Quello che per molti è il miglior gioco di ruolo mai apparso in circolazione, ad un anno e mezzo dalla sua comparsa su pc e oltre 60 premi vinti (tra cui RPG e gioco dell'anno) torna accompagnato da due espansioni cariche di novità. "You write the story", è questo quello che voleva fare Bethesda, ed è questo quello che è riuscita a fare. Il coraggio di sperimentare, il coraggio (o la follia) di creare tutto e niente. Un gioco che non è un gioco, è un'esperienza da vivere, nel vero senso della parola. Questo è stato Morrowind, una "vita parallela" che ci ha tenuto compagnia per un mastodontico numero di ore. Finalmente anche gli utenti xbox, grazie a Morrowind: Game Of The Year, potranno godere dei benefici apportati dalle due espansioni "Tribunal" e "Bloodmoon" e anche chi non ne avesse avuto abbastanza delle ore di gioco del primo episodio potrà continuare a divertirsi con la storia delle due espansioni sopracitate. Per chi avesse vissuto gli ultimi due anni in un monastero Nepalese e non sapesse minimamente cosa sia Morrowind, continui a leggere e forse troverà in questo articolo una gradita risposta...
Gli strumenti dell'artefice
Morrowind è un gioco di ruolo in prima persona, con la possibilità in qualsiasi momento di modificare la visuale in terza persona con la semplice pressione di un tasto. Quale che sia la vostra scelta, personalmente orientata verso l'esplorazione in terza e il combattimento in prima, gli strumenti che il titolo ci offre per il controllo del gioco sono di una semplicità e al contempo di una completezza disarmanti. La sola pressione del tasto destro aprirà i menù dell'interfaccia, ponendo automaticamente il gioco in pausa, anche nel bel mezzo di un combattimento. L'interfaccia consiste in diverse finestre modificabili nella posizione e nella grandezza a piacimento, utilizzando una navigazione tipica dei sistemi operativi a finestre mouse driver. La finestra di consultazione del personaggio si avvale in maniera preponderante dell'utilizzo di tool tip chiarificatori, complessivi di barra di avanzamento nella conoscenza di una determinata skill. Infatti in Morrowind si predilige un sistema di avanzamento del personaggio skill oriented, maggiore l'utilizzo di una skill, maggiore sarà la nostra conoscenza della stessa e la bravura con cui compiremo le azioni ad essa legate. Aumentate di un certo numero di unità ci permetteranno di salire di livello, il quale ci darà la possibilità di incrementare le nostre caratteristiche fisiche. Questo sistema si rivela immediatamente ottimo e semplice, in fondo anche nella vita reale più giochiamo a tennis più impariamo a giocare, più aumentano le nostre caratteristiche fisiche. Il secondo importantissimo strumento è l'inventario che presenterà il nostro paper doll sulla sinistra e sulla destra l'insieme dei nostri oggetti divisi per categorie. La gestione della magia avviene tramite una finestra dalla quale selezionare la magia attiva. Le magie in Morrowind sono un tipico esempio della filosofia libera e open ended del gioco. Potremo acquisire incantesimi già scoperti o dilettarci nella creazione dei nostri, a cui dare un nome e utilizzarli con la consapevolezza che calzeranno come un guanto. Oltre che gli incantesimi castabili incontreremo oggetti magici che come forzieri conterranno la nostra magia, inutile dire che potremo anche in questo caso crearci l'oggetto magico dei nostri sogni. L'interfaccia viene completata dalla mappa, essa è divisa in due livelli di dettaglio, il livello "mondo" che mostra le macro aree visitate e il livello "locale" che mostra nel dettaglio il nostro percorso. Le locazioni verranno automaticamente segnate sulla mappa per future consultazioni.
La parola dell'artefice
M:GOTY è un gioco estremamente immersivo, la stessa scarsa conoscenza di dove si è e del mondo che ci circonda ci impone l'interazione con qualsiasi forma di vita cosciente che ci circondi. Il rapporto con le altre persone dipende innanzitutto dalla simpatia che esso avrà istintivamente con noi, anche se questa potrebbe mutare tramite la nostra capacità di persuasione. Dalle persone che ci circondano potremo avere informazioni, quest o morte. Le informazioni saranno utilissime per conoscere i luoghi in cui ci muoviamo e la vita che si conduce nelle varie regioni di Morrowind con il suo crogiuolo di razze. Le quest potranno essere favori estemporanei, richieste di aiuto improvvise da parte degli abitanti, oppure ordini dei capi delle gilde in cui ci saremmo iscritti in cerca di un letto caldo, degli amici e la possibilità di raggranellare soldi. Se il numero di quest visto nel primo episodio vi ha sbalordito, sappiate che con le due nuove espansioni ne avrete almeno altrettante da svolgere! Il combattimento avviene in tempo reale, tre i parametri di cui dovremo tenere conto: la nostra vita, la nostra riserva magica e la nostra fatica. Il primo e il secondo sono particolarmente importanti per poter efficacemente combattere e sopravvivere. Il terzo invece ci ricorderà che quando sarà vuota, non avremo possibilità di colpire i nostri avversari in un combattimento corpo a corpo. I nemici sono solitamente molto mobili e decisamente subdoli, ricordate che non troverete pietà nei loro occhi quando stramazzando a terra a causa della stanchezza il nemico vi prenderà a calci per finirvi. Il combattimento si rivela decisamente interessante e adrenalinico, anche sufficientemente strategico proprio per la necessità di dover gestire parametri multipli come il movimento, il colpo, le ferite, la fatica e il potenziale magico.
La tecnica dell'artefice
Il primo impatto con l'aspetto grafico di M:GOTY è dei migliori, il motore grafico del gioco è in grado di gestire ambienti interni ed esterni di rara bellezza e complessità, garantendoci un continuo stupore di fronte a tanta meraviglia. La varietà e l'evidente studio delle ambientazioni assicurano una diversificazione e una originalità rare in un videogioco. Non solo gli ambienti naturali sono vari e complessi, quello che più stupisce è l'incredibile originalità e aliena bellezza delle strutture architettoniche. Più vi addentrerete nelle zone più remote di Morrowind più vi allontanerete dalla classica architettura propria dell'immaginario medievale occidentale per incontrare razze e modi di vivere e abitare gli spazi alieni, strani e superbi. Tutto ciò caratterizza in maniera unica le differenze razziali e l'immersività in un mondo a noi sconosciuto e alieno. Possiamo tranquillamente dire che il potenziale della nostra console è stato sfruttato a dovere.
Cosa c'è di nuovo?
Dopo questa parentesi di presentazione dovuta, mi accingo a descrivervi i miglioramenti apportati dalle espansioni Tribunal e Bloodmoon. Non possiamo cominciare senza dire che si potrà importare e giocare a M:GOTY con il proprio personaggio di Morrowind. Quindi non scoraggiatevi e non pensate di dover ricominciare tutto da capo perdendo tutti gli oggetti e le abilità che avevate acquisito. Naturalmente per chi volesse si potrà cominciare una nuova partita da zero, potendo completare la storia di Morrowind con i benefici dati dalle due espansioni. Decisamente non male! Una delle novità più importanti è sicuramente la possibilità di visualizzare le quest non ancora completate e tutti i relativi aggiornamenti riguardanti quella particolare missione. In questo modo avremo sempre sott'occhio le missioni ancora da portare a termine e l'obbiettivo della quest. Altra innovazione apportata sempre da Tribunal sarà la possibilità di aggiungere annotazioni sulla mappa e di assoldare mercenari che vi aiuteranno a combattere e a trasportare pesi, chiaramente tutto ad un costo... Altrimenti se vi servirà solo un po' di aiuto per trasportare i vostri oggetti acquisiti in battaglia potrete puntare sulle più economiche bestie da soma. Infine Tribunal vi metterà a disposizione, durante le trattative, un nuovo pulsante che vi permetterà di livellare automaticamente la richiesta di denaro alla cifra massima disponibile dal venditore. E ultima ma non meno importante, Tribunal, vi aprirà le porte della città Mournhold. Bloodmoon invece vi metterà a disposizione una nuova isola chiamata Solstheim piena di persone, città, dungeon e creature. Inoltre avremo la possibilità di contrarre una nuova malattia che ci trasformerà in lupi mannari! Il tutto condito e farcito da nuove armi e oggetti da utilizzare durante la vostra avventura. Una particolare menzione ai controlli di gioco ottimamente implementati e veramente intuitivi da utilizzare.
In conclusione...
M:GOTY si presenta con nuove e graditissime novità che non mancheranno di entusiasmare anche chi aveva già giocato e apprezzato il gioco originale. Chi non avesse mai giocato a Morrowind potrebbe inizialmente rimanere spiazzato di fronte a tanta libertà e a tante cosa da fare, ma è esortato almeno a provare il gioco. Bethesda ha creato non un semplice gioco, ma una vera e propria vita alternativa che rimarrà nel cuore di chiunque riuscirà ad apprezzarlo, e un vero e proprio termine di paragone con il quale tutti i prossimi giochi del genere dovranno confrontarsi. Se amate gli RPG e vi siete persi Morrowind la prima volta, l'edizione Game Of The Year non può assolutamente sfuggirvi e non mancherà di entusiasmarvi.
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Anteprima Morrowind: Game Of The Year
Leggi la nostra anteprima e le novità sul videogioco Morrowind: Game Of The Year - 354
Game of the year ?
Quello che per molti è il miglior
gioco di ruolo mai apparso in circolazione, ad un anno e mezzo dalla sua
comparsa su pc e oltre 60 premi vinti (tra cui RPG e gioco dell'anno) torna
accompagnato da due espansioni cariche di novità. "You write the story", è
questo quello che voleva fare Bethesda, ed è questo quello che è riuscita a
fare. Il coraggio di sperimentare, il coraggio (o la follia) di creare tutto e
niente. Un gioco che non è un gioco, è un'esperienza da vivere, nel vero senso
della parola. Questo è stato Morrowind, una "vita parallela" che ci ha tenuto
compagnia per un mastodontico numero di ore. Finalmente anche gli utenti xbox,
grazie a Morrowind: Game Of The Year, potranno godere dei benefici apportati
dalle due espansioni "Tribunal" e "Bloodmoon" e anche chi non ne avesse avuto
abbastanza delle ore di gioco del primo episodio potrà continuare a divertirsi
con la storia delle due espansioni sopracitate. Per chi avesse vissuto gli
ultimi due anni in un monastero Nepalese e non sapesse minimamente cosa sia
Morrowind, continui a leggere e forse troverà in questo articolo una gradita
risposta...
Gli strumenti dell'artefice
Morrowind è un gioco di ruolo in prima persona, con la possibilità
in qualsiasi momento di modificare la visuale in terza persona con la semplice
pressione di un tasto. Quale che sia la vostra scelta, personalmente orientata
verso l'esplorazione in terza e il combattimento in prima, gli strumenti che il
titolo ci offre per il controllo del gioco sono di una semplicità e al contempo
di una completezza disarmanti. La sola pressione del tasto destro aprirà i menù
dell'interfaccia, ponendo automaticamente il gioco in pausa, anche nel bel
mezzo di un combattimento. L'interfaccia consiste in diverse finestre
modificabili nella posizione e nella grandezza a piacimento, utilizzando una
navigazione tipica dei sistemi operativi a finestre mouse driver. La finestra di
consultazione del personaggio si avvale in maniera preponderante dell'utilizzo
di tool tip chiarificatori, complessivi di barra di avanzamento nella conoscenza
di una determinata skill. Infatti in Morrowind si predilige un sistema di
avanzamento del personaggio skill oriented, maggiore l'utilizzo di una skill,
maggiore sarà la nostra conoscenza della stessa e la bravura con cui compiremo
le azioni ad essa legate. Aumentate di un certo numero di unità ci permetteranno
di salire di livello, il quale ci darà la possibilità di incrementare le nostre
caratteristiche fisiche. Questo sistema si rivela immediatamente ottimo e
semplice, in fondo anche nella vita reale più giochiamo a tennis più impariamo a
giocare, più aumentano le nostre caratteristiche fisiche. Il secondo
importantissimo strumento è l'inventario che presenterà il nostro paper doll
sulla sinistra e sulla destra l'insieme dei nostri oggetti divisi per
categorie. La gestione della magia avviene tramite una finestra dalla quale
selezionare la magia attiva. Le magie in Morrowind sono un tipico esempio della
filosofia libera e open ended del gioco. Potremo acquisire incantesimi già
scoperti o dilettarci nella creazione dei nostri, a cui dare un nome e
utilizzarli con la consapevolezza che calzeranno come un guanto. Oltre che gli
incantesimi castabili incontreremo oggetti magici che come forzieri conterranno
la nostra magia, inutile dire che potremo anche in questo caso crearci
l'oggetto magico dei nostri sogni. L'interfaccia viene completata dalla mappa,
essa è divisa in due livelli di dettaglio, il livello "mondo" che mostra le
macro aree visitate e il livello "locale" che mostra nel dettaglio il nostro
percorso. Le locazioni verranno automaticamente segnate sulla mappa per future
consultazioni.
La
M:GOTY è un gioco estremamente immersivo, la stessa scarsaparola dell'artefice
conoscenza di dove si è e del mondo che ci circonda ci impone l'interazione con
qualsiasi forma di vita cosciente che ci circondi. Il rapporto con le altre
persone dipende innanzitutto dalla simpatia che esso avrà istintivamente con
noi, anche se questa potrebbe mutare tramite la nostra capacità di persuasione.
Dalle persone che ci circondano potremo avere informazioni, quest o morte. Le
informazioni saranno utilissime per conoscere i luoghi in cui ci muoviamo e la
vita che si conduce nelle varie regioni di Morrowind con il suo crogiuolo di
razze. Le quest potranno essere favori estemporanei, richieste di aiuto
improvvise da parte degli abitanti, oppure ordini dei capi delle gilde in cui ci
saremmo iscritti in cerca di un letto caldo, degli amici e la possibilità di
raggranellare soldi. Se il numero di quest visto nel primo episodio vi ha
sbalordito, sappiate che con le due nuove espansioni ne avrete almeno
altrettante da svolgere! Il combattimento avviene in tempo reale, tre i
parametri di cui dovremo tenere conto: la nostra vita, la nostra riserva magica
e la nostra fatica. Il primo e il secondo sono particolarmente importanti per
poter efficacemente combattere e sopravvivere. Il terzo invece ci ricorderà che
quando sarà vuota, non avremo possibilità di colpire i nostri avversari in un
combattimento corpo a corpo. I nemici sono solitamente molto mobili e
decisamente subdoli, ricordate che non troverete pietà nei loro occhi quando
stramazzando a terra a causa della stanchezza il nemico vi prenderà a calci per
finirvi. Il combattimento si rivela decisamente interessante e adrenalinico,
anche sufficientemente strategico proprio per la necessità di dover gestire
parametri multipli come il movimento, il colpo, le ferite, la fatica e il
potenziale magico.
La tecnica dell'artefice
Il primo impatto con l'aspetto grafico di M:GOTY è dei
migliori, il motore grafico del gioco è in grado di gestire ambienti interni ed
esterni di rara bellezza e complessità, garantendoci un continuo stupore di
fronte a tanta meraviglia. La varietà e l'evidente studio delle ambientazioni
assicurano una diversificazione e una originalità rare in un videogioco. Non
solo gli ambienti naturali sono vari e complessi, quello che più stupisce è
l'incredibile originalità e aliena bellezza delle strutture architettoniche.
Più vi addentrerete nelle zone più remote di Morrowind più vi allontanerete
dalla classica architettura propria dell'immaginario medievale occidentale per
incontrare razze e modi di vivere e abitare gli spazi alieni, strani e superbi.
Tutto ciò caratterizza in maniera unica le differenze razziali e l'immersività
in un mondo a noi sconosciuto e alieno. Possiamo tranquillamente dire che il
potenziale della nostra console è stato sfruttato a dovere.
Cosa c'è di nuovo?
Dopo questa
parentesi di presentazione dovuta, mi accingo a descrivervi i miglioramenti
apportati dalle espansioni Tribunal e Bloodmoon. Non possiamo cominciare senza
dire che si potrà importare e giocare a M:GOTY con il proprio personaggio di
Morrowind. Quindi non scoraggiatevi e non pensate di dover ricominciare tutto da
capo perdendo tutti gli oggetti e le abilità che avevate acquisito. Naturalmente
per chi volesse si potrà cominciare una nuova partita da zero, potendo
completare la storia di Morrowind con i benefici dati dalle due espansioni.
Decisamente non male! Una delle novità più importanti è sicuramente la
possibilità di visualizzare le quest non ancora completate e tutti i relativi
aggiornamenti riguardanti quella particolare missione. In questo modo avremo
sempre sott'occhio le missioni ancora da portare a termine e l'obbiettivo
della quest. Altra innovazione apportata sempre da Tribunal sarà la possibilità
di aggiungere annotazioni sulla mappa e di assoldare mercenari che vi aiuteranno
a combattere e a trasportare pesi, chiaramente tutto ad un costo... Altrimenti
se vi servirà solo un po' di aiuto per trasportare i vostri oggetti acquisiti
in battaglia potrete puntare sulle più economiche bestie da soma. Infine
Tribunal vi metterà a disposizione, durante le trattative, un nuovo pulsante che
vi permetterà di livellare automaticamente la richiesta di denaro alla cifra
massima disponibile dal venditore. E ultima ma non meno importante, Tribunal, vi
aprirà le porte della città Mournhold. Bloodmoon invece vi metterà a
disposizione una nuova isola chiamata Solstheim piena di persone, città, dungeon
e creature. Inoltre avremo la possibilità di contrarre una nuova malattia che ci
trasformerà in lupi mannari! Il tutto condito e farcito da nuove armi e oggetti
da utilizzare durante la vostra avventura. Una particolare menzione ai controlli
di gioco ottimamente implementati e veramente intuitivi da utilizzare.
In
M:GOTYconclusione...
si presenta con nuove e graditissime novità che non mancheranno di entusiasmare
anche chi aveva già giocato e apprezzato il gioco originale. Chi non avesse mai
giocato a Morrowind potrebbe inizialmente rimanere spiazzato di fronte a tanta
libertà e a tante cosa da fare, ma è esortato almeno a provare il gioco.
Bethesda ha creato non un semplice gioco, ma una vera e propria vita alternativa
che rimarrà nel cuore di chiunque riuscirà ad apprezzarlo, e un vero e proprio
termine di paragone con il quale tutti i prossimi giochi del genere dovranno
confrontarsi. Se amate gli RPG e vi siete persi Morrowind la prima volta,
l'edizione Game Of The Year non può assolutamente sfuggirvi e non mancherà di
entusiasmarvi.
Quanto attendi: The Elder Scrolls III: Morrowind
Hype totali: 5
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