Anteprima Legendary

Quello degli FPS è un settore sempre in subbuglio: non si fa in tempo a finire la recensione dell'ultimo esponente della categoria che si è subito presi dalla next big thing. Dopo un 2007 eletto dagli appassionati come Annus Mirabilis, con l'uscita quasi contemporanea di Bioshock, Halo 3 e Call of Duty 4, ora, nel 2008, le acque sembrano un tantino più calme e, mentre il mercato si avvicina placidamente alla prossima grande abbuffata natalizia, uno dei prodotti sicuramente più interessanti è questo Legendary: the box, in uscita su Pc, PS3 e Xbox360 entro la primavera.

L'apertura del Vaso...

Presentato per la prima volta all'E3 2006, questo gioco ha avuto risalto, benché fosse ancora in uno stato embrionale, per la nomea dei suoi sviluppatori: i neonati Spark Unlimited, un gruppo di fuoriusciti da EA già dietro alla fortunata serie di Medal of Honor su console. Inutile dire che un pedigree così importante si è fatto immediatamente sentire ed il progetto è stato seguito con attenzione dalla maggior parte della stampa specializzata, tanto da conquistarsi le grazie di un pubblisher potente come Atari.Legendary è ambientato nella Grande Mela di un futuro non troppo lontano, e segue le vicende di un ladro, tale Charles Deckard (un riferimento all'immortale Rick Deckard di Blade Runner?) che ruberà il mitico vaso di Pandora dai sotterranei del Metropolitan Museum di Manhattan. Peccato però che il nostro intraprendente ladro avrà la pessima idea di aprire la reliquia, liberando le più oscure creature proprio nel centro della più importante metropoli del mondo; ci troveremo così a combattere conteporaneamente su due fronti: da un lato avremo l'armata delle tenebre vogliosa di spargere morte e distruzione, e dall'altro ce la vedremo con le forze dell'ordine, lievemente alterate per il disastro che abbiamo combinato.Il gioco si comporrà di 8 capitoli, il primo dei quali ambientato, come s'è visto, a New York e gli altri in giro per il mondo da Londra, ad una Cattedrale delle Fiandre. La varietà delle ambientazioni sembra dunque garantita, anche se non brilla certamente per originalità dato che tutti i luoghi mostrati paiono essere caratterizzati dal classico stile da FPS post-Gears of War: fotografia buia, architetture chiuse, e una situazione atmosferica non proprio felice.

Fra minotauri ed agenti dell'FBI

Dal punto di vista prettamente ludico il gioco pare abbastanza lineare e classico. Le armi sono le solite: fucili automatici e a pompa, pistole di vario calibro ed eventuali armi pesanti come lanciamissili o bazooka, il cui uso è limitato però ad alcune situazioni ben definite (tipicamente le battaglie contro i boss). Allo stato attuale dei lavori le creature ostili la cui presenza è stata confermata sono sostanzialmente quattro: i grifoni, i lupi mannari, i Golem ed i minotauri; tendenzialmente dunque si nota un'ispirazione di stampo classico più ancora che fantasy e questo non può che far piacere (una nota di colore e carattere in un mercato piuttosto monotono, dal punto di vista dell'ispirazione). L'unica cosa che fa storcere il naso è la ristrettezza dei mostri presentati finora; speriamo che da qui all'uscita gli sviluppatori ne aggiungano altri per evitare rischi di ripetitività eccessiva. Le scelte di caracter design che interessano invece il "versante umano" appaiono quasi "di maniera": il solito stuolo di poliziotti, soldati, agenti segreti e chi più ne ha più ne metta. Il vero punto di forza del gioco però non pare risiedere nell'ambientazione o nel chara-design, ma nell'IA che, secondo gli sviluppatori, "setterà nuovi standard" per la generazione ludica corrente; affermazione impegnativa che speriamo sia confermata. In Legendary infatti gli NPC non saranno tutti coalizzati contro il giocatore, ma ci troveremo in mezzo ad una guerra senza quartiere e le varie intelligenze artificiali potrebbero anche ignorare il protagonista se si troveranno impiegate in una battaglia più imopegnativa o importante. Questa implementazione potrebbe effettivamente essere interessante, tutto starà nel vedere come l'avanzamento della storia si integrerà con questo sistema (già un titolo come Turok ha fallito miseramente, promettendo una gestione similare dell'interazione fra NPC). Su questo punto gli Spark sono molto più elusivi e dai pochi trailer mostrati non si riesce a comprendere quali siano le meccaniche dal gameplay. L'unica cosa sicura è che il sistema di IA sarà sviluppato su due livelli, ognuno dei quali con tre diversi "strati". Esisteranno infatti due tipi di creature, le Beta, poco aggressive e tendenzialmente innocue, e le Alfa, molto più potenti ed arrabbiate. A sua volta ogni NPC potrà entrare in tre "stati d'attenzione" via via più pericolosi; come si nota, il concept pare effettivamente innovativo. Data la storia dei vari "rivoluzionari" succedutisi nel settore però, non sciogliamo le riserve fino a quando non avremo in mano il gioco finito.

L'Unreal Engine...di nuovo...

Sul versante grafico invece non c’è nulla da segnalare: Legendary, come molti suoi concorrenti, usa l’Unreal Engine 3, con tutti i suoi pregi e difetti. Abbiamo ambientazioni piuttosto classiche, lo standard dei personaggi nerboruti cui siamo abituati dai tempi di Gears of War. Tuttavia l’aspetto visivo del gioco è ancora molto altalenante, intervallando personaggi ed effetti particellari molto curati ad ambientazioni con texture slavate e con un orizzonte visivo ridicolo; speriamo si tratti solo di difetti di gioventù, anche se la relativa vicinanza della data d’uscita non fa ben sperare.