Anteprima Mace Griffin: Bounty Hunter

Un
altro FPS ?

Mai sazi della categoria dei giochi
che fa impazzire gli americani e non solo, gli utenti della console Microsoft
accoglieranno presto un nuovo fps, che questa volta contrariamente al trend
attuale, punta esclusivamente su un'avvincente modalità single player. Mostrato
per la prima volta al passato E3 del 2002, il titolo degli inglesi Warthog,
conosciuti per Starlancer per pc e Dreamcast, è ormai in lavorazione da più di
due anni e dopo aver cambiato produttore passando da Crave a Vivendi, ha
finalmente raggiunto gli ultimi stadi dello sviluppo per tutte le piattaforme pc
incluso e soprattuto ha visto un sostanziale balzo in avanti nella qualità
visiva.

Che fine ha fatto il cappello ?

Rispetto a quanto si era visto lo scorso anno, Mace Griffin ha giovato
di un rinnovato lavoro di design, che ha portato gli sviluppatori a concentrarsi
esclusivamente sulla modalità in singolo, escludendo dunque qualsiasi tipologia
di multiplayer e arricchendo la trama di tutte quelle trovate cinematografiche
che hanno fatto il successo di titoli come Half Life. Anche lo stesso
protagonista ha totalmente cambiato aspetto, passando dall'eroe misterioso
coperto da un grande cappello e avvolto da un mantello, al classico marine
spaziale certamente meno fantasioso, ma forse più consono al background di
questo titolo. Ci troviamo infatti in un futuro molto remoto, nel quale la razza
umana si è integrata totalmente con due razze aliene di differenti sistemi
solari e insieme sono impegnate nella Tannan Corporation, con l'obbiettivo di
colonizzare e stabilire nuovi centri minerari nel sistema Vagner. In queste
epoche tumultuose, la pace è garantita da un gruppo di soldati di elite,
conosciuti come Rangers; Mace Griffin è schierato inizialmente nelle loro fila,
ed è proprio quì che la vicenda del protagonista iniza ad essere vissuta in
prima persona dal giocatore. Nella prima missione saremo chiamati ad investigare
in una stazione spaziale, subito la situazione precipita ed la nostra squadra
viene sterminata, a Mace Griffin come unico superstite, viene attribuita la
responsabilità dell'accaduto e inflitta la pena di dieci anni di reclusione. In
quel periodo di tempo i Rangers vengono screditati fino a sciogliersi e una
nuova organizzazione inizia a prendere piede nella lotta al disordine; i Bounty
hunters. Mace prende così parte in questa nuova organizzazione che lo vedrà
impegnato in numerose mansioni su differenti pianeti, ma non saprà placare la
sua sete di vendetta alla ricerca dei cospiratori.

In cielo e in terra

No non è una preghiera, ma
una delle caratteristiche fondamentali di questo titolo; in Mace Griffin Bounty
Hunter avremo infatti la possibilità di utilizzare sei differenti tipologie di
navi capaci di viaggiare da pianeta a pianeta e dotate di equipaggiamenti
offensivi o semplicemente di trasporto. Durante le fasi di volo il sistema di
controllo ovviamente varia, ma il punto di vista sarà sempre in prima persona e
saremo liberi di muoverci in uno spazio virtualmente illimitato e di attaccare o
di difenderci da eventuali ostili. Soltanto le fasi di decollo o di atterraggio
sono guidate in maniera automatica e ad esclusione di queste saremo liberi di
dirigere la navetta a nostra discrezione, poremo volare intorno ad una nave
madre prima di atterrarvi e atterrati potremo anche ispezionare l'interno della
nostra navetta. Una volta a terra avremo a disposizione fino a diciassette armi
differenti che vanno dall'ormai classico lanciamissili, alle mine di prossimità
e ne avremo davvero bisogno, dato che per quanto si è visto ad oggi, l'IA degli
avversari sembra essere decisamente buona a tal punto che non esiteranno ad
ultilizzare gli eventuali ostacoli ambientali come riparo e a tuffarsi a terra
per evitare granate o colpi di arma da fuoco. Per fortuna non si tratta soltanto
di sparatorie, in particolare perchè entrare in una stanza ad armi spianate in
MGBH significa morte certa, ma ci troveremo soprattutto immersi in una trama dal
taglio decisamente cinematografico con numerose cut scene in-game e per avanzare
nella quale, sarà necessaria una forte interazione con i numerosi NPC presenti.
Non mancheranno fasi esplorative alla ricerca di item indispensabili per le
nostre missioni, durante le quali saremo allietati dall'ormai usuale audio in
5.1 canali e da piacevoli effetti sulle superfici poligonali. Data la natura
multiformato del titolo, la cosa può sembrare strana, ma quasi a smentire il
binomio "multipiattaforma-grafica di basso livello", MGBH presenta un
graditissimo multitexturing sulle superfici degli ambienti interni, arricchito
anche da bump mapping e fonti di luce dinamiche, che probabilmente non troveremo
nelle altre versioni.

Giugno è
vicino

In conclusione abbiamo modo di credere che Mace Griffin:
Bounty Hunter, potrà rivelarsi come un ottimo titolo ed un ritorno alle origini,
che paradossalmente costituisce una novità nel panorama attuale che vede gli fps
come sinonimo di multiplayer. La lunga gestazione ha consentito
l'implementazine di effetti sulle superfici, che fin ora abbiamo potuto
apprezzare solo su xbox e siamo curiosi di constatare se il multitexturing sia
stato usato per generare un effetto DOT3 in stile Halo o meno. Inoltre i Warthog
hanno avuto tempo di curare in ogni aspetto la trama del loro titolo, ma resta
da verificare quanto l'intreccio possa essere coinvolgente e quante libertà di
interazione siano lasciate al giocatore. Rimandiamo dunque in sede di recensione
l'analisi approfondita degli aspetti tecnici e ludici di questo titolo, che se
terrà fede a tutte le aspettative potrebbe rappresentare una gradita ed inattesa
sorpresa.