Anteprima Mad World

Questo pazzo, pazzo mondo

Anteprima Mad World
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Disponibile per
  • Wii
  • Insinuazione

    Allo stand Sega si respira un’aria buona. Un ampio spazio di accoglienza, standiste slanciate, conciate apposta per giocare a Samba de Amigo, salette per assistere alla presentazione dei giochi. In una stanza tutta nera, siamo accolti da un individuo dagli occhi a mandorla che parla poco, ma gioca bene. Forse perché i giochi li sviluppa anche, visto che è uno degli ex Clover Studios, ora producer di Platinum Games. Atsushi Inaba. È un po’ rigido nello stringere il Wiimote e il Nunchuck, ma a guardare lo schermo diremmo tutto il contrario. Lo vediamo, colmi di invidia, giocare all’attesissimo Mad World.

    Oh baby, baby, it's a wild world

    Mad World è un picchiaduro a scorrimento piuttosto particolare. Lo riconoscereste subito, perché è totalmente in bianco e nero. Non parliamo di scale di grigio, ma proprio di due colori e basta. E poi un altro, che è il rosso, e tutti sappiamo per esperienza che è il colore del sangue. Spesso, spessissimo lo schermo sarà più rosso che nero.
    Il primo livello parte nella mitica Down Town, che è una zona che hanno tutte le grandi città e presenta caratteristiche comuni: energumeni in canotta e cresta, alcuni armati, altri no, corrono verso di te e cercano di picchiarti forte. Qui, in più, grandi novità architettoniche: spunzoni e seghe circolari spuntano da quasi tutti i muri.
    La dimostrazione ci butta da subito in un’atmosfera di violenza delirante e esagerata, con schizzi di sangue, urla disumane, onomatopee che sottolineano i nostri (o meglio suoi) colpi migliori, e soprattutto una grande varietà. Innanzitutto varietà nelle mosse eseguibili per macellare gli avversari. Pugni, calcioni e colpi di motosega, dunque mutilazioni e decapitazioni; poi testate, e prese. Oggetti di ogni tipo da lanciare, segnali stradali da sradicare e ficcare nell’occhio al primo che ci capita a tiro. E soprattutto la possibilità di sollevare qualche poveraccio, e di lanciarlo sulle seghe circolari di cui sopra, con i risultati che vi potrete immaginare. Anzi, non immaginatelo, vedrete tutto. O ancora, potrete impalarle gli avversari in qualche spunzone e loro, dopo qualche urletto, staranno lì, esanimi, a monito di chi ha intenzione di fare investimenti immobiliari nella zona.
    Un altro aspetto interessante è la grande possibilità di interazione con l’ambiente circostante, la possibilità di lanciare praticamente di tutto. Dopo aver decapitato un energumeno particolarmente grosso, il buon Inaba porta la sua testa cornuta a passeggio, per tirarla addosso a qualche malcapitato che magari nemmeno voleva attaccar briga. Con i pneumatici usati potremo intrappolare gli avversari. Ma occhio, possono farlo anche loro. E allora via a scuotere Wiimote e Nunchuck per liberarsi, in una sorta di QTE che si attiva anche per i duelli con la motosega e durante gli scontri con i boss (temibili, enormi, con routine tutt'altro che semplicistiche).
    Ma a che serve tutta questa violenza? Oltre che a innescare battaglie mortali per l’high score, sarà un aspetto fondamentale nella progressione del gioco. Ogni stage avrà un numero prefissato di nemici, e noi dovremo raggiungere un determinato punteggio per poter accedere al livello successivo. Potremo incatenare le mosse più devastanti in sanguinose combo per ottenere punteggioni. E non solo: all'interno dei livelli sarà possibile attivare qualche minigame. Prove particolari con regole stravaganti e strumenti di morte devastanti: in quest'occasione abbiamo visto un minigioco in cui il protagonista doveva scaraventare quanti più nemici possibili sotto una pressa che, ritmicamente, si abbatteva a terra travolgendo i malcapitati. Alla fine sarà possibile accedere alla maggior parte dei giochi tramite un’opzione del menu, e scommettiamo che dovremo combattere selvaggiamente per migliorare il nostro high score. Non chiediamo altro, se non uno story mode corposo e curato. E su questo il team ci rassicura, garantendo un plot articolato ed una portata principale piuttosto ricca. A noi basta vedere che, per spostarsi da una parte all'altra della città, è necessario affrontare delle sessioni a bordo di una moto (che ricordano molto No More Heroes). La cura per gli aspetti marginali, per i dettagli, è quella tipica di Clover, e la verve creativa invade lo schermo. Superlativo.

    Bravi, oggi ci sentiamo ispirati

    Quando parliamo di Platinum Games, sappiamo che è un team che comprende molti degli sviluppatori di Clover Studios, un team che ha licenziato titoli come Viewtiful Joe, Steel Battalion e Okami. La cura della regia è la stessa che possiamo ricordare per Viewtiful Joe, gli sfondi sembrano fatti dello stesso cartone. La divertente ironia di quel grande eroe che è Joe si è reincarnata in quella del protagonista di Mad World, losco figuro di cui sappiamo poco, ma di cui, assicura l’affabile interprete di Mr. Inaba, ci verrà svelato parecchio durante il gioco. Gli sviluppatori di questo titolo hanno fatto un tuffo profondo nella Sin City di Frank Miller, ne hanno lasciato tutta la carica di sofferenza, tragicità e tristezza, travasando nel proprio lavoro quella bicromia cupa e livida, quella sporcizia e quella mancanza di speranza tipica della serie. Con l’enorme differenza che in Mad World verso il baratro ci andremo un po’ più allegri.
    L’atmosfera è uno degli aspetti migliori. Tutto questo caricare lo schermo di sangue, tutti questi simboli di morte così ostentati, i teschi, le armi, la pura violenza e le infinite onomatopee, creano un’atmosfera ironica e carnevalesca, una tremenda notte di Halloween che si preannuncia parecchio divertente.
    Per quanto riguarda l’implementazione dell’online, Inaba non ha voluto scucirsi troppo, ma pare che ci saranno leaderbord per tener contro dei punteggi migliori. E per il multiplayer locale? Inaba tentenna, ma poi decide di non sbottonarsi: maggiori informazioni giungeranno con il primo fresco.


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    Mad World Mad World è subito interessante. A forza di finire giochi carini e dolci parecchi giocatori Wii hanno somatizzato una certa dose di aggressività. Questo gioco arriva per tutti loro. Sadico ma allegro, gronda sangue da ogni parte. Un sistema di combattimento vario, modalità di gioco differenti e una grande implementazione del Wiimote ci regalano gioia e serenità per il futuro. Speriamo in una longevità ragionevole. Come sempre, non staccate il modem, e restate qui.

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