Monster of the Deep: Final Fantasy XV, l'esperienza in Realtà Virtuale per PSVR

L'universo espanso di Final Fantasy XV si arricchisce con Monster of the Deep, una nuova esperienza esclusiva per PlayStation VR.

Monster of the Deep: Final Fantasy XV, l'esperienza in Realtà Virtuale per PSVR
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  • PS4
  • Diciamo la verità: quando Square-Enix promise un'esperienza in realtà virtuale ambientata nell'universo di Final Fantasy XV, un gioco dedicato alla pesca era l'ultima cosa che ci saremmo aspettati. Durante la conferenza Sony dell'E3 (Monster of the Deep sarà un'esclusiva per PlayStation VR), dunque, le reazioni del pubblico non sono state proprio entusiaste.
    Approcciando il gioco a mente aperta, tuttavia, e magari memori dei pomeriggi passati stringendo l'improbabile Fishing Controller del Dreamcast, potremmo scoprire un piacevole diversivo: un'esperienza arcade volutamente leggera, disimpegnata, nipponica fino al midollo (così come lo sono moltissime trovate di Final Fantasy XV), ma non per questo poco significativa.

    A caccia del mostro

    Si vocifera che da qualche parte, nei mari di Eos, si nasconda una creatura marina sfuggente e malevola: un mostro acquatico, incubo di tutti i pescatori. Monster of the Deep racconta dell'avventura "ittica" in cui Noctis si imbarca per cercare di catturare questa terribile creatura.
    Le demo presentate fino ad oggi hanno messo in mostra un'esperienza che vuole essere, in buona sostanza, una versione opportunamente ampliata del gioco della pesca già presente nel titolo originale, ma con una sua specifica progressione ed una struttura ruolistica da non sottovalutare.

    Ogni sessione di pesca inizia cercando, grazie al sonar a disposizione di Noctis, le aree più frequentate dalle nostre prede pinnate. Utilizzando il Move che stringiamo nella mano sinistra è possibile inviare l'impulso, per poi individuare le zone migliori.
    Si passa poi alla fase di lancio: di nuovo sfruttando il motion controller di PS4 (e grazie al rilevamento, sufficientemente preciso, di PlayStation Camera), scagliamo la lenza nel punto desiderato, osservando le ombre che si muovono sotto la superficie. I movimenti sono replicati con buona approssimazione, e con un po' di allenamento è possibile spedire l'esca dove pensiamo possano annidarsi i pesci migliori.
    La fase più entusiasmante è però quella della cattura: appena vedremo il galleggiante sprofondare sotto la superficie, dovremo agganciare il pesce con un rapido strattone, e poi iniziare a recuperare la lenza. Per farlo utilizzeremo un mulinello virtuale, ruotando quindi l'altro controller. Nel frattempo, per evitare che la lenza si rompa, dovremo seguire i movimenti del pesce, assecondandoli quando la bestia si metterà a tirare, e invece portandolo verso la riva quando sarà stanco. L'operazione è molto naturale, e sebbene Monster of the Deep non voglia certo proporsi come un'esperienza di pesca simulativa, l'immersione è decisamente garantita. Chissà che, dopo l'esperimento di Square-Enix, non ci sia qualche team di sviluppo deciso a sfruttare l'idea in un contesto più realistico.
    L'anima squisitamente Fantasy di Monster, del resto, non fatica ad emergere: dopo aver acchiappato qualche pesce ed aver così riempito un'apposita barra, difatti, si presenterà quello che possiamo considerare il boss dell'area. Nella demo approntata dal team di sviluppo, si trattava di una bestia aggressiva che non si faceva scrupoli a saltare fuori dall'acqua per agguantare Noctis con le sue fauci.

    Per ridurre la sua furia, abbiamo dovuto utilizzare una balestra in quella che ci è sembrata una strana derivazione di uno shooter on-rail. Una volta fiaccato l'aggressivo nemico, l'abbiamo potuto pescare tornando all'esperienza di pesca "classica" descritta poco sopra.
    Monster of the Deep, insomma, cerca anche di variare le situazioni, proponendosi come una vera e propria avventura. Il team di sviluppo parla di uno Story Mode che ci porterà in diverse ambientazioni, e ci immaginiamo che ognuna avrà un bestione con routine d'attacco tutte particolare. A ben guardare il trailer di presentazione, il gioco potrebbe chiederci di affrontare anche le bestie classiche già incontrate da Noctis e compagni nell'avventura originale.

    A scandire l'avanzamento, infine, dovrebbe esserci una sovrastruttura da GdR come quella già intravista in Final Fantasy XV, con la possibilità di acquistare lenze, esche e canne da pesca progressivamente più potenti. Chissà che non ci siano anche Skill da attivare con movimenti particolari: sarebbe sicuramente una sorpresa gradita.
    Lo scopriremo il 21 novembre, quando avremo modo di verificare anche se il colpo d'occhio di Monster of the Deep sarà stato in qualche maniera rimesso in ordine. Fra tutti gli elementi della versione di prova, la componente tecnica è stata quella che ci ha convinto di meno, a causa soprattutto di una qualità delle texture non proprio eccezionale e di una modellazione molto basilare, difficili da giustificare vista la dimensione molto contenuta degli scenari. La qualità delle scene d'intermezzo, che intervalleranno le sequenze giocate, è invece ottima, in linea con quella vista in Final Fantasy XV: è a quello standard che il team di sviluppo dovrebbe puntare.

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