Anteprima Need For Speed: Pro Street

Un nome una garanzia

Anteprima Need For Speed: Pro Street
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Disponibile per
  • PS2
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Pc
  • Psp
  • Benvenuti al primo campionato mondiale di corse illegali

    Torna puntuale come un orologio svizzero l’appuntamento con uno dei più longevi blockbuster del settore dei videogiochi: stiamo parlando di Need for Speed, racing game targato Electronic Arts. Serie longeva (il primo titolo della serie uscì nel lontano 1994 sullo sfortunato 3DO) e di indubbio fascino, need for speed si è evoluto man mano negli anni passando da un semplicissimo arcade su strada ad una vera e propria trasposizione del film cult di Rob Cohen, Fast and Furious.
    I tempi sono però cambiati, gli anni passano e il fenomeno delle corse clandestine ha oramai preso piede in modo talmente massiccio da indurre le istituzioni di tutto il mondo a prendere in parola il detto “se non puoi batterli, unisciti a loro!”, permettendo a tutti i racers notturni di potersi finalmente riunire in un campionato legale, il Pro Street.
    Già dalle premesse è quindi possibile intuire il netto cambio di tendenza impresso dalla software house: niente più girovagare di notte alla ricerca di avversari da battere, diciamo addio ai folli inseguimenti datici dalla polizia nel vano tentativo di ritirarci la patente e sbatterci dietro le sbarre. Lo scintillante mondo del Pro Street vi condurrà ai quattro angoli del mondo per poter conquistare l’ambito premio di King of the Street, fra scintillanti cartelloni pubblicitari, palloni aerostatici di varie forme e colori ed, ovviamente, tante belle ragazze molto poco vestite...

    La lunga strada per diventare re

    Se il contorno è cambiato, il cuore del gioco resta sempre il buon vecchio “vincere quante più gare possibile” per poter così mettere le mani sopra al titolo di Re della Strada che ci renderà il pilota più rispettato e temuto del circuito Pro Street. Per riuscire nella nostra impresa dovremo imporci in quattro discipline che saranno facilmente riconoscibili dai fanatici di questa serie. Nello specifico esse sono:
    - Grip: la classica gara nella quale l’unico scopo sarà quello di arrivare per primi al traguardo.
    - Drift: la disciplina più tecnica, quella dove conta più lo stile che la velocità. Dovremo realizzare il più alto punteggio tramite l’uso intensivo e smodato delle derapate; maggiore sarà la durata di esse, più alto sarà il nostro rank alla fine.
    - Speed: l’esatto opposto del drift. Nelle gare di speed la velocità massima del nostro mezzo sarà l’unica nostra speranza di vittoria. Lungo i circuiti che percorreremo vi saranno dei checkpoint presso i quali verrà registrata la velocità. Vince chi avrà fatto registrare le più alte velocità lungo tutto il tracciato.
    - Drag: il diktat qui sarà “rispetto”, d’altronde siamo o no degli aspiranti re? Il drag può essere paragonato ad un duello all’arma bianca solo che, in questo caso, oltre ad arrivare primi dovremo anche dimostrare la nostra baldanza, il nostro vigore. E come fare questo? Sgommando ovviamente! L’evento più peculiare del titolo risulta essere anche il più divertente e scenografico da vedere: prima di partire infatti affronteremo una sorta di mini gioco nel quale dovremo tenere in temperatura le gomme. Più a lungo ci riusciremo, maggiore sarà la cortina di fumo che solleveremo al via.

    E’ molto difficile realizzare ogni anno un nuovo Need for Speed...

    John Doyle è stato molto chiaro nel presentare la sua ultima creazione “avevamo in mente cinque o sei progetti diversi per Pro Street, abbiamo infine deciso di dare una decisa svolta al nostro brand e di creare un titolo più realistico”. Proprio per questo motivo alla Electronic Arts hanno ben pensato di mettere a punto sia un nuovo motore in grado di gestire la fisica, sia di rinnovare l’approccio alla guidabilità dei mezzi spostando (non di molto a dir la verità) l’ago della bilancia verso il lato simulativi dei racing game. I puristi della serie però non dovrebbero già storcere il naso in quanto sarà possibile impostare tutta una serie di parametri in modo tale da poter adattare il gioco a nostro piacimento. Il cambio di rotta appena presentato si riflette anche sull’autosculpting, forse l’implementazione più interessante introdotta dal precedente Carbon. Grazie a questa opzione ci era concesso di modificare ulteriormente i vari pezzi (minigonne, paraurti, alettoni...) in base al nostro senso artistico, se di arte si può parlare. Questa volta però gli oltre diecimila pezzi messi a disposizione per il tuning più estremo avranno una funzione che va ben oltre il mero abbellimento: in base al nostro lavoro di autosculpting potremo verificare se il nostro lavoro darà o meno al mezzo quel qualcosa in più per poter vincere le gare. Uno spoiler potrà quindi aumentare o meno l’aerodinamica, una ventola con tanto di neon colorato piazzata sul motore andrà ad influire sul raffreddamento di quest ultimo. Restando sempre nell’ambito l’altra grande novità sbandierata dai programmatori è quella dei danni alle auto: “ l’implementazione dei danni è stata una delle sfide più difficili per noi, asserisce Doyle, in quanto dovevamo tenere conto delle modifiche che i giocatori possono apportare alle vetture. Per questo motivo abbiamo scelto la strada più difficile e realizzare un motore di gioco in grado di gestire i danni in tempo reale: velocità ed angolo di impatto saranno le variabili più importanti che influenzeranno il risultato degli incidenti”.

    Lo scintillante circo della strada

    Dal punto di vista tecnico il lavoro svolto dal team Black Box sembra avere svolto un lavoro più che buono, con il passaggio dall’ambientazione “illegale” che permeava nei precedenti capitoli allo sfarzoso partere del circuito di gare mondiali. Tra maxischermi, palloni aerostatici delle più varie forme, pubblico in pieno fermento ed altri frizzi e lazzi, Pro Street sembra voler dare un netto taglio con il passato, accostandosi quasi al feeling di festa caratteristico di un qualsiasi Ridge Racer. Ben realizzati gli scenari di gioco (a tal proposito saranno 14 le locazioni nelle quali dovremo farci largo), tutti assolutamente fedeli alle controparti reali di Europa, America e Giappone. Pollice in su anche per la profondità di campo, senza nebbiolina all’orizzonte né tantomeno sgradevole pop-up, e per la realizzazione dell’asfalto. Sullo stesso livello sembrano attestarsi i modelli poligonali delle auto, estremamente fedeli alle controparti reali, e soprattutto la realizzazione grafica dei già citati danni in real time: carrozzerie graffiate, specchietti piegati ed alettoni divelti sono solo alcuni risultati che abbiamo potuto vedere durante la presentazione del titolo. Menzione d’onore infine per gli effetti particellari (notevole il fumo generato dall’attrito delle gomme con l’asfalto) ed il frame rate, 30 fps senza alcuna incertezza. Di contro però abbiamo notato una certa carenza di elementi di contorno ai lati della pista tanto da dare la sensazione, in alcuni momenti, di correre nel vuoto.

    Fumo negli occhi

    Poche, pochissime infine le considerazioni sulle modalità online presenti in Need for Speed Pro Street: l’unica battuta venuta fuori dalla lunga chiacchierata con Doyle è stata su di una generica possibilità di creare dal nulla dei tornei inserendo diverse gare a nostro piacimento. Nulla è stato invece detto sul numero di partecipanti né tantomeno sulla possibilità di poter scambiare/vendere veicoli o parti di essi. Per quel che concerne invece il single player la longevità dovrebbe attestarsi da “un minimo di 15-20 ore ad un massimo di 50 (!) per poter completare il gioco al 100% “.

    Need For Speed: Pro Street Sembra esserci davvero tanta carne al fuoco in questo Pro Street. Dal punto di vista tecnico i ragazzi di Black Box sembrano aver svolto un lavoro più che buono, realizzando un motore grafico solido e parco di effetti speciali, in particolar modo fumo ed effetti particellari. I maggiori dubbi che però assalgono i nostri pensieri sono dati proprio dal nuovo stile di guida introdotto in questa ultima incarnazione di Need for Speed: riuscirà ad accontentare sia la smania dei fan che le remore degli altri racers?Aspettiamo dunque di poter provare la versione completa del titolo, prevista per gli inizi di novembre in tutta Europa, per scoprire l’arcano

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