
Avremo modo infatti di eseguire letali combinazioni di colpi senza che il nostro
avversari possa avere il tempo di reagire, proprio come il Mike Tyson dei tempi
migliori, a patto di essere tempestivi nel premere i tasti giusti.
Anche l'orecchio vuole la sua
Realismoparte
sì, ma non solo grafico. Anche il reparto sonoro è molto ben curato, grazie al
commento di due famosi commentatori americani (per l'Italia non è stato
annunciato ancora nulla a riguardo) come Larry Micheal e Max Kellerman.
Tuttavia, ciò che più conta in questi giochi sono gli effetti sonori. In
Knockout Kings quest'aspetto è altrettanto curato; avremo infatti a che fare
con un pubblico che reagirà diversamente a seconda delle azioni e i colpi
sembrano essere "dosati" e non enfatizzati, rendendo così gli impatti più
realistici. La colonna sonora è in puro stile hip-hop, una scelta indovinata per
un gioco in cui è il ritmo a farla da padrone.
Quanti pugni sferreremo?
L'aspetto che più di ogni
altra cosa può decretare la validità di un titolo è la longevità. La possibilità
di creare dei lottatori "custom" da far crescere attraverso i vari circuiti,
fino a farli diventare delle stelle di prim'ordine, è sicuramente un punto a
favore di questo gioco. Andando avanti infatti, il nostro lottatore acquisirà
uno stile tutto personale, grazie anche ai punti guadagnati per ogni match
superato. Il nostro scopo sarà la scalata al ranking mondiale, per conquistare e
unificare le cinture delle tre categorie presenti. Se non abbiamo intenzione di
utilizzare un "alter-ego" personalizzato, potremo sempre scegliere uno dei 40
personaggi circa, tra leggende e sconosciuti. Inoltre, la giocabilità è portata
a livelli mai raggiunti prima dalla serie, grazie all'utilizzo del sistema di
vibrazione come indicatore della stanchezza del lottatore.
Aspettiamo dunque con fiducia questo titolo, per adesso vi consigliamo di
preparare i guantoni in attesa di prendere a pugni una delle leggende presenti
o, ancora meglio, una persona che proprio non potete
sopportare...!
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