Lightning Returns Final Fantasy XIII: il team risponde alle nostre domande su trama e gameplay

Il team di sviluppo risponde alle nostre domande sulla trama e sul gameplay della prossima fantasia finale

Lightning Returns Final Fantasy XIII: il team risponde alle nostre domande su trama e gameplay
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Dove stai andando Final Fantasy? Perchè te ne involi tra MMORPG, remastered, trilogie? Perchè quel cambio di nome? Perchè non sei più d'esempio per gli altri esponenti del genere e invece insegui inesorabilmente pubblici distanti anni luce dai JRPG ed ibridazioni troppo audaci?
    Tante domande, tantissime domande. E chi può dare loro una risposta se non Square Enix stessa, e più nello specifico il team di sviluppo capitanato oggigiorno da Yoshinori Kitase? Una sua rappresentanza era presente alla Gamescom ed Everyeye l'ha incontrata in esclusiva italiana. Purtroppo Kitase aveva qualche problema di salute e non ha potuto partecipare all'incontro...
    Dalla chiacchierata sono emersi moltissimi dettagli a proposito di Lightning Returns: Final Fantasy XIII, raccontati a noi personalmente da Yuji Abe, il director del terzo Final Fantasy XIII.
    Il viaggio apocalittico di Lightning avrà inizio a Febbraio 2014 su Xbox 360 e Playstation 3!

    Ore prive di speranza

    Square Enix non ha confezionato una nuova demo giocabile da dare in pasto agli avventori di Colonia. Sullo showfloor era presente la stessa demo provata con mano qualche mesetto fa a Los Angeles, un mix di combattimenti e fughe nei sotterranei di Yusnaan.
    Da un lato meglio così, perchè a partire dalla nostra esperienza all'E3 abbiamo potuto torchiare il povero Abe a proposito di personaggi e meccaniche di gioco.
    Come ben sapete la trama di Lightning Returns vede un salto di 500 anni rispetto a Final Fantasy XIII-2, che già con i suoi viaggi del tempo aveva creato un bel po' di scompensi in quanto a timeline della trilogia. Non solo,

    "In questo episodio tutti i personaggi hanno un lato oscuro, una componente tenebroso all'interno del proprio cuore. Nella demo effettivamente Snow rassomiglia ad un cattivo, perchè salta immediatamente all'occhio quella parte oscura, ma non è affatto l'unica parte nel suo cuore"

    il mondo di gioco, l'arcipelago di Nova Chrysalia, ha appena 13 giorni di vita prima che l'apocalisse lo inghiotta e lo sacrifichi al dio Bhunivelze.
    Una maledizione è stata lanciata contro tutti gli abitanti, compresa una vecchia conoscenza come Snow. Lo ritroviamo nelle vesti di ras della città di Yusnaan, fuggire a gambe levate inseguito da Lightining. "In questo episodio - ci racconta Abe - tutti i personaggi hanno un lato oscuro, una componente tenebrosa all'interno del proprio cuore. Nella demo effettivamente rassomiglia ad un cattivo, perchè salta immediatamente all'occhio quella parte oscura, ma non è affatto l'unica parte nel suo cuore".
    A cosa è dovuta questa corruzione dell'animo? Forse all'apocalisse che incombe sul mondo di gioco? "Ci sono due ragioni: una è dovuta al mondo di gioco prossimo al collasso, la fine incombente infonde negli animi sentimenti negativi; l'altra ai secoli trascorsi dalla conclusione di Final Fantasy XIII-2, i quali hanno determinato l'insorgere negli individui di un sentimento di oscurità".
    A proposito di personaggi dal doppio volto, nella demo facevamo a un certo punto la conoscenza di Lumina, lolita dalle sembianze troppo simili a quelle di Serah, la sorella di Lightining. Pura casualità o un frutto delle tenebre che avvolgono Nova Chrysalia? La somiglianza è voluta, in effetti avremo molte volte a che fare con Lumina, ma sapremo molto di più su questa affascinante ragazza nei mesi a venire!

    Il tempo è denaro

    Lo spiccato simbolismo ed il pregnante senso di decadenza sono i due marchi di fabbrica della trama di Lightning Returns: Final Fantasy XIII, ma come la mettiamo in termini di gameplay? Tre sono a nostro avviso i temi portanti dell'aspetto ludico: l'inesorabile scorrere del tempo, il sistema di combattimento e la meccanica di inseguimento.
    Lightning ha 13 giorni per salvare Nova Chrystalia, un arcipelago composto da ambientazioni completamente nuove, puntellate dalle rovine delle vecchie location di Final fantasy XIII e diretto seguito.
    Che poco meno di due settimane siano insufficienti o bastano e avanzano sarete voi a deciderlo: tenete conto che ogni azione compiuta, dallo spostamento verso una location all'attraversamento di un dungeon, dal dialogo con un NPG ad un combattimento, perfino stare fermi immobili, consuma un certo quantitativo temporale, sottraendo secondi preziosi alla sopravvivenza di Nova Chrystalia.
    Abe non si tira indietro dal paragone con The Legend of Zelda: Majora's Mask, spiegando che gli spreconi di tempo arriveranno a vedere il finale cattivo, mentre quei giocatori parsimoniosi decreteranno la salvezza di Nova Chrystalia. Più nello specifico esiste una trama principale, la cui progressione lineare incide marginalmente sullo scorrere del tempo, mentre la maggiore influenza sull'approdo ad un finale buono piuttosto che uno cattivo dipende le quest secondarie. Aiutare un abitante incide sulla barra temporale, ma forse esaudendo i suoi bisogni saremo ricompensati per un'altra anima salvata.

    La demo provata all'E3 si focalizzava moltissimo sul sistema di combattimento. Si potevano affrontare un gran numero di battaglie, durante le quali farsi un'idea abbastanza precisa delle modifiche apportate. Le nostre impressioni a caldo contemplavano un approccio molto più dinamico ed una serie di semplificazioni all'interfaccia.
    Sensazioni condivise dal team di sviluppo: "abbiamo lavorato per espandere il controllo che il giocatore ha sulle azioni di Lightning. Le abbiamo anche per certi versi semplificate, dal momento che molti giocatori in Giappone faticavano a comprenderle. Le abbiamo rese più semplici così da non indurre nessuno in confusione".
    Infine, all'interno del gioco saranno presenti alcuni inseguimenti, adrenaliniche fughe condite da salti e piroette. La fuga di Snow rappresentava solamente un tutorial di tale novità, tant'è che alla fine nemmeno si agguantava Snow. Tuttavia questo tentativo di rincorrere (è proprio il caso di dirlo...) alcuni blockbuster hollywoodiani, primo fra tutti Assassin's Creed, è un pessimo segnale per l'industria giapponese e in particolare per le buone idee che può mettere sul piatto. Lieti in ogni caso di essere smentiti e giocare nella release finale sequenze adrenaliniche, impegnative e coerenti col level design.

    Lightning Returns: Final Fantasy XIII Lightning Returns: Final Fantasy XIII è presente alla Gamescom con la medesima demo provata con mano all'E3. In compenso, però, abbiamo potuto incontrare in esclusiva italiana il team di sviluppo, capitanato dal director Yuji Abe, il quale ci ha svelato succosi dettagli sul titolo in uscita a Febbraio 2014. Anzitutto a causa dell'apocalisse incombente tutti i personaggi hanno il cuore consumato da un cancro tenebroso, il quale fa compiere loro azioni in antitesi con quanto visto nei precedenti capitoli. Lightning ha 13 giorni per salvare l'arcipelago di Nova Chrystalia dalla distruzione: anche per questa ragione ogni sua azione consuma una barra temporale, la cui percentuale rimanente al termine dell'avventura condurrà al finale buono o quello cattivo. Il sistema di combattimento è stato alleggerito in più punti, cosicché l'azione risulta più dinamica, più fluida e semplice da comprendere. Lightning Returns: Final Fantasy XIII ha buone premesse: in un colpo solo espande il mondo dei precedenti Final Fantasy XIII, prima di traghettarlo verso una terribile apocalisse. La trama è molto intrigante, anche se c'è fin da ora un forte simbolismo marcatamente nipponico, così come l'inserimento della meccanica temporale: due assi non da poco per un episodio in grado di raccogliere tutte le buone idee sfornate dagli ultimi capitoli.

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