Anteprima Metal Gear Survive

A sorpresa, in occasione della Gamescom 2016, Konami annuncia Metal Gear Survive, nuovo spin-off della celebre epopea di Solid Snake.

Anteprima Metal Gear Survive
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • A voler contare una ad una le ombre che si sono addensate su Konami nell'ultimo anno e mezzo si potrebbe forse rischiare di perdere il senno. La sofferta partenza di Hideo Kojima, un disinteresse crescente e neanche troppo velato nei confronti del mercato dell'intrattenimento videoludico da parte della software house giapponese, la totale mancanza di tatto mostrata più volte nel gestire e valorizzare IP storiche dall'immenso valore ludico, e poi il Pachinko. Ecco perché un po' tutta la redazione, prima di partire per la fiera tedesca, era rimasta piuttosto sorpresa dal notare la presenza di un appuntamento relativo ad un nuovo titolo non ancora annunciato, dal momento che non ci si aspettava molto altro oltre a PES 2017. Ci siamo quindi diretti moderatamente incuriositi verso il booth Konami per dare una prima, fugace occhiata a Metal Gear Survive, spin-off di una saga che non ha certo bisogno di presentazioni. Al termine del brevissimo incontro, caratterizzato da un semplice trailer e da un trittico di slide decisamente avare in quanto ad informazioni utili, ci siamo ritrovati delusi e spiazzati dinanzi a quella che sembra essere un'operazione commerciale all'insegna del cattivo gusto e della totale mancanza di visione creativa.

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    Metal Gear Survive cerca di inserirsi nella storyline della saga in maniera goffa ed inelegante: al termine degli eventi di Ground Zeroes, Snake e Kaz solcano in elicottero il desolante panorama di una Mother Base completamente distrutta, mentre uno dei soldati sopravvissuti osserva il velivolo allontanarsi nella notte. D'improvviso, un enorme wormhole squarta il cielo, risucchiando tutto e tutti in una misteriosa dimensione parallela; un arido e brullo paesaggio desertico. Lo sfortunato commilitone si risveglia confuso e ferito, riuscendo a stento a rispondere al feroce attacco di una orripilante creatura molto simile ad uno zombie, caratterizzata da un design decisamente confuso, con minerali e rocce al posto della testa. Quando tutto sembra perduto, il mostro viene abbattuto da una freccia scoccata dal nulla: un gruppo di sopravvissuti giunge sul posto giusto in tempo per salvare l'uomo, per poi condurlo ad un avamposto di fortuna circondato da alcune recinzioni, nei cui confini troviamo edifici cadenti e consumati dalla ruggine. Con queste assurde premesse, Metal Gear Solid Survive ambisce a dire la sua nel variegato mondo dei survival game, offrendo un'esperienza multiplayer cooperativa per quattro giocatori nella quale dovremo esplorare una dimensione alternativa ostile e pericolosa. Impossibile commentare e valutare lo spessore ludico di questo nuovo titolo Konami, dal momento che le informazioni condivise alla presentazione a porte chiuse sono state davvero pochissime. Sappiamo che la presenza del marchio Metal Gear porterà con sé un gameplay che punta a sintetizzare sequenze action e momenti stealth, così come sappiamo che i giocatori potranno utilizzare un vasto numero di armi con le quali abbattere i misteriosi esseri che assediano l'avamposto mostrato, quasi a suggerire la presenza di un sistema di crafting che al momento rimane solo una nostra supposizione. Il plot di questo spin-off dovrebbe inoltre coinvolgere negli eventi alcuni storici personaggi della saga, ma sono state spese pochissime e vaghe parole su quest'aspetto, e non ci è stata concessa occasione di porre alcun tipo di domanda. Un atteggiamento decisamente controproducente da parte di Konami, che si appresta a lanciare sul mercato un prodotto che ci ha lasciati profondamente scossi e imbarazzati per il modo in cui la software house giapponese sembra intenzionata a gestire il futuro di un così importante brand nell'era post-Kojima. Metal Gear Survive assume senza mezze misure i contorni di un'operazione commerciale votata allo sfruttamento barbaro e incondizionato di una saga che meriterebbe di ambire a traguardi decisamente diversi.

    La prima nota stonata la si registra nel valutare le premesse narrative dalle quali il titolo prende il via: per quanto il sovrannaturale abbia sempre giocato un ruolo più o meno importante nella dimensione creativa di Kojima, qui stiamo decisamente sfociando nel cattivo gusto e nell'orrido, tra zombie e dimensioni parallele che risultano completamente incompatibili con l'identità della serie. La natura del progetto appare del tutto priva di una visione creativa coerente e ben delineata, suggerendo piuttosto l'intenzione di voler cavalcare l'onda di un genere come quello dei survival che tanto successo sembra riscuotere da qualche anno a questa parte, sfruttando nel contempo l'altisonante nome di Solid Snake e compagni. Con una fanbase profondamente turbata e scoraggiata dall'abbandono di Kojima, e parzialmente scottata da Metal Gear Solid V, era lecito immaginare che Konami, qualora avesse avuto intenzione di puntare ancora sul brand, si sarebbe presa tempo a sufficienza per pianificare una ripartenza col botto, per un progetto gestito con tutte le dovute cautele del caso, così da risultare all'altezza di quanto espresso in passato, attenta nel rispettare e soddisfare le elevatissime aspettative dei fan.
    Ancora una volta invece, la software house si dimostra completamente incapace di interpretare il valore delle proprie proprietà intellettuali, intrappolata in una drammatica assenza di idee dalla quale non sembra essere intenzionata a sottrarsi con i dovuti sforzi economici e creativi.

    Metal Gear Survive Metal Gear Survive si presenta alla Gamescom 2016 e ci lascia completamente di sasso, ma non per i motivi che ci saremmo aspettati. Lo spin-off della saga partorita dalla geniale mente di Hideo Kojima sarà pubblicato nel corso del 2017, e in quell'occasione valuteremo con cura la profondità e la varietà offerte dal gameplay del titolo. Ma quello che conta davvero oggi è interpretare il senso di un progetto che, da qualsiasi angolazione lo si osservi, non riesce ad offrire alcuna giustificazione per la sua esistenza: wormhole, zombie e dimensioni parallele non si sposano affatto con lo stile per il quale la saga viene da sempre idolatrata, confezionando in meno di due minuti di trailer un'ode al cattivo gusto e alla totale mancanza di idee. Se pensavate di poter nutrire ancora speranze nei confronti di una Konami capace di poter tornare a dire la sua nel mondo dell'intrattenimento videoludico, forse è davvero giunto il tempo di gettare la spugna. Se questi sono gli sforzi produttivi riservati ad uno dei franchise più importanti di sempre, l'ultimo sul quale hai ancora dato l'impressione di voler puntare seriamente nel passato recente, allora le poco entusiasmanti suggestioni del Pachinko cominciano ad assumere quasi un sapore più dolce.

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