Naruto Rise of a Ninja: anteprima del gioco di Ubisoft

Shuriken e Baguette

Naruto Rise of a Ninja: anteprima del gioco di Ubisoft
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Disponibile per
  • Anime
  • Xbox 360
  • L’inizio di una nuova era?

    La Ubisoft è senza ombra di dubbio diventata una delle software house più importanti nel panorama videoludico: grazie ad un parco titoli che coniuga qualità e quantità, e complice anche una serie di licenze (ci riferiamo in particolar modo ai titoli Tom Clancy’s) dall’appeal molto forte, le produzioni della rampante società francese si sono sempre dimostrate dei sicuri blockbuster. A riprova di quanto detto basta dare uno sguardo all’Ubi Days, la prima manifestazione svolta da Ubisoft per promuovere la sua line-up per il periodo 2007/08.
    Il titolo che sicuramente ha destato di più la nostra attenzione (senza nulla togliere alle altre prossime pubblicazioni di notevole livello da parte della softco francese) è stato Naruto: Rise of a Ninja. Il perché di questa affermazione? Presto detto: con questo prodotto Ubisoft non fa altro che porsi in diretta concorrenza con le grandi produzioni delle software house giapponesi scendendo in campo addirittura con le loro stesse armi, ossia sviluppando un titolo basato su di uno dei manga più popolari sul mercato.

    Come diventare un ninja in dieci mosse

    La serie, come detto poco fa, è un vero e proprio fenomeno di culto: serializzato inizialmente sulle pagine di shonen jump (storica rivista giapponese, sulle cui pagine sono comparse diverse serie storiche come Dragon Ball), il capolavoro del maestro mangaka Masashi Kishimoto ha presto conquistato i cuori dei lettori di mezzo mondo (in Italia è edito dalla planet Manga mentre l’anime è stato trasmesso da Italia 1) grazie ad una trama mai banale (al contrario di alcuni illustri rivali) ed un character design sempre brillante.
    In Naruto vengono narrate le vicende di un giovane ragazzo dodicenne (Naruto Uzumaki), intento ad intraprendere gli addestramenti necessari per poter diventare un giorno un Hokage, ossia maestro ninja e capo del villaggio. Nonostante la sua aria strafottente e un’apparente inettitudine, il ragazzo nasconde in sé un terribile segreto: quando era ancora un bambino l’allora hokage -per salvare il villaggio- sigillò nel suo corpo nientemeno che il Demone della volpe a nove code. A causa di questo enorme potere in lui sopito, Naruto (orfano dei genitori) passa la sua infanzia nella più completa solitudine, scacciato dai suoi compaesani, consci della maledizione che grava su di lui...
    Chiediamo umilmente scusa a tutti i fan del ninja dai capelli biondi, ma queste quattro righe erano l’unico modo per sintetizzare ai più la trama che sarà propria del gioco targato Ubisoft Montreal.

    Shuriken e baguette

    Non possiamo certamente definire questo gioco come una sorpresa assoluta: era già da diverso tempo che avevano fatto capolino sia l’annuncio ufficiale che i primi artwork. Nonostante questo l’impatto avuto all’Ubi Days con la demo di Rise of Ninja è stato senza ombra di dubbio molto positivo.
    La cosa che ci ha più colpito è stata, paradossalmente, la scritta “work in progress” che campeggiava bellamente nell’angolo in basso a destra dello schermo, in quanto il gioco si presenta già come una vera e propria festa per gli occhi: i talentuosi sviluppatori canadesi hanno infatti ben pensato di utilizzare la tecnica del cell shading per poter ricreare in maniera pressoché perfetta il tratto ammirato nell’anime.
    Traguardo che, possiamo fin da ora affermare, è pienamente raggiunto. Sin dai primi istanti di gioco il feeling che ci ha dato questo prodotto è stato proprio quello di avere un cartone animato interattivo fra le mani: il villaggio Konoha (il paese natio di Naruto, luogo da dove inizieranno le nostre avventure) è ricreato sin nei minimi dettagli non solo architettonici, ma anche per quel che concerne i suoi abitanti.
    Ottimi risultano, ovviamente, anche i personaggi protagonisti del manga: ad iniziare da Naruto ed il suo maestro Kakashi, l’impegno e la cura profusi dai grafici nel riuscire a realizzare modelli poligonali così fedeli alla loro controparte “reale” è veramente lodevole e contribuisce ancor di più all’immersione nel gioco.
    Il tutto si muove in maniera sempre fluidissima, a testimonianza di un motore grafico solido e ben programmato: nessun calo di frame rate, orizzonte vastissimo e che non presenta effetti di draw-in, non abbiamo notato nemmeno alcune spurie come compenetrazioni di poligoni o pop-up malandrini.
    Tutto già perfetto e preciso? Diciamo di si ,nonostante ci siano alcune imperfezioni da limare: ci riferiamo in particolar modo agli effetti di luce ed ombra ancora assenti e a qualche animazione che sembra ancora un po’ legnosa (durante la fase di combattimento). Nulla di così compromettente comunque: tempo per l’uscita definitiva del gioco ce n’è ancora.

    Technique de moltiplication

    Contrariamente a quanto ci si poteva aspettare, l’impostazione data dai programmatori al gioco è quella di un action/adventure con alcuni elementi di gioco di ruolo. Durante l’esplorazione del villaggio Konoha avremo infatti la possibilità di parlare con gli altri personaggi non giocanti che, a seconda del loro grado di apprezzamento nei nostri confronti, potranno fornirci diverse quest secondarie che, una volta risolte, andranno ad aumentare i nostri parametri, quali il livello di energia (sia fisica che spirituale) e le mosse speciali a nostra disposizione per gli scontri contro i vari “boss”. I dialoghi risultano molto semplici e ridotti veramente all’osso, abbracciando più la tipologia presente in Zelda piuttosto che quella tipica di giochi di ruolo "puri" come Final Fantasy od Oblivion.
    Nello specifico il parametro più importante ai fini dell’avventura -strutturata con un action game in terza persona- sembra risultare quello del chakra, ossia dell’energia spirituale tramite la quale i ninja riescono ad usare i loro poteri speciali (chiamati ninjutsu): l’attivazione di questi ultimi avverrà tramite svariate combinazioni dei pulsanti dorsali e dei due stick analogici del controller xbox360: un sistema che sembra essere sia efficace che divertente e che ci richiama alla mente le meccaniche di un qualsiasi gioco musicale (dance dance revolution su tutti).
    Essendo però il gioco basato su uno dei più esimi esponenti della categoria shonen (termine giapponese che significa ragazzo; serve ad identificare quella serie di anime/manga dagli spiccati accenti action e caratterizzati da frequenti scontri fisici fra i vari personaggi) l’apice dell'azione verrà raggiunto dai combattimenti uno contro uno: in questi casi la telecamera si sposta lateralmente per offrire una visuale più canonica ad un beat’em up. Gli scontri, che si svolgono in arene 3D (nello specifico della demo l’ambientazione era quella di una foresta poco fuori del villaggio) nelle quali muoveremo i personaggi lungo i tre assi (come accade in titoli del calibro di Dead or Alive e Soul Calibur), mostrano sia una estrema facilità di esecuzione che una buona velocità e coinvolgimento: due pulsanti per gli attacchi, uno per la parata ed uno per saltare. La meccanica che ne risulta sembra essere molto più elementare di quelle dei picchiaduro classici, anche se abbiamo notato la possibilità di eseguire alcune combo. Molto più interessanti e meglio realizzati sembrano essere le varie tecniche a disposizione sia nostra che degli avversari: una volta eseguita la giusta sequenza per attivarle (Simile alla già citata attivazione del chakra), tali mosse speciali proseguiranno in maniera simile a dei quick time event (le sequenze presenti in Resident Evil 4): dovremo premere determinati tasti (segnalati a schermo) per poter rendere efficace il colpo. Queste sequenze, realizzate ovviamente con l’engine grafico del gioco, sembrano ben realizzate dal punto di vista tecnico, oltre che fedeli a quelle viste nella controparte cartacea, a riprova (come se ce ne fosse ancora bisogno) della cura profusa dagli sviluppatori.
    Questa parte beat’em up del gioco è stata poi sviluppata separatamente per poter essere giocata in versus con un amico sia offline che tramite il servizio di XBox Live; non siamo ancora a conoscenza dei dettagli per quel che concerne il numero di personaggi selezionabili e delle modalità fruibili.
    Un ultima nota sul fattore longevità: i programmatori hanno infatti dichiarato di essere arrivati sino allo scontro con Gaara (quarta stagione su di un totale di nove): la cosa, se da un lato farà storcere il naso ai fan, lascia sperare per quel che concerne futuri sequel.

    Naruto: Rise of a Ninja Dopo il periodo di magra rappresentato dai mesi estivi, l’autunno per i possessori di XBox360 sembra essere più caldo che mai: alcuni titoli già classificati come killer application, buoni giochi e (si spera) svariate sorprese. Questo Naruto: Rise of a Ninja, sotto gli aspetti presi in analisi, sembra ricadere appieno nella seconda fascia della nostra classifica: ad una buona realizzazione tecnica va ad aggiungersi un gameplay che, per quanto ampliamente sfruttato in decine di altri titoli, sembrerebbe attestarsi su buoni livelli. Il buon feeling che sono riusciti a ricreare negli studi di Ubisoft Montreal farà sicuramente felici tutti gli appassionati del biondo aspirante ninja, tuttavia potrebbe riscuotere successo anche fra le altre fila dei videogiocatori, complice la scarsità, sulla console Microsoft, di altri titoli appartenenti al genere action 3D. Non ci resta quindi che aspettare Ottobre (data prevista per l’uscita) per poter fugare alcuni dubbi (riguardanti soprattutto il coinvolgimento generale e la longevità), nella speranza di poter promuovere definitivamente Naruto.

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